Poco comiunicative, a mio avviso, le grafiche degli eventi di tiro sportivo in corso ai giochi olimpici di Parigi 2024.
Scarne le informazioni in onda durante le varie sessioni di tiro: sulla parte alta del teleschermo è presente sulla sinistra il cronometro riportante il tempo ancora a disposizione dei tiratori, mentre il riquadro in basso sulla destra è riservato alla riproduzione grafica del bersaglio ove sono riportati (in maniera accurata) i vari colpi andati a segno (a voler essere pignoli non è chiaro quale sia l’ultimo colpo, avrei preferito un distinguo maggiormente comprensibile, ad esempio, oscurando in maniera evidente i punti di impatto dei precedenti tiri), il punteggio dell’ultimo colpo, nonché il punteggio complessivo fino a quel momento accumulato dal predetto.
E proprio il punteggio complessivo mi consente di evidenziare quello che secondo me rappresenta il più grande limite di queste grafiche: l’assenza di una grafica in sovraimpressione durante le sessioni di tiro nella quale vengono riportati i risultati parziali complessivamente ottenuti dagli atleti (nonché il numero dei colpi sparati), dato fondamentale da conoscere in una disciplina in cui da un momento in poi l’ultimo della classifica viene eliminato.
Dati che, purtroppo, si possono ricavare soltanto parzialmente quando viene messo in onda lo split screen che permette di paragonare i risultati di due soli atleti scelti dalla regia, che, molto spesso, non rappresentano nemmeno quelli in odore di eliminazione, ma coloro che stanno lottando per una medaglia.
Di non agevole comprensione, poi, anche la grafica riepilogante la classifica parziale, ove sono indicati tutti gli atleti, ivi compresi quelli che sono stati eliminati, i quali, di fatto, sono identificabili soltanto grazie all’assenza al loro fianco della lettera corrispondente alla postazione di tiro.
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.