Nel più totale disinteresse dei media, l’8 aprile 2025 la Commissione Europea, nella persona della Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen (politica finlandese, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea e Commissaria europea per le tecnologie digitali e di frontiera) ha risposto all’interrogazione scritta presentata il 19.02.2025 dalla parlamentare europea Carolina Morace, una risposta che ha fatto finalmente chiarezza su di un argomento in cui le notizie ufficiali si erano arrestate all’11 novembre 2024.
COSA È ACCADUTO l’11 NOVEMBRE 2024?
È il giorno in cui sono stati pubblicati sul sito del MIMIT gli esiti della consultazione pubblica iniziata e conclusa nel mese di aprile 2023, al termine della quale è stata stilata la nuova lista di quelli che avrebbero dovuto essere gli eventi nazionali e non di particolare rilevanza per la società (LEGGI QUI LA PUNTATA NUMERO 159 di ULTRA SLOW MO)
QUAL È IL PASSO SUCCESSIVO?
In base al secondo paragrafo dell’articolo 14 della direttiva 2010/13/UE, come ho illustrato nella puntata numero 173 di Ultra Slow Mo (LEGGILA QUI) “gli Stati membri notificano immediatamente alla Commissione le misure che hanno adottato o da adottare ai sensi del paragrafo 1. Entro tre mesi dalla notifica la Commissione verifica che tali misure siano compatibili con il diritto dell’Unione e le comunica agli altri Stati membri. La Commissione chiede il parere del comitato di contatto di cui all’articolo 29. Essa pubblica immediatamente nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea le misure adottate e, almeno una volta all’anno, l’elenco consolidato di tutte le misure adottate dagli Stati membri”.
Di conseguenza, dopo la notifica della nuova lista alla Commissione da parte dello stato membro (quindi dell’Italia), la Commissione di Europea ha tre mesi di tempo per fare le opportune verifiche chiedendo il parere del Comitato di controllo (il procedimento è stato analiticamente descritto nella puntata numero 173 di Ultra Slow Mo).
COSA E’ STATO CHIESTO CON L’INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA DI CAROLINA MORACE?
È stato chiesto alla Commissione di “indicare lo stato della valutazione della richiesta italiana e i tempi previsti per una decisione”, nonché di “chiarire eventuali ostacoli normativi o procedurali che ne stanno ritardando l’approvazione”, domandando pure se sia possibile “garantire un quadro più chiaro per il riconoscimento del diritto dei cittadini europei ad accedere gratuitamente a eventi sportivi di rilevanza nazionale”.
COSA HA RISPOSTO LA COMMISSIONE?

Innanzitutto, ha risposto (LEGGI QUI) che a partire dal luglio 2024 sono stati avviati “contatti informali” tra la Commissione e le autorità italiane, con l’obiettivo “di garantire la completezza dell’eventuale notifica formale da parte delle autorità italiane, tenendo conto dei criteri per l’inclusione degli eventi nell’elenco e della necessità di una giustificazione approfondita della loro inclusione”.
Questi “contatti informali sono proseguiti fino a marzo 2025”.
Quindi, abbiamo scoperto che alla data dell’8 aprile 2025 l’Italia non ha ancora notificato alla Commissione Europea le misure che ha adottato o intende adottare ai sensi del paragrafo 1 dell’articolo 14 della direttiva 2010/13/UE, ossia il paragrafo in base al quale AGCOM (prima) e MIMIT (adesso) ha la possibilità di indicare una serie di eventi sportivi e non di particolare rilevanza per la società da trasmettere in chiaro.
In buona sostanza, la (nuova) lista non è stata ancora notificata alla Commissione Europea.
Quanto sopra è tanto vero che, difatti, nella propria risposta scritta la Commissione Europea ha precisato che “la Commissione procederà debitamente non appena riceverà la notifica formale da parte delle autorità italiane. Entro tre mesi dalla notifica la Commissione verificherà se le misure proposte sono compatibili con il diritto dell’UE e le comunicherà agli altri Stati membri. Chiederà inoltre il parere del comitato di contatto istituito a norma dell’articolo 29 della direttiva sui servizi di media audiovisivi”.
Ciò significa che i tempi per l’entrata in vigore della nuova lista saranno verosimilmente ancora lunghi, sol che si consideri che non è ancora iniziato a decorrere il termine trimestrale entro cui la Commissione Europea deve portare a termine le verifiche finalizzate ad accertare che (di fatto) la nuova lista sia compatibile con il diritto dell’Unione Europea.
In buona sostanza, la (nuova) lista non è stata ancora notificata alla Commissione Europea. (…) Ciò significa che i tempi per l’entrata in vigore della nuova lista saranno verosimilmente ancora lunghi.
E tale termine non è ancora iniziato a decorrere, non essendo stata ancora formalmente notificata la nuova lista alla Commissione Europea da parte dell’Italia.
QUALCHE CONSIDERAZIONE FINALE
Ero stato (troppo obiettivamente) ottimista, confidando nella locuzione presente nella direttiva comunitaria secondo cui la notifica (nella specie da parte del Mimit) della nuova lista alla Commissione Europea avrebbe dovuto essere immediata.
La lista non è stata ancora trasmessa, essendo nel frattempo intercorsi solo contatti informali finalizzati a garantire la completezza della futura notifica formale da parte delle autorità italiane, che, a quanto si legge, dovranno tenere conto di taluni criteri, nonché della necessità di giustificare in maniera approfondita l’inclusione di un determinato evento.
Tutto ciò cosa significa?
Significa che la lista pubblicata sul sito del Mimit l’11 novembre 2024 non corrisponderà alla lista degli eventi che verrà ufficialmente notificata alla Commissione Europea?
Se così fosse, che senso ha avuto una consultazione, se, poi, i relativi esiti, condivisi in parte qua dal Mimit, sono destinati a mutare nel tempo in seguito ai “rilievi informali” della Commissione Europea?
E chi ce lo dice, poi, che non seguiranno pure ulteriori rilievi, di carattere formale, una volta notificata la lista e chiesto il parere al comitato di contatto?
Una cosa sola pare essere certa: il lungo lasso di tempo necessario per “sfornare” la nuova lista, che, verosimilmente, renderà impossibile un suo costante aggiornamento nel corso degli anni a venire, considerando le lungaggini di una futura revisione.
Anzi, se ci penso bene, due.
La seconda è che di questi argomenti, purtroppo, gli addetti ai lavori ne parlano soltanto quando è ora di cavalcare il sentimento popolare, com’è avvenuto, ad esempio, l’ultima volta, quando Jannik Sinner si è qualificato per la finale degli Australian Open.
Stay tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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