Da quando è nata questa rubrica, non è mai mancata l’occasione di raccontare ciò che dalla privilegiata postazione del mio divano di casa mi è piaciuto di più e quel che mi è piaciuto di meno delle finali di Coppa Italia 2021, 2022 e 2023, anche perché qualche giorno prima dell’evento sul sito di Lega Calcio viene pubblicato un comunicato che riporta le novità introdotte dalla produzione televisiva, che, ciclicamente, fa crescere in me l’attesa in vista dell’incontro.
Ogni anno, la finale viene descritta come “uno spettacolo televisivo” senza precedenti, in ragione di qualche novità che viene utilizzata.
Quest’anno, ad esempio, è stato preannunciato l’impiego di 47 telecamere, un numero che rappresentava un “record per una gara organizzata in Italia”: il che, tuttavia, non significava che la cosiddetta regia internazionale (guidata nell’occasione da Giorgio Galli, un amico di Ultra Slow Mo: questo è il link per rivedere la chiacchierata fatta con il regista che vive a Lentigione nel corso dei mondiali 2022) si dovesse giostrare tra 47 telecamere, in quanto, come era analiticamente chiarito nel comunicato, solo (si fa per dire) 29 sarebbero state quelle a disposizione della Host Production, mentre le altre 18 del canale tematico dei club, di Mediaset, di altri broadcaster internazionali o utilizzate per la creazione di contenuti speciali.
Dalla lettura del comunicato, poi, emergevano altre quattro rilevanti novità:
1) l’utilizzo di una “Steadycam ‘Sony Venice 2 con ottica Fujinon 25-1000mm’ collocata retroporta, le cui immagini saranno proposte nei replay con grafica brandizzata “Frecciarossa Cam”;
2) l’impiego di un “Gimbal aggiuntivo che monta la nuovissima ‘’Sony Burano’’ con ottica cinematografica”;
3) l’uso della “Referee Cam” al fine di mostrare il punto di vista dell’arbitro nel pregara;
4) l’utilizzo di grafiche in “Augmented Reality, come head to head, focus player, line-up”.
Dinanzi a un comunicato del genere, ho cercato di non perdermi nemmeno un minuto della parte della produzione visibile a noi telepcsportdipendenti, sintonizzandomi un’ora prima del calcio d’inizio sul canale Youtube di Lega Calcio, ove veniva trasmesso in diretta il warm up dell’evento.
Si è partiti subito con il botto, mostrando le immagini dell’arrivo degli Ufficiali di gara all’impianto di gioco (con la SteadyCam che è andata a catturare il loro arrivo), per poi mostrare subito una delle novità, ossia le prove del funzionamento della GLT effettuate dall’arbitro da un punto di vista decisamente particolare.

La Referee Cam è stata poi staccata qualche altra volta durante il riscaldamento e in occasione del saluto delle squadre.
La Referee Cam altro non è che una bodycam (o, meglio, earcam), che rappresenta una delle principali novità di questa stagione sportiva, essendo state impiegata (in Italia) non solo nel calcio, ma anche, ad esempio, nelle fasi finali della Coppa Italia di Basket.

Personalmente, non si tratta di una novità che mi fa impazzire e, obiettivamente, penso che il suo utilizzo non rimarrà fra le cose che non ci dimenticheremo dell’ultima finale di Coppa Italia.
Al contrario, ho trovato ben curato (ed ho molto apprezzato) il racconto dell’arrivo delle due squadre allo Stadio Olimpico: per ciascuna di loro era stata creata una clip con i “best of” del rispettivo percorso in che le ha portate a Roma, alla quale ha fatto seguito la ripresa tramite il drone delle immagini dell’arrivo dei bus all’impianto di gioco per poi mandare in onda, sempre senza soluzione di discontinuità, attraverso il drone FPV il tragitto che viene fatto a piedi dai giocatori per arrivare all’interno degli spogliatoi (anch’essi filmati dal medesimo drone) nonché quello successivo fino al calpestio del terreno di gioco.

Di fatto, il telepcsportdipendente ha avuto la possibilità di vedere un qualcosa che fino a qualche tempo fa poteva solo immaginare.
Un altro aspetto che (quest’anno, finalmente) non ha deluso le mie aspettative sono state le grafiche con la realtà aumentata, nuove, perlomeno alle nostre latitudini, sui campi di calcio della massima serie.

Le differenze con Liga o Bundesliga, ad esempio, sono ancora rilevanti (non foss’altro perché nel campionato iberico le stesse vengono sovraimpresse anche nel corso della gara, mentre mercoledì 15 maggio, in Roma, sono state proiettate soltanto prima del calcio d’inizio): ma da qualche parte bisogna pur partire e, obiettivamente, è stato piacevole vedere le formazioni delle due squadre proiettate in campo sovrapposte alle immagini provenienti dalla Robycam, ovvero le statistiche o le comparazioni dei dati tra calciatori delle contrapposte squadre.

Queste grafiche, tuttavia, per essere esaltate necessitavano di un’illuminazione a giorno (nonché, e soprattutto, di un terreno di gioco privo di ingombri), tant’è vero che la loro riproposizione – pochi minuti prima del calcio d’inizio mentre lo Stadio Olimpico era calato nella penombra per esigenze di cerimoniale, presumo – non è stata a mio avviso all’altezza della prima messa in onda.

Un’ulteriore novità, poi, non riportata nel comunicato è stato l’utilizzo di un (utile) riquadro – andato in onda sia durante l’esecuzione dell’inno di Mameli, sia durante le conferenze post partita – ritraente un’interprete LIS.
Passando, invece, al match, queste sono le cose che ho gradito:
– la scelta di utilizzare una Super Slow Motion come close up (o camera 2) e come camera posizionata a 45° (cioè in corrispondenza dell’angolo del campo): un qualcosa che in Italia avevamo (ri)visto di recente in occasione di alcuni match di Europa League, in particolare Milan-Roma e Atalanta-Liverpool. Grazie a questa scelta, anche i replay provenienti da queste camere si sono in più occasioni rivelati chiari e nitidi;
– l’impiego della Robycam quando il gioco era fermo: bassa fino a raggiungere i (circa) 3 metri da terra, come vediamo in maniera abituale in Premier League. Talvolta un po’ troppo alta e distante dal gioco, invece, mentre l’azione era in svolgimento, sì da poter essere poco utile per riproporre le relative immagini come replay;
– l’UltraSlowMotion (e come non potrebbe essere altrimenti, visto il nome della rubrica?!): scherzi a parte, i replay provenienti da questa telecamera hanno rappresentato vere e proprie opere d’arte, in quanto capaci di andare a cogliere significativi particolari di giocate e/o gesti atletici o ancora di reazioni di giocatori e/o allenatori;
– l’aspetto cinematografico delle immagini provenienti dalla Sony Burano installata su di un tipo particolare di gimbal;

– le immagini dall’alto dell’impianto (in particolar modo quella, per quanto possibile, zenitale prima dell’inizio delle ostilità) e di Roma sullo sfondo a opera del drone (l’assenza del secondo drone all’interno dell’impianto è dipesa, a mio avviso, dalla presenza della RobyCam).

Una, viceversa, la cosa che mi è piaciuta di meno, probabilmente perché erano elevate le aspettative dopo la lettura del comunicato: non passeranno di certo alla storia le immagini arrivate dalla ‘Sony Venice 2 con ottica Fujinon 25-1000mm’, un’ottica collocata sì su di una telecamera retroporta, ma installata su di un normale cavalletto, e non sopra una steadycam come invece era stato scritto nel comunicato.

“Alla luce di quanto esposto e documentato” (come scrivono gli avvocati al termine di un atto), la produzione dell’incontro è stata senz’altro importante e non ha deluso le (perlomeno mie) aspettative della vigilia.
Il mio auspicio è che si tratti di un (gustoso) antipasto di quella che sarà la produzione televisiva delle partite (perlomeno più importanti) del prossimo campionato di calcio, quelle, per intenderci, che dovrebbero rientrare in quello che sarà lo Standard A+ (ne ho parlato qui, in attesa di conoscere i dettagli che saranno contenuti nel prossimo regolamento per le produzioni audiovisive che verrà pubblicato nelle prossime settimane), pur consapevole che il numero complessivo di telecamere sarà inferiore rispetto a quelle a disposizione mercoledì scorso.
In ogni caso, è senz’altro una sontuosa una produzione che ha a disposizione diverse Superslowmotion, una Ultraslowmotion, una polecam, un Jimmy Jib, una Robycam, un drone, due steadycam e un gimbal su cui viene installata una camera con ottica cinematografica.
A livello di mezzi di ripresa, il nostro campionato di calcio non è di certo secondo alle altre principali leghe europee.
Con un paio di speranze:
– la prima, vale a dire la riproposizione delle grafiche con realtà aumentata, possibilmente anche nel corso dell’incontro;
– la seconda, prendendo spunto da quello che viene fatto da un paio di stagioni in Liga, ossia l’impiego del two box, cioè la suddivisione dello schermo in due finestre: in alcuni frangenti, difatti, sarebbe bello continuare a vedere cosa accade in diretta sul campo e parallelamente il replay di un episodio controverso (o, anche, la ricostruzione grafica di un episodio decisivo come SAOT), che, rebus sic stantibus, viene ob torto collo mandato in onda soltanto alla prima interruzione utile, che, com’è accaduto, ad esempio mercoledì sera (mi riferisco al SAOT), può capitare anche a distanza di qualche minuto.
Non resta, quindi, che attendere qualche altra settimana…
Stay Tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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