È stata una stagione, quella conclusa poche settimane fa, durante la quale abbiamo avuto la possibilità di assistere a un’evoluzione del modo in cui ci sono state raccontate le partite di calcio della Serie A.
Con il passare delle giornate, infatti, si è assistito all’introduzione di qualche modalità di ripresa diversa rispetto a quelle inizialmente proposte, che provo a riassumere all’interno del presente articolo. La più significativa, a mio avviso, è stata l’ingresso all’interno del terreno di gioco da parte del gimbal poco prima del calcio d’inizio, in maniera tale da cogliere, pur con diverse modalità, le espressioni dei volti dei giocatori a pochi secondi dall’avvio delle ostilità.

Una sequenza di immagini che a parer mio si innesta in quel processo di gamizzazione delle produzioni televisive degli eventi sportivi, che, stagione dopo stagione, si va sempre più consolidando, specie in talune competizioni.
Rimanendo sempre in tema di utilizzo del gimbal in diverse occasioni abbiamo visto il relativo operatore impegnato sul fronte opposto ovvero dietro le porte, soprattutto durante quei match prodotti con lo standard B, con un numero di telecamere inferiori rispetto a quelle presenti nei match rientranti nello standard A.

I più attenti lettori della rubrica ricorderanno la puntata 118 di questa rubrica nella quale notai per la prima volta l’impiego in questo modo del gimbal durante una partita organizzata da Lega Calcio.
Peculiare, invece, l’impiego di uno dei gimbal, che, durante la sfida iniziale ho notato sul lato opposto a quello ove erano posizionate la gran parte delle telecamere (in reverse), stazionando in prossimità di uno dei due angoli del campo (e utilizzato per mostrare l’esultanza dei giocatori del Napoli) puntata 118 di Ultra Slow Mo del 29 gennaio 2024
Si tratta senz’altro di un modo per andare a coprire punti di ripresa che solitamente non siamo (mai stati) abituati a vedere, in quanto poche, specie durante le partite di campionato, sono le camere sul lato frontale a quello di ripresa (al massimo tre, due delle quali, a 45 gradi rispetto al terreno di gioco).
Piccolo inciso legato alle riprese on opposite: durante la stagione 2023/2024 alle nostre latitudini, e più precisamente a partire da Verona-Napoli del 21 ottobre 2023, venne introdotta nel campionato di calcio di Serie A la FlyCam, rappresentata da un drone che in taluni stadi veniva fatto volare sul lato opposto a quello in cui erano presenti le panchine e che consentiva di mandare in onda immagini dinamiche da una prospettiva diversa.
Nonostante l’esclusività di questa modalità di ripresa (che, a quanto mi consta, non è presente in alcun altro campionato europeo e, probabilmente, mondiale), nella stagione che si è appena conclusa non è stata (quasi) mai riproposta, se non in occasione di Lazio-Juventus al fine di oleare gli ingranaggi in vista del suo impiego in occasione della finale di Coppa Italia. Tornando all’utilizzo del gimbal, particolare (e sempre maggiormente diffuso con il passare delle giornate) è stato il suo impiego per mostrare un (altro) punto di vista decisamente anomalo, vale a dire quello di coloro che ci raccontano la partita, ossia gli operatori di ripresa.

Per restare sempre in tema di camere speciali in questa stagione abbiamo assistito a un consolidamento dell’utilizzo della camera aerea, specie a gioco fermo, a un’altezza in linea con ciò che eravamo da tempo abituati a vedere all’estero.

In occasione, poi, di alcune partite del girone di ritorno prodotte con lo standard A (nelle quali, quindi, era presente quanto meno il drone, poiché in altre la medesima soluzione è stata adottata grazie al particolare utilizzo della camera aerea) si è scelto di utilizzare un’immagine alta proveniente dal lato corto del terreno di gioco al fine di mettere in sovraimpressione la grafica relativa alle formazioni iniziali.

Un modo per cercare di rendere più gradevole una grafica (pensata per essere sovraimpressa alle immagini proveniente da una camera collocata sul lato corto del campo) che non mi ha mai entusiasmato, in maniera che lo scorrimento delle immagini delle varie linee dei giocatori andasse a ricoprire (più o meno) l’effettiva zona del terreno di gioco (sullo sfondo) nella quale avrebbero poi giocato.
Meglio di così, con questa grafica, a mio avviso non si poteva ottenere.
Spero che per la prossima stagione ne venga scelta un’altra (utilizzabile su tutte le camere), così come si decida di reintrodurre i colori delle maglie delle squadre all’interno dello scorebug, che, a mio parere, specie all’estero consentirebbe di identificare con maggior facilità le squadre in campo, specie quando non indossano le rispettive prime maglie.
E chissà che nella prossima stagione non si decida di inserire un paio di ticker per indicare il posizionamento (o in corrispondenza) di Var a Avar, che allo stato non è agevole individuare nell’immagine proveniente dalla Sala Var.

E perché no, semmai, decidere di reintrodurre quella inquadratura frontale di questi due ufficiali di gara che era stata sperimentata in occasione della ultima edizione della Supercoppa Italiana, in maniera tale, se possibile, da “umanizzare” sempre di più la figura dell’arbitro.
Anche se son ben consapevole del fatto che un conto è far affidamento su di una microcamera, altro, invece, su di una camera a spalla presidiata, tenendo conto che la Sala VAR non è nei pressi dello stadio (dove è dislocata l’intera produzione), bensì a Lissone.
Stay tuned!

Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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