Dalle grafiche de Le Tour de France 2023 (la puntata 100 alla quale sono molto affezionato, non foss’altro perché, un domani, potrò raccontare a mia figlia che mettendo in fila le iniziali dei primi cinque paragrafi della premessa sarebbe saltato fuori il suo nome…) a quelle della edizione che si è appena conclusa.
Così può essere riassunta la terza stagione di Ultra Slow Mo, partita un po’ in ritardo rispetto agli anni precedenti, ma capace di sfornare comunque 44 puntate settimanali, nelle quali ho cercato di raccontare il dietro le quinte di ciò che ho visto dalla privilegiata postazione del mio divano di casa, ovvero, con i miei occhi, quando ho avuto il privilegio di partecipare, in prima persona, ad importanti produzioni televisive sportive nazionali e internazionali.
La novità introdotta in questa stagione si chiama Breaking News Ultra Slow Mo (#BNUSM), lo spazio per parlare in maniera telegrafica di queste tematiche che necessitano di un approfondimento istantaneo, nata a metà giugno, ma che ha già dato alla luce più di 10 puntate.
In questi giorni, di tanto in tanto, in #BNUSM trovano spazio i #macarondaParis, una serie di mini articoli dedicati al racconto delle produzioni televisive olimpiche.
Con Ultra Slow Mo ci si rivede a settembre!
Sempre di assoluto rilievo le grafiche che accompagnano ogni edizione de Le Tour De France, capaci ogni anno di offrire un qualcosina in più ai milioni di telepcsportdipendenti che seguono da ogni parte del mondo la più prestigiosa corse a tappe ciclistica.
Ogni edizione, infatti, vediamo un qualcosa di nuovo che non era presente nell’edizione precedente, a dimostrazione del continuo lavoro che viene fatto dagli addetti alle grafiche per cercare di offrire un qualcosina sempre di maggiormente particolare che si va ad aggiungere a una “base” qualitativamente bella solida.
Quali sono le novità che ho notato quest’anno?
Tante, e a mio avviso tutte interessanti.
La prima è collegata all’utilizzo del tracciamento dei ciclisti, in modo particolare, durante le salite: la novità che ho notato è stata la sovraimpressione della distanza lineare in tempo reale tra i corridori tracciati.
Introdotte, poi, due piccole frecce, una di colore rosso, l’altra, invece, di colore verde, utilizzate sulla parte bassa a destra del teleschermo per far percepire immediatamente al telepcsportdipendente la variazione in diminuazione o in aumento del distacco in metri lineari, sempre in tempo reale, tra due gruppi di ciclisti.
Le stesse frecce che comparivano anche nella grafica proposta alla fine della tappa per identificare le variazioni delle posizioni dei corridori nella classifica valevole per l’assegnazione della maglia gialla (nel pedice della freccia era indicato anche il numero di posizioni guadagnate o perse: un ringraziamento a Nicola Lonardi per la puntuale segnalazione).
Finalizzata a intercettare l’attenzione dei tanti cicloamatori è risultata invece l’introduzione all’interno delle grafiche proposte all’inizio di ciascun gran premio della montagna del KOM (che è l’acronimo di King of Mountains), cioè il miglior tempo della scalata, in maniera che ogni telepcsportdipendente cicloamatore abbia la possibilità di confrontarlo con le proprie prestazioni (ne avevo parlato QUI).
I più attenti, poi, avranno notato che in corso d’opera è stata introdotta una leggera variazione nell’ultima riga, passando dal tempo impiegato da un imprecisato “amateur” alla media impiegata dagli amatori.
Un’altra grafica, a mio avviso interessante, è quella che ci mostrava (principalmente) nel corso delle tappe di montagna il dislivello percorso, tenendo conto quello complessivamente da percorrere nel corso della singola frazione.
Se proprio proprio si vuole cercare un qualcosa che non mi è piaciuto è la colorazione gialla dell’intero triangolo (così come dell’intera altimetria della tappa): avrei preferito un riempimento proporzionale al dislivello percorso (e alla parte della tappa pedalata).
Quisquilie soggettive.
A chi, come me, è amante del 2 box – ovvero della suddivisione del teleschermo in 2 riquadri – a mio modo di vedere molto utile nel ciclismo, specie durante le frazioni in cui si lotta nelle retrovie per la classifica generale mentre c’è un altro gruppo di corridori in fuga che cerca di aggiudicarsi la vittoria di tappa -, non può essere sfuggito il PiP (cioè il picture in picture), poco invasivo, ma molto efficace, utilizzato dalla regia host per mostrare un qualcosa degno di essere fatto vedere nonostante la scena principale fosse da affidare ad altro.
Un’altra novità, poi, è stata la grafica pronta a mostrare i nominativi degli atleti di ciascuna squadra all’interno di ogni singolo gruppo, che ci permetteva di comprendere le strategie del singolo team, soprattutto nel corso delle tappe in cui era lecito attendersi attacchi da parte dei primi corridori della classifica generale.
Una costante, invece, la grafica della cronometro con l’indicazione dei centesimi di secondo fatti registrare agli intermedi e al traguardo finale, sì da avere fin da subito una immediata comprensione del distacco allorquando due atleti passavano davanti alle fotocellule a parità di secondi, cosa che si è puntualmente verificata.
Appuntamento alla prossima edizione de Le Tour de France, nella quale sono sicuro avremo la possibilità, come ogni anno, di vedere ulteriori nuove grafiche capaci di fornire un valore aggiunto a uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo.
Stay tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.