L’intento di questa pagina, fin dalla sua esistenza, è quello di poter mostrare per quanto possibile eventi inediti o rari. Lo facciamo anche stavolta, anzi mai come stavolta, mostrandovi le fasi finali inedite di 10 tappe del Giro d’Italia 1981, desunti dalle telecronache originali di quell’evento che fu trasmesso sulla Rete Uno Rai con la telecronaca di Adriano De Zan e Giorgio Martino (ascoltando frequentemente anche Vittorio Adorni, quale opinionista). Un Giro non difficile come nelle conformazioni geografiche di quegli anni, ma c’è pur sempre una settimana conclusiva particolarmente impegnativa con il ritorno a quelle Tre Cime di Lavaredo che evocavano le spinte del 1967 e l’esplosione di Merckx nel 1968.
Troviamo il Giro d’Italia, edizione 1981, a partire dalla quarta tappa, con i girini intenti a percorrere una lunga fase sudista, dopo che l’inizio è stato travagliato non tanto per lo svolgimento intrinseco della corsa, quanto per un fatto aveva turbato l’Italia tutta, l’attentato a Papa Giovanni Paolo II, proprio qualche minuto dopo la fine del cronoprologo.
Ora però ci stiamo dirigendo a Lanciano (con Moser in maglia rosa). Quando Adriano De Zan ci anticipa che i due kilometri finali sono in leggera ascesa, si può pregustare lo spettacolo. Si impone il parvicrinuto Mario Beccia con un colpo di mano su un gruppetto di fuggiaschi, con Argentin al posto d’onore davanti allo Schmutz ed Aliverti (un neo professionista brianzolo che si era messo in luce fra i dilettanti).
Ancora più giù nel cuore del Gargano (esattamente a Rodi Garganico) dove s’impone Giuseppe Saronni, mentre Moser, secondo davanti a Demierre, conserva la maglia rosa. Sono anni in cui si assegnano abbuoni consistenti, ad esempio 30 secondi per la vittoria ed il lombardo può accumulare un buon tesoretto in vista delle più difficili tappe alpestri.
Interviene in telecronaca Giampaolo Ormezzano.
L’arrivo a Bari con un altro successo da parte di Saronni, in una volata di gruppo davanti al tedesco occidentale Kehl. La vittoria nel capoluogo pugliese consente a Saronni di conquistare la maglia rosa.
Ora ci si dirige in Basilicata, direzione Potenza, dove vince l’abruzzese Palmiro Masciarelli, mentre Santimaria secondo non riesce a trattenere un “gesto di …strizza”, come afferma in diretta Adriano De Zan.
Doppio appuntamento in Calabria: a Cosenza s’impone il neo professionista Moreno Argentin che subito rivela le sue enormi potenzialità di fuoriclasse in pectore, precedendo Maestrelli e Leali. Mentre il toscano Maestrelli rimarrà una meteora di quel Giro, potremo apprezzare Leali, come grande gregario in grado di potersi imporre nel tricolore 1987.
Interviene in telecronaca il giornalista Bruno Raschi.
A Reggio Calabria la vittoria arride a Serge Parsani, ottimo gregario e futuro direttore sportivo ad alto livello, in volata su Masciarelli.
Risalendo la penisola, nella tappa di Cascia notevole dimostrazione di forza da parte della formazione Bianchi con affermazione da parte di Baronchelli su Bortolotto e Contini, mentre Saronni a stento conserva la maglia rosa.
A Livorno, con arrivo nella zona collinare di Montenero, ancora Moreno Argentin, ormai una realtà, su Saronni, Mantovani, Prim e Gavazzi.
Con Contini in maglia rosa ci si dirige verso Dimaro Val di Sole dove vince lo spagnolo Lasa, mentre Contini, secondo, aumenta il vantaggio in classifica sui diretti avversari.
Ora seguiamo la riproposizione della tappa di San Vigilio Marebbe con successo di Giovanni Battaglin ma Contini si salva. Interviene Felice Gimondi.
Alle Tre Cime di Lavaredo il successo va allo svizzero Breu sul connazionale Fuchs. Battaglin, terzo, conquista la maglia rosa ma tutto è demandato alla cronometro finale da Soave a Verona.
L’ultimo inedito che vi proponiamo è quello di Arzignano con l’arrivo in volata e il successo di Gavazzi in un convulso sprint con Saronni che cercava in volata secondi di abbuono importanti per avvicinare Battaglin in classifica generale in vista della crono finale.
Ad inizio filmato Giorgio Martino fa un’esauriente riepilogo di tutte le classifiche del Giro.
Resta ancora la tappa di Verona che sancisce il successo finale di Giovanni Battaglin nella lotta a tre contro Saronni e contro lo svedese Prim: questo è il momento più alto della carriera del veneto; appena il mese scorso aveva vinto il Giro di Spagna. Marostica è in festa!!
CLASSIFICA FINALE GIRO D’ITALIA 1981
1. Giovanni BATTAGLIN (Ita) en 104h50’36”
2. Tommy Prim (Swe) a 38″
3. Giuseppe Saronni (Ita) à 50″
4. Silvano Contini (Ita) a 2’59”
5. Josef Fuchs (Sui) a 3’19”
6. Roberto Visentini (Ita) a 5’37”
Prima di salutarvi una playlist che contempla tutte le tappe, anche quelle non sottoposte alla nostra rivisitazione.
Sempre ringraziando March Moccia, ecco una rassegna stampa su quell’evento rosa.
Non resta che ringraziare chi ha apprezzato questo viaggio nel tempo.
Un ringraziamento speciale a Giovanni Melfa e nuovamente a March Moccia (quest’ultimo per i sempre bellissimi ritagli che ci consentono di arricchire la pagina). Un saluto ed un ringraziamento anche a Sportinmedia che ci ospita.
Prossima settimana si ritorna a Bologna, in quanto il ritorno dei felsinei nelle Coppe europee merita una rivisitazione in chiave anni Novanta.