IL BLOG E LA RADIO
Senza piaggeria, ormai il tuo blog è diventato il punto di riferimento assoluto sulla moviola della Serie A (e non solo). Un po’ come dirigenti e protagonisti della TV aspettano i dati Auditel, anche tifosi e giornalisti attendono il tuo pezzo con i “responsi” sui casi più controversi. Ti aspettavi un successo del genere? Quali sono stati secondo te gli elementi determinanti?
Voglio essere onesto. Arbitri e regolamento sono argomenti di nicchia, è veramente difficile conquistare un “pubblico” numeroso ed affezionato.
L’idea iniziale di un blog non è stata mia ma di Cristiano Carriero che mi consigliò di spostare su un sito quel che già facevo sui social. Ho cominciato a scrivere per divertimento poi, un giorno, mi ha contattato la FocusGo di Dimitri Stevanato (anch’egli arbitro). Mi propose di rendere il blog un po’ più professionale e decisi di affidarmi a lui. Non sono diplomatico, non lo sono mai stato e mai lo sarò, perciò quel che affermo non è per piaggeria: senza Cristiano e Dimitri il blog non avrebbe mai visto la luce.
All’inizio pensavo che sarei stato soddisfatto di avere un migliaio di visite per ogni approfondimento, perciò mi sarei accontentato di centomila visite all’anno (dato che non scrivo tutti i giorni ma, in media, due volte a settimana). Diciamo che il riscontro è stato un po’ differente: all’inizio non arrivavo a 400 visite, adesso siamo un bel po’ oltre ma quel che mi rende felice è che i numeri continuino a salire.
Ma attenzione ad un particolare: NON è un’iniziativa “commerciale”, ho ricevuto decine di offerte per inserire link pubblicitari ma ho sempre rifiutato perché, per ora, voglio solo offrire un servizio senza alcun secondo fine.
Fortunatamente ho una mia professione ed il blog, almeno per ora, è solo un passatempo ed un metodo per continuare ad alimentare la passione per quella divisa.
Puoi darci qualche numero circa visitatori e pagine consultate? È vero che hai dovuto potenziare i server?
Sì, ho dovuto implementare il server perché spesso andava in tilt per il numero di accessi contemporanei che non riusciva a gestire. Nonostante abbia dovuto alzare (e non di poco) i costi di gestione, non ho inserito alcun banner pubblicitario. Non è vana gloria, ma la dimostrazione che, in quello che faccio, non c’è alcun fine economico (come pensa qualche persona di scarsa intelligenza). Per ora rimane così, in futuro non so. Magari chiudo il blog, chi può dirlo…
Sui numeri: nell’ultimo anno sono state visualizzate 1,2 milioni di pagine, decisamente oltre ogni più ottimistica previsione.
Oltre al blog, hai frequentato diversi programmi TV. Hai una rubrica fissa su Radio24 (VARanatomy la domenica alle 18.45 all’interno di Tutti Convocati weekend). In più sei molto attivo sui social. Qual è il medium che preferisci e quello in cui, secondo te, puoi essere maggiormente efficace nelle spiegazioni?
Per quanto riguarda la televisione vedremo nella prossima stagione. Mi sono preso un anno “sabbatico” perché avevo bisogno di staccare un po’ e, soprattutto, perché ho scelto di dedicare quel tempo al blog. Già il tempo è poco causa lavoro (per fortuna), non potevo toglierne altro.
Il media che preferisco è il social in generale anche se la televisione ha ancora un’importanza fondamentale perché è diretta e, soprattutto, non necessita di attività ma solo di ascolto passivo.
La collaborazione con Radio24 è nata da un’idea di Giovanni Capuano che ringrazio immensamente per aver avuto fiducia in me, inserendomi in un contesto con ascolti eccezionali da anni. Non lo nascondo: sapere di essere “parte” di una trasmissione di successo con giornalisti come Giovanni, Pierluigi Pardo e Carlo Genta è fonte di straordinaria soddisfazione personale.
La collaborazione con Radio24 è nata da un’idea di Giovanni Capuano. sapere di essere “parte” di una trasmissione di successo con giornalisti come Giovanni, Pierluigi Pardo e Carlo Genta è fonte di straordinaria soddisfazione personale.
Luca Marelli
LA TV, I TELECRONISTI E IL FUTURO…
Ex arbitri in TV. Ce ne sono molti, alcuni frequentano i programmi anche da 20-25 anni. C’è qualche ex collega che stimi particolarmente e che consigli di ascoltare quando fa la moviola?
Non parlo mai del lavoro altrui, sono fedele ad una linea che ho adottato da anni: mai giudicare il lavoro altrui sulla medesima materia trattata, ognuno sia libero di leggere, seguire ed ascoltare chi preferisce.
Naturalmente pretendo lo stesso comportamento e non tollero che si provi a sminuirmi come persona. Come “tecnico” possono dire quel che vogliono, ci mancherebbe, è il diritto di critica che però non deve sfociare nell’offesa.
Ai tempi di Tele+ erano state lanciate le telecronache con la presenza di un ex arbitro (Massimo Chiesa). Vista anche l’introduzione DEL (non DELLA!) VAR, pensi sarebbe utile re-inserire una figura di questo tipo, nel live delle partite?
Credo che sarebbe importante avere delle figure arbitrali competenti in tutti i programmi. Peraltro anche io mi sono cimentato nelle telecronache per un certo periodo, commentando la Liga Spagnola qualche anno fa: esperienza molto bella, non lo nego.
In ogni caso credo che, nel prossimo futuro, gli ex arbitri avranno molto più spazio di oggi nel calcio perché, nel momento in cui verrà introdotto il challenge (e verrà introdotto, stanne certo) tutte le società saranno costrette a dotarsi di una figura professionale che sia in grado di individuare gli episodi da far rivedere. Alcune società hanno già provveduto a dotarsi di figure del genere (penso a Parma ed Udinese) che, peraltro, già oggi sono fondamentali per un approccio corretto in campo col direttore di gara. Non credo sia un caso che il Parma sia una delle squadre più corrette in assoluto e che le polemiche dell’Udinese (spesso sentite in passato) siano quasi del tutto scomparse. Arriveranno a capirlo anche le altre società.
Luca, uno dei tuoi cavalli di battaglia è legato proprio all’ignoranza latente sul regolamento e all’utilizzo di termini scorretti (vedi gli inossidabili “danno procurato” o “fallo da ultimo uomo”). A livello media, in pochi hanno fatto qualcosa per diffondere una miglior conoscenza regolamentare. Tra questi, Sky Sport con Lorenzo Fontani e il suo “Regoliamoci”. Perché, secondo te, tutta questa difficoltà nello spiegare e voler capire bene le regole?
La spiegazione è la più semplice possibile: perché non interessa far informazione, non interessa chiarire il regolamento.
Lorenzo è la classica mosca bianca: la sua competenza è straordinaria e si accompagna ad una reale passione nata molto tardi. Pensa che ha iniziato ad arbitrare (sì, Fontani arbitra nel CSI di Milano) dopo aver cominciato ad occuparsi di arbitri e regolamento.
Devo dire, però, che qualcosa sembra cominciare a muoversi: non ti nascondo che, per la prossima stagione, mi è stato offerto un programma di approfondimento proprio relativo al regolamento basandosi sugli episodi della giornata di campionato o di Coppe Europee. È un’idea molto interessante su cui stiamo ragionando e che stiamo ideando. Naturalmente non è ancora stato deciso nulla, la proposta mi piace ma non posso negarti che prima devo decidere cosa fare: continuare solo col blog, riprendere le partecipazioni televisive (che ho interrotto volontariamente da un anno circa per precisa scelta personale) oppure accettare un ruolo in qualche società. Vedremo.
per la prossima stagione mi è stato offerto un programma di approfondimento SUL regolamento, BASATO SUGLI episodi della giornata di campionato o di Coppe EUROPEE. DEVO DECIDERE COSA FARE: BLOG, TV o RUOLO IN QUALCHE SOCIETà. VEDREMO.
Luca Marelli
Ci puoi dare qualche dettaglio in più sull’offerta televisiva?
No, per ora non ti dico con quale emittente. Anche perché sono due…
Ultime due curiosità. Sei appassionato di diversi sport. Chi sono i telecronisti e commentatori televisivi che apprezzi maggiormente (anche su più discipline)?
Nel calcio apprezzo enormemente Compagnoni, Marianella e Borghi, la “spalla” che preferisco è Marchegiani, nel basket Flavio Tranquillo non è un fuoriclasse ma, semplicemente, IL fuoriclasse.
Detto ciò, in cima alla mia classifica di gradimento c’è Massimiliano Ambesi di Eurosport: nessuno come lui riesce a trasmettere emozioni, competenza, chiarezza.
Come ti immagini l’arbitraggio tra 10/15 anni? Più o meno come ora o la tecnologia sarà sempre più presente? Soprattutto, in Italia ci saranno sempre e comunque le stesse polemiche sugli arbitri?
La tecnologia verrà sempre più implementata e perfezionata, non si potrà mai tornare indietro. L’attività arbitrale sarà più o meno come quella attuale e le polemiche ci saranno sempre. Mi auguro solo che siano un po’ più intelligenti…