Bentorati alla quinta puntata di TechSportVision!
Questa settimana, TechSportVision si addentra nei dettagli tecnici della produzione televisiva sportiva, grazie alla collaborazione con Sarah Volpi, esperta di Broadcast Design e DOP con oltre 27 anni di esperienza nel backstage di eventi sportivi.
L’idea nasce da un post su X che ha riscosso grande successo, tramite cui ho elogiato non solo il gesto tecnico di Jannik Sinner, ma anche l’abilità degli operatori nel creare un replay che ha fatto il giro del mondo.

L’importanza dello shutter nella nitidezza dell’immagine
“Non è solo l’operatore di ripresa che determina la nitidezza di un’immagine con la messa a fuoco”, spiega Sarah Volpi. “Questo risultato si ottiene grazie allo shutter della telecamera, ovvero l’otturatore che regola la durata dell’esposizione del sensore alla luce. Per catturare immagini come quelle del replay di Sinner, lo shutter viene solitamente impostato tra 1/200 e 1/250 di secondo, a seconda della luminosità del campo. Questa regolazione permette di ‘congelare’ il movimento rapido della pallina, ma richiede una grande quantità di luce ”.
Da qui, la proposta di approfondire il processo tecnico che porta alla realizzazione di immagini di tale qualità come questa.

“L’illuminazione, infatti, è fondamentale: maggiore è la velocità dello shutter, meno luce entra nella telecamera, la formula è come potete capire, inversamente proporzionale. Per compensare questa perdita, i campi da gioco devono essere illuminati con disposizioni tecniche precise da parte degli enti sportivi, rispettando standard stringenti che garantiscano la giusta qualità e quantità di irradiamento luminoso“.
Diaframma e profondità di campo
Un altro elemento cruciale è il diaframma della telecamera, che controlla la quantità di luce che raggiunge il sensore e regola la profondità di campo.
“Più il diaframma è aperto, più luce entra e più la profondità di campo si riduce, creando criticità al cameramen che segue l’azione”, continua Sarah.
Per ovviare a questo problema, durante le riprese sportive si preferisce utilizzare diaframmi più chiusi, così da aumentare la profondità di campo e garantire che la pallina resti sempre a fuoco, anche durante i movimenti più rapidi (un terzo davanti all’oggetto e due terzi dietro). L’operatore di ripresa si concentra quindi esclusivamente sullo zoom, il fuoco e adattandosi al brandeggio della camera, rispetto alle dinamiche del gioco, senza perdere mai di vista l’oggetto.

Zoom e messa a fuoco: tutto manuale
Molti mi chiedono se zoom e messa a fuoco siano automatizzati.
“No, entrambe le regolazioni sono manuali”, chiarisce Sarah.
“Le telecamere broadcast utilizzano un retrozoom, un dispositivo che consente all’operatore di controllare lo zoom da remoto, montando il dispositivo sull’asta di brandeggio. Questo strumento consente di regolare la lunghezza focale dell’ottica variabile e di impostare, tramite il retro zoom, la velocità di escursione, rendendola più lenta o più veloce in base alle esigenze delle azioni riprese sul campo“.
L’arte dietro ogni replay
Grazie soprattutto agli operatori della BLT o EVS che editano gli slow mo per il regista, creano un lavoro meticoloso grazie a una preparazione tecnica impeccabile, ogni replay diventa un’opera d’arte che porta il pubblico al cuore dell’azione sportiva.
“Ogni immagine che vediamo dalla comodità del nostro divano è il risultato di competenze tecniche, coordinazione e un’attenzione maniacale ai dettagli”, conclude Sarah.

L’appuntamento con TechSportVision e con i segreti della produzione televisiva sportiva continua nel 2025. Non mancate!
Stay tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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