Come accade da un po’ di anni a questa parte, la finale di Coppa Italia rappresenta uno dei (pochi altri) momenti della stagione in cui si ha l’occasione di leggere un comunicato in cui viene presentata in maniera dettagliata la produzione televisiva di un evento sportivo.
Un comunicato dalla cui lettura apprendiamo solitamente il numero delle telecamere che sarebbero state utilizzate per la produzione host (quest’anno erano 31, mentre nel 2024 erano 29), ma anche i fiori all’occhiello della produzione, rappresentati, quest’anno dalla “implementazione della modalità EVS Extramotion che consentirà di rendere in Supermotion l’output di telecamere tradizionali”, dalla “nuova telecamera “SONY P50-A” montata su Steady-cam in modalità Supermotion”, ma anche, ed era la cosa che più mi incuriosiva, dall’utilizzo “di due nuove telecamere che, poste sulla tribuna Monte Mario, grazie alla tecnologia “SONY” in AI opereranno in Autotracking, seguendo in automatico gli allenatori”.
LE PRODUZIONI TV DELLE FINALI DI COPPA ITALIA (2021-2025)
PUNTATA 12 DI ULTRASLOWMO (Riprese e grafiche Finale Coppa Italia 2021)
PUNTATA 46 DI ULTRASLOWMO (Riprese e grafiche Finale Coppa Italia 2022)
PUNTATA 91 DI ULTRASLOWMO (Riprese e grafiche Finale Coppa Italia 2023)
PUNTATA 134 DI ULTRASLOWMO (Riprese e grafiche Finale Coppa Italia 2024)
Queste novità non dovevano ovviamente far passare in secondo piano le (tante) altre telecamere presenti a Roma, tra le quali la Robycam e il drone all’interno dell’impianto (che, in questa stagione, si è visto solo il sabato precedente, sempre all’Olimpico, in quella che, probabilmente, era la prova generale in vista della finale di Coppa Italia), che si sarebbe potuto muovere su tutti i lati del campo fatta eccezione per quello fronte camere.
Sempre bello vedere all’opera una camera installata su di una Steadycam in modalità Supermotion, che ci ha permesso di vedere nitide immagini in movimento in occasione dei replay.

La differenza tra un replay proveniente da una camera sulla quale era montata una Slow Motion ovvero una Hyper Motion e quello proveniente tramite l’utilizzo della modalità EVS Extramotion si è rivelata evidente e, personalmente, non mi ha entusiasmato.

Da un frame, certamente, non si può far percepire la differenza (che, viceversa, emerge dal video dell’incontro disponibile in rete): per intenderci è come se l’immagine resa da questa modalità fosse “ovattata”, ma sono consapevole che si tratta di un’impressione soggettiva di un mero appassionato telepcsportdipendente, non addetto ai lavori.
Interessante, senz’altro, il tracciamento automatico degli allenatori per il tramite del sistema di intelligenza artificiale installato sulle due telecamere (senza operatore) posizionate sul lato opposite (peraltro a un’altezza insolita, che mi è piaciuta), che, però, mi è parso proponessero immagini con colori differenti rispetto alle altre camere broadcast, tant’è che, in diverse occasioni, per mostrare le aree antistanti le due panchine sono state impiegate le due telecamere (presidiate) collocate sul lato opposto.

Così come era evidente la differenza delle immagini provenienti dal drone all’interno dell’impianto rispetto a quelle provenienti dalle altre telecamere, drone in grado di offrire inquadrature non dissimili a quelle che vediamo all’interno dei videogiochi nell’ambito del sempre più incessante processo di gamizzazione delle produzioni televisive degli eventi sportivi.

Chi segue questa rubrica conosce già il mio pensiero in relazione all’utilizzo del drone all’interno dell’impianto di gioco, capace di scovare nuovi angoli di ripresa intorno al terreno di gioco, anche grazie alle capacità di posizionamento e di lettura del gioco da parte del relativo pilota.

Si presta, pertanto, a mio avviso a essere l’occhio mobile del regista, capace di cogliere quelle prospettive che una telecamera fissa non può per ovvie ragioni fornire (…) L’unico aspetto su cui penso si possa lavorare è quello legato alla ricerca di una maggiore omogeneità con i colori e i contrasti delle altre camere, anche se mi rendo conto non sia semplice vista la camera presente su questi tipi di drone (dalla puntata 106 di UltraSlowMo del 23.10.2023)
Un argomento, quello della Fly Cam, su cui ritornerò tra qualche settimana.
Sempre piacevoli, poi, le immagini provenienti dalle due telecamere (entrambe SuperSlowMotion) collocate a 45 gradi rispetto al terreno di gioco, mentre dosato è stato l’utilizzo dei due gimbal (troppi, a mio avviso, invece, gli stacchi sulle varie e tante “personalità” presenti in tribuna).
Non mi aspettavo soverchie novità in termini di grafiche, totalmente ignorate all’interno del comunicato, aspettative che, purtroppo, si sono rivelate confermate.
Quasi.
Quasi, perché, se è vero, come è vero che la realtà aumentata di 12 mesi fa non è stata riproposta (peccato: anche su questo argomento ci tornerò tra qualche puntata), in realtà qualcosino di (simil)nuovo si è visto.
“Simil” perché, alcune di queste novità, le avevamo viste in occasione dell’edizione della Supercoppa Italiana andata in scena a inizio gennaio.

In estrema sintesi, le card ritraenti i giocatori all’interno dello starting XI erano costituite non da una foto del calciatore ma da una sua animazione (sarei curioso di sapere se la stessa è stata frutto di un video o dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale), mentre le informazioni salienti relative a un determinato provvedimento disciplinare o a una marcatura ovvero ancora a una sostituzione singola sono state affidate a un’apposita card con la foto del giocatore sovraimpressa nella parte bassa a sinistra del teleschermo (anziché alla piccola stringa sullo scorebug presente nelle gare di campionato e nelle precedenti di coppa italia).

I più attenti avranno poi notato che il colore dell’animazione del punteggio era lo stesso che animava il lower-third score.

Unica nota della serata che ho trovato decisamente stonata è rappresentata dalla incomprensibile messa in onda di un’immagine dal drone dell’Anfiteatro (non Flavio, essendo a Roma, ma) di Pola, in Croazia, mentre le squadre erano schierate in attesa dell’esecuzione dell’inno nazionale, non proprio, quindi, in un momento del prepartita seguito da pochi intimi.

Appuntamento al 2026.
Stay tuned!

Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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