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SPORTinMEDIA > Money Ball > Perché il TOP14 francese è il campionato più ricco (e spettacolare) del rugby
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Perché il TOP14 francese è il campionato più ricco (e spettacolare) del rugby

Ultimo aggiornamento 2025/10/08 at 10:44 AM
Matteo Zaccaria 14 ore fa
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L’arrivo del Top14 su Sky Italia

Lo spunto per questo articolo arriva dalla notizia che Sky Italia ha acquisito i diritti televisivi per trasmettere il Top14, il massimo campionato francese di rugby. Una scelta singolare per i non appassionati del genere, ma che di fatto privilegia uno dei campionati di categoria più importanti al mondo ed anche il più ricco.

Dopo i Mondiali di Rugby 2023 in Francia, che hanno registrato ottimi ascolti e grande entusiasmo anche tra il pubblico italiano, il rugby sta vivendo una fase di crescita. Le buone prestazioni della nazionale azzurra, giovane e in costante evoluzione (speriamo sia la volta buona…), hanno forse riavvicinato un po’ più il grande pubblico.

Sky, puntando sul Top14, sembra voler cavalcare questo momento favorevole: offrire agli abbonati il campionato di club più ricco al mondo, con stadi pieni, star internazionali e un prodotto televisivo in grado di competere con il calcio in termini di spettacolarità.

Ma, al solito, vediamo di capirci qualcosa di più.

Il Top14 è arrivato anche sui nostri schermi, grazie all’accordo con Sky Italia

Il valore del Top14: il tesoro di Canal+

Da quando il rugby è diventato professionistico nel 1995, il rapporto tra questo sport, prima solo dilettantistico, e il “denaro” è sempre stato complicato. 

Si è dovuto costruire un business nuovo e, infatti, proprio all’epoca sono iniziate le riforme dei vari campionati per attrarre capitali. Si iniziò a investire pesantemente sulle infrastrutture (stadi) e, parallelamente, si verifico l’afflusso di sponsor e ricchi contratti TV.

Ma se in Inghilterra, nella Premiership, all’iniziale boom, nei primi 2000 fece seguito una grossa crisi finanziaria, con necessità di introdurre tetti salariali e altre misure volte a contenere le perdite, in Francia, anche grazie al costante aiuto di Canal+, il campionato è via via cresciuto di importanza e popolarità.

Oggi il Top14 francese rappresenta la lega più ricca del mondo. L’ultimo accordo firmato proprio con Canal+ nel 2024 prevede un investimento di 696,8 milioni di euro per i diritti televisivi di Top14 e ProD2 (la seconda divisione) tra il 2027 e il 2032: circa 130 milioni di euro all’anno.

Per un confronto, la Premiership Rugby inglese e la United Rugby Championship (URC) non superano i 30-40 milioni annui, con contratti più brevi e meno sicuri. Anzi, negli ultimi dieci anni la Premiership ha visto un calo significativo delle entrate da diritti TV, mentre la Francia ha registrato una crescita costante.

La Ligue Nationale de Rugby (LNR) pubblica ogni anno un rapporto dettagliato sui bilanci dei club: un’occasione unica per capire da dove arrivano le entrate, come vengono redistribuite e quale sia la reale sostenibilità economica di questo business.

Curato e interessante il sito internet www.top14.lnr.fr

Distribuzione dei ricavi

I fondi di Canal+ vengono distribuiti dalla LNR (Ligue Nationale de Rugby) ai club, che ricevono anche compensazioni per i giocatori convocati in nazionale, bonus legati alle Coppe europee e, in alcuni casi, contributi per promozioni o retrocessioni.

Ecco la sintesi per la stagione 2023/24:

ClubNuovo accordo TV (€)Premi prom./retroc. (€)Coppe d’Europa (€)Indennità internazionali EDF (€)Totale (€)
Stade Toulousain6.06201.1572.3929.611
Union Bordeaux-Bègles5.56105571.5467.664
Stade Français Paris5.18005573626.099
Stade Rochelais5.28505571.7127.554
RC Toulonnais4.70505578456.107
Racing 925.36605578106.733
Castres Olympique4.56903741075.050
ASM Clermont Auvergne4.5670374955.036
Section Paloise Béarn Pyrénées4.56403741435.081
USA Perpignan4.1030374944.571
LOU Rugby4.21705577325.506
Aviron Bayonnais Rugby Pro4.3780557114.946
Montpellier Hérault Rugby4.10703745164.997
Oyonnax Rugby3.9441.00037405.318

Totale complessivo: € 84,3 milioni

Oltre i diritti TV: i pilastri dei ricavi

Secondo la LNR, le entrate dei club del Top14 si dividono in:

  • 44% sponsorizzazioni e partnership (spesso garantite direttamente dai ricchi proprietari dei club)
  • 20% contributi LNR
  • 15% biglietteria – con medie spettatori superiori a quelle di molti campionati calcistici minori
  • 7% merchandising
  • 7% altre attività
  • 5% trasferimenti giocatori
  • 2% sussidi pubblici

Interessante notare come alla fine i contratti TV, pur importanti, incidano in maniera meno significativa rispetto ad altre voci e siano di fatto quasi alla pari con quelle legate alla vendita dei biglietti. Questo infatti è indice che il ticketing funziona bene e sono molti gli spettatori che riempiono gli spalti.

La voce più rilevante rimane però quella delle partnership commerciali, che comprendono sponsor e contributi diretti dei proprietari miliardari.

Il caso più emblematico è quello del Montpellier, di proprietà di Mohammed Altrad, magnate delle impalcature e sponsor principale del club.

Premi per i giocatori al VI Nazioni

Un meccanismo interessante riguarda i contributi ai club che forniscono giocatori alla nazionale. Più atleti cedi ai “Bleus”, più soldi incassi. Nel 2025, ad esempio, il Tolosa (Stade Toulousain) ha ricevuto un extra importante per i 13 convocati al Sei Nazioni.

L’unica eccezione è stata l’Oyonnax, neopromossa, che non ha fornito alcun giocatore ma ha ricevuto un “parachute payment” da 1 milione di euro per sostenere la permanenza nel massimo campionato.

Lo spettacolo di apertura della Finale 24/25 del TOP14 davanti a un pubblico straordinario.

Le coppe europee: più prestigio che denaro

La partecipazione alla Champions Cup e alla Challenge Cup porta ricavi aggiuntivi, anche se limitati.

  • 557.000 € per le squadre della Champions Cup,
  • 374.000 € per quelle della Challenge Cup,
  • 600.000 € extra al vincitore (nel 2024/25 il Tolosa).

Cifre irrisorie se confrontate con i costi di gestione. Non a caso, diversi club (ad esempio Leinster in Irlanda) considerano le coppe europee più come uno strumento di marketing che come una vera fonte di ricavo.

Ticketing: il pubblico come leva di business

Il TOP14 è il campionato di rugby più seguito al mondo a livello di squadre di club. Lo dimostrano i numeri:

  • 99.000 spettatori alla finale 2016 Racing 92 – Tolone al Camp Nou di Barcellona (gli stadi francesi erano indisponibili per gli Europei di calcio),
  • quasi sempre sold-out per il Bordeaux-Bègles (32.000 posti),
  • partite “trasferite” in stadi più grandi, come fa il Tolone contro Tolosa al Velodrome di Marsiglia (66.000 spettatori).

Dopo il Covid, i ricavi da biglietteria sono cresciuti fino a toccare 5,5 milioni di euro nella stagione 2023/24.

Budget dei club del TOP 14 (stagione 2025-26)

Ecco una interessante tabella con riportati i vari budget a disposizione delle squadre del TOP14, con soglie di tutto rispetto. Nel budget sono considerati gli stipendi dei giocatori, gli investimenti interni, i costi del personale e altre spese operative.

PosizioneClubBudget (€)
1Stade Toulousain55 837 000
2LOU Rugby44 789 000
3Stade Français42 373 000
4Rugby Club Toulonnais39 148 000
5Union Bordeaux-Bègles39 138 000
6Stade Rochelais38 279 000
7ASM Clermont35 368 000
8Montpellier Hérault Rugby31 980 000
9Section Paloise30 670 000
10Aviron Bayonnais30 516 000
11Castres Olympique26 340 000
12Racing 9225 808 000
13US Arlequins Perpignanais23 011 000
14US Montalbanaise14 051 000

Fonte: https://www.rugbyrama.fr/2025/08/26/top-14-le-mastodonte-toulousain-montauban-loin-du-peloton-le-classement-des-budgets-de-premiere-division-pour-la-saison-2025-2026-12892843.php

Si tratta di budget “importanti”, ovviamente non paragonabili a quelli dei top club calcistici, ma che, per esempio, superano ampiamente molte squadre di medio-bassa classifica in Serie A! 

La finale 2025 ha avuto 5,14 milioni di spettatori TV

Confronto con la Ligue 1 e altri campionati di rugby

Per avere un termine di paragone, la Ligue 1 francese di calcio ha firmato nel 2024 un nuovo accordo per circa 900 milioni di euro a stagione, quasi dieci volte superiore al Top14. Tuttavia, considerando la popolarità globale del calcio, il rugby in Francia si difende molto bene: nessun altro Paese al mondo riesce a monetizzare il rugby su scala così ampia.

A livello internazionale:

  • Premiership inglese: 30-40 milioni annui (in calo)
  • United Rugby Championship (URC): circa 35 milioni
  • Super Rugby (Australia e Nuova Zelanda): circa 70 milioni annui complessivi, ma distribuiti su più federazioni e con forte dipendenza da sponsor privati

Il Top14 resta dunque il riferimento economico assoluto del rugby mondiale.

Tabella – Valore medio annuo dei diritti TV

Lega di rugbyPaese/AreaValore annuo diritti TVPeriodo contrattoN. squadre
TOP14 + ProD2Francia~130 milioni €2027–203230 (14+16)
Premiership RugbyInghilterra30–40 milioni €2023–202510–12
United Rugby Championship (URC)Irlanda, Scozia, Galles, Sudafrica, Italia30–40 milioni €2023–202516
Super Rugby PacificAustralia, Nuova Zelanda, Fiji~25 milioni €2023–202612
Ligue 1 (calcio, riferimento)Francia~900 milioni €2024–202918

📌 Nota: i valori per Super Rugby Pacific sono stimati e derivano dalla somma dei contratti media rights in Australia (con Nine/Stan Sport) e Nuova Zelanda (con Sky NZ).

Conclusione

Il TOP14 francese non è solo la lega di rugby più ricca: è l’unica a competere con i grandi campionati calcistici nazionali in termini di centralità nel panorama sportivo francese.

Mentre la Premiership inglese e l’URC arrancano con contratti TV modesti, e il Super Rugby Pacific fatica a mantenere l’appeal internazionale, la Francia è riuscita a trasformare il rugby in un vero e proprio prodotto d’élite del business sportivo.

La sfida futura sarà consolidare questa posizione: non certo arrivare ai livelli del calcio, di fatto irraggiungibile per valori assoluti, ma continuare a far crescere un modello che ha già reso il TOP14 un unicum nello sport mondiale.

Quindi, quando magari vi capiterà di trovare una delle partite trasmesse sui canali di Sky Sport, potrete apprezzare meglio la qualità e il valore di questo torneo, un’assoluta eccellenza nel panorama sportivo europeo.

Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).

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TAG: Diritti tv, Modello business, Rugby, Sky Sport, Top14
Matteo Zaccaria 8 Ottobre 2025 8 Ottobre 2025
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