Un’occasione del genere non ce la si poteva far sfuggire, non foss’altro perché in 111 anni nessuna edizione de Le Tour de France era mai partita dal nostro paese e chissà se capiterà un’altra volta (e se dovesse capitare dubito che potrà essere così comodo seguire due tappe come lo è stato in questa circostanza).
UltraSlowMo ha, difatti, avuto la possibilità di essere in prima fila in ben due arrivi di tappa, a Rimini e a Bologna, avendo quindi avuto l’opportunità di vedere da vicino (in alcuni casi quasi toccare con mano) una parte del rilevante schieramento di mezzi messo in campo da France Tv per raccontare al mondo intero la corsa ciclistica a tappe più seguita .
E così, questa volta, non racconto ciò che ho visto dalla privilegiata postazione del mio divano di casa, ma dal vivo!
Iniziamo dall’arrivo di tappa, ove vengono posizionate diverse camere fisse, tutte con un’ottica lunga (Fuji 107x): all’arrivo di Rimini, ad esempio, in occasione del walk around prima dell’arrivo della tappa ne ho contate 4 sul rettifilo finale.

2 di loro, collocate all’arrivo e ai meno 750 metri circa, posizionate su di un cestello (ne ho visti ben 4, in totale, all’arrivo di Bologna), mentre altre 2 a circa 350 e 150 metri dal traguardo finale.

Decisamente affollata anche la linea di arrivo in corrispondenza della quale ho notato uno stuolo di camere fisse che servono sia ai fini del cronometraggio ufficiale della tappa, che per il fotofinish (ivi compreso il backup), che per mostrare le immagini dell’arrivo in caso di volata.

Passando, invece, alle telecamere che riprendono la tappa in movimento, la parte del leone la fanno sicuramente le 5 telecamere posizionate sulle moto al seguito della corsa, in grado, per quel che si è visto, di riprendere in high speed per la successiva proposizione di fantastici replay in supermotion: a Bologna ne sono riuscito ad immortalare ben 4 su 5, più precisamente Moto 1, Moto 3, Moto 4 e Moto 5.

Il suindicato collage di foto, permette, inoltre, di apprezzare la duplice modalità di ripresa utilizzata dagli operatori: in piedi sulle staffe, oppure appoggiando la camera a uno dei due bauletti laterali.
Come faccio, però, ad essere certo che quelle che ho immortalato sono proprio quelle moto?
Grazie a un piccolo particolare che ho notato quando ho ripreso in mano le foto scattate sulla salita di San Luca: sull’amplificatore video installato sopra ogni singola moto (ringrazio Francesco Simula per la precisa indicazione) era difatti presente un piccolo nastro adesivo con l’indicazione della moto.

Last but not least le riprese dal cielo, affidate, come accade ormai da tempo, alle wesley installate sui due elicotteri di France Tv, sopra ai quali volano alcuni aerei (io ne ho contati almeno 4: ad un’altezza ricompresa tra i 3 e i 7000 metri) che ricevono e trasmettono il segnale video e quello audio dai vari mezzi in movimento.

Come si nota, poi, dalla foto (vedi frecce verdi), questo elicottero (solo questo) è dotato di due sistemi di ripresa geostabilizzati, uno per le riprese grandangolari, il secondo, invece, per quelle più ravvicinate.
E infine una piccola chicca riservata ai lettori di questa rubrica, ossia la foto del meticoloso allestimento da parte di France Tv di uno dei tanti studi utilizzati per il racconto della gara: un allestimento che ha visto coinvolto oltre una decina di tecnici (i quali nel breve volgere di poco tempo hanno assemblato e poi smontato un desk subito dopo la linea del traguardo), oltre a vari operatori di ripresa, macchinisti e microfonisti.

Stay Tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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