L’arrivo del Top14 su Sky Italia
Lo spunto per questo articolo arriva dalla notizia che Sky Italia ha acquisito i diritti televisivi per trasmettere il Top14, il massimo campionato francese di rugby. Una scelta singolare per i non appassionati del genere, ma che di fatto privilegia uno dei campionati di categoria più importanti al mondo ed anche il più ricco.
Dopo i Mondiali di Rugby 2023 in Francia, che hanno registrato ottimi ascolti e grande entusiasmo anche tra il pubblico italiano, il rugby sta vivendo una fase di crescita. Le buone prestazioni della nazionale azzurra, giovane e in costante evoluzione (speriamo sia la volta buona…), hanno forse riavvicinato un po’ più il grande pubblico.
Sky, puntando sul Top14, sembra voler cavalcare questo momento favorevole: offrire agli abbonati il campionato di club più ricco al mondo, con stadi pieni, star internazionali e un prodotto televisivo in grado di competere con il calcio in termini di spettacolarità.
Ma, al solito, vediamo di capirci qualcosa di più.

Il valore del Top14: il tesoro di Canal+
Da quando il rugby è diventato professionistico nel 1995, il rapporto tra questo sport, prima solo dilettantistico, e il “denaro” è sempre stato complicato.
Si è dovuto costruire un business nuovo e, infatti, proprio all’epoca sono iniziate le riforme dei vari campionati per attrarre capitali. Si iniziò a investire pesantemente sulle infrastrutture (stadi) e, parallelamente, si verifico l’afflusso di sponsor e ricchi contratti TV.
Ma se in Inghilterra, nella Premiership, all’iniziale boom, nei primi 2000 fece seguito una grossa crisi finanziaria, con necessità di introdurre tetti salariali e altre misure volte a contenere le perdite, in Francia, anche grazie al costante aiuto di Canal+, il campionato è via via cresciuto di importanza e popolarità.
Oggi il Top14 francese rappresenta la lega più ricca del mondo. L’ultimo accordo firmato proprio con Canal+ nel 2024 prevede un investimento di 696,8 milioni di euro per i diritti televisivi di Top14 e ProD2 (la seconda divisione) tra il 2027 e il 2032: circa 130 milioni di euro all’anno.
Per un confronto, la Premiership Rugby inglese e la United Rugby Championship (URC) non superano i 30-40 milioni annui, con contratti più brevi e meno sicuri. Anzi, negli ultimi dieci anni la Premiership ha visto un calo significativo delle entrate da diritti TV, mentre la Francia ha registrato una crescita costante.

Distribuzione dei ricavi
I fondi di Canal+ vengono distribuiti dalla LNR (Ligue Nationale de Rugby) ai club, che ricevono anche compensazioni per i giocatori convocati in nazionale, bonus legati alle Coppe europee e, in alcuni casi, contributi per promozioni o retrocessioni.
Ecco la sintesi per la stagione 2023/24:
Club | Nuovo accordo TV (€) | Premi prom./retroc. (€) | Coppe d’Europa (€) | Indennità internazionali EDF (€) | Totale (€) |
Stade Toulousain | 6.062 | 0 | 1.157 | 2.392 | 9.611 |
Union Bordeaux-Bègles | 5.561 | 0 | 557 | 1.546 | 7.664 |
Stade Français Paris | 5.180 | 0 | 557 | 362 | 6.099 |
Stade Rochelais | 5.285 | 0 | 557 | 1.712 | 7.554 |
RC Toulonnais | 4.705 | 0 | 557 | 845 | 6.107 |
Racing 92 | 5.366 | 0 | 557 | 810 | 6.733 |
Castres Olympique | 4.569 | 0 | 374 | 107 | 5.050 |
ASM Clermont Auvergne | 4.567 | 0 | 374 | 95 | 5.036 |
Section Paloise Béarn Pyrénées | 4.564 | 0 | 374 | 143 | 5.081 |
USA Perpignan | 4.103 | 0 | 374 | 94 | 4.571 |
LOU Rugby | 4.217 | 0 | 557 | 732 | 5.506 |
Aviron Bayonnais Rugby Pro | 4.378 | 0 | 557 | 11 | 4.946 |
Montpellier Hérault Rugby | 4.107 | 0 | 374 | 516 | 4.997 |
Oyonnax Rugby | 3.944 | 1.000 | 374 | 0 | 5.318 |
Totale complessivo: € 84,3 milioni
Oltre i diritti TV: i pilastri dei ricavi
Secondo la LNR, le entrate dei club del Top14 si dividono in:
- 44% sponsorizzazioni e partnership (spesso garantite direttamente dai ricchi proprietari dei club)
- 20% contributi LNR
- 15% biglietteria – con medie spettatori superiori a quelle di molti campionati calcistici minori
- 7% merchandising
- 7% altre attività
- 5% trasferimenti giocatori
- 2% sussidi pubblici
Interessante notare come alla fine i contratti TV, pur importanti, incidano in maniera meno significativa rispetto ad altre voci e siano di fatto quasi alla pari con quelle legate alla vendita dei biglietti. Questo infatti è indice che il ticketing funziona bene e sono molti gli spettatori che riempiono gli spalti.
La voce più rilevante rimane però quella delle partnership commerciali, che comprendono sponsor e contributi diretti dei proprietari miliardari.
Il caso più emblematico è quello del Montpellier, di proprietà di Mohammed Altrad, magnate delle impalcature e sponsor principale del club.
Premi per i giocatori al VI Nazioni
Un meccanismo interessante riguarda i contributi ai club che forniscono giocatori alla nazionale. Più atleti cedi ai “Bleus”, più soldi incassi. Nel 2025, ad esempio, il Tolosa (Stade Toulousain) ha ricevuto un extra importante per i 13 convocati al Sei Nazioni.
L’unica eccezione è stata l’Oyonnax, neopromossa, che non ha fornito alcun giocatore ma ha ricevuto un “parachute payment” da 1 milione di euro per sostenere la permanenza nel massimo campionato.
Le coppe europee: più prestigio che denaro
La partecipazione alla Champions Cup e alla Challenge Cup porta ricavi aggiuntivi, anche se limitati.
- 557.000 € per le squadre della Champions Cup,
- 374.000 € per quelle della Challenge Cup,
- 600.000 € extra al vincitore (nel 2024/25 il Tolosa).
Cifre irrisorie se confrontate con i costi di gestione. Non a caso, diversi club (ad esempio Leinster in Irlanda) considerano le coppe europee più come uno strumento di marketing che come una vera fonte di ricavo.
Ticketing: il pubblico come leva di business
Il TOP14 è il campionato di rugby più seguito al mondo a livello di squadre di club. Lo dimostrano i numeri:
- 99.000 spettatori alla finale 2016 Racing 92 – Tolone al Camp Nou di Barcellona (gli stadi francesi erano indisponibili per gli Europei di calcio),
- quasi sempre sold-out per il Bordeaux-Bègles (32.000 posti),
- partite “trasferite” in stadi più grandi, come fa il Tolone contro Tolosa al Velodrome di Marsiglia (66.000 spettatori).
Dopo il Covid, i ricavi da biglietteria sono cresciuti fino a toccare 5,5 milioni di euro nella stagione 2023/24.
Budget dei club del TOP 14 (stagione 2025-26)
Ecco una interessante tabella con riportati i vari budget a disposizione delle squadre del TOP14, con soglie di tutto rispetto. Nel budget sono considerati gli stipendi dei giocatori, gli investimenti interni, i costi del personale e altre spese operative.
Posizione | Club | Budget (€) |
1 | Stade Toulousain | 55 837 000 |
2 | LOU Rugby | 44 789 000 |
3 | Stade Français | 42 373 000 |
4 | Rugby Club Toulonnais | 39 148 000 |
5 | Union Bordeaux-Bègles | 39 138 000 |
6 | Stade Rochelais | 38 279 000 |
7 | ASM Clermont | 35 368 000 |
8 | Montpellier Hérault Rugby | 31 980 000 |
9 | Section Paloise | 30 670 000 |
10 | Aviron Bayonnais | 30 516 000 |
11 | Castres Olympique | 26 340 000 |
12 | Racing 92 | 25 808 000 |
13 | US Arlequins Perpignanais | 23 011 000 |
14 | US Montalbanaise | 14 051 000 |
Si tratta di budget “importanti”, ovviamente non paragonabili a quelli dei top club calcistici, ma che, per esempio, superano ampiamente molte squadre di medio-bassa classifica in Serie A!

Confronto con la Ligue 1 e altri campionati di rugby
Per avere un termine di paragone, la Ligue 1 francese di calcio ha firmato nel 2024 un nuovo accordo per circa 900 milioni di euro a stagione, quasi dieci volte superiore al Top14. Tuttavia, considerando la popolarità globale del calcio, il rugby in Francia si difende molto bene: nessun altro Paese al mondo riesce a monetizzare il rugby su scala così ampia.
A livello internazionale:
- Premiership inglese: 30-40 milioni annui (in calo)
- United Rugby Championship (URC): circa 35 milioni
- Super Rugby (Australia e Nuova Zelanda): circa 70 milioni annui complessivi, ma distribuiti su più federazioni e con forte dipendenza da sponsor privati
Il Top14 resta dunque il riferimento economico assoluto del rugby mondiale.
Tabella – Valore medio annuo dei diritti TV
Lega di rugby | Paese/Area | Valore annuo diritti TV | Periodo contratto | N. squadre |
TOP14 + ProD2 | Francia | ~130 milioni € | 2027–2032 | 30 (14+16) |
Premiership Rugby | Inghilterra | 30–40 milioni € | 2023–2025 | 10–12 |
United Rugby Championship (URC) | Irlanda, Scozia, Galles, Sudafrica, Italia | 30–40 milioni € | 2023–2025 | 16 |
Super Rugby Pacific | Australia, Nuova Zelanda, Fiji | ~25 milioni € | 2023–2026 | 12 |
Ligue 1 (calcio, riferimento) | Francia | ~900 milioni € | 2024–2029 | 18 |
📌 Nota: i valori per Super Rugby Pacific sono stimati e derivano dalla somma dei contratti media rights in Australia (con Nine/Stan Sport) e Nuova Zelanda (con Sky NZ).
Conclusione
Il TOP14 francese non è solo la lega di rugby più ricca: è l’unica a competere con i grandi campionati calcistici nazionali in termini di centralità nel panorama sportivo francese.
Mentre la Premiership inglese e l’URC arrancano con contratti TV modesti, e il Super Rugby Pacific fatica a mantenere l’appeal internazionale, la Francia è riuscita a trasformare il rugby in un vero e proprio prodotto d’élite del business sportivo.
La sfida futura sarà consolidare questa posizione: non certo arrivare ai livelli del calcio, di fatto irraggiungibile per valori assoluti, ma continuare a far crescere un modello che ha già reso il TOP14 un unicum nello sport mondiale.
Quindi, quando magari vi capiterà di trovare una delle partite trasmesse sui canali di Sky Sport, potrete apprezzare meglio la qualità e il valore di questo torneo, un’assoluta eccellenza nel panorama sportivo europeo.
Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).