Nell’ultimo fine settimana è partito da Fossacesia Marina (una frazione dell’omonimo comune) l’edizione numero 106 del Giro d’Italia, la più famosa corsa a tappe di ciclismo su strada che si svolge ogni anno lungo il nostro paese.
Un vero privilegio, prima ancora che un onore, avere avuto questa settimana la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con uno dei professionisti grazie ai quali dalla privilegiata postazione del nostro divano di casa abbiamo la possibilità di vedere dall’alto la corsa prima ancora che tanti scorci della lunga penisola che si affaccia sul mare Mediterraneo.
Marco Canella ha poco più di 30 anni, ma che fin da piccolo ha sempre coltivato il sogno di imparare a pilotare gli elicotteri, uno in particolare.
E quel sogno, dopo tanto tempo, è divenuto realtà.
Un sogno che è riuscito a coronare grazie a un lungo un cammino di studi e di crescita personale prima ancora che professionale, iniziata con il conseguimento nel 2014 presso la scuola nazionale di elicotteri “Guido Baracca” di Lugo di Romagna del brevetto da pilota, una scuola presso cui ha avuto modo di approfondire la conoscenza con due piloti più veterani di lui, impegnati in abilitazioni particolari che lo hanno supportato nel percorso finalizzato a entrare in questo mondo lavorativo:
“Dopo il conseguimento del brevetto all’età di 22 anni, Wenner, ho iniziato a fare un tirocinio estivo di 6 mesi presso una società specializzata nel lavoro aereo con elicottero, l’Eliwork; la mia figura era quella del task specialist, colui che prepara il materiale da far trasportare con l’elicottero e si occupa dell’imbarco e dello sbarco dei passeggeri. In Eliwork, era il luogo ideale per imparare questo mestiere, trattandosi, difatti, di una piccola impresa a misura d’uomo in cui mi è stato consentito crescere gradualmente per poi approdare nel 2015 in Heliwest dove ho collaborato per tre anni, via via maturando sempre più esperienza fino a sbarcare nel 2018 in Elitellina, la società presso cui adesso lavoro, che nel frattempo aveva incorporato Eliwork”.
Per un cerchio che si è chiuso, un altro era pronto ad aprirsi.
“Grazie alle ore di volo nel frattempo maturate, circa 500, nel 2018 mi è stata data la possibilità di essere impiegato in operazioni antincendio, di lavoro aereo ed heliski.
E finalmente ho avuto il privilegio di pilotare quell’elicottero che sognavo da bambino, l’AS350B3, oggi H125! Il tutto attraverso un percorso di crescita graduale, essendo sempre supportato da piloti più esperti del sottoscritto, nel 2019 mi hanno affiancato nella grande avventura delle riprese delle gare ciclistiche”.
“All’epoca”, prosegue Marco, “al seguito delle corse primaverili riprese dalla Rai (cioè la Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo: n.d.r.) erano previsti due elicotteri, uno per le riprese, il secondo, invece, ‘ponte’ per garantire la trasmissione delle immagini e dei suoni provenienti dai vari mezzi in movimento. In quella stagione mi era stato affidato il compito di pilotare l’elicottero ponte, mentre sull’altro, alla guida c’era Stefano, collega coetaneo appassionato di ciclismo. Tale squadra è rimasta invariata anche durante la successiva edizione del Giro d’Italia di quell’anno. Dal 2020, invece, ho avuto la possibilità con enorme soddisfazione di pilotare anche l’elicottero dedicato alle riprese, pure in occasione di un Giro particolare perché fu l’unico a disputarsi in autunno a causa della pandemia”.
Un amalgama speciale quella che si era creata in quegli anni tra coloro che si occupavano delle riprese aeree delle principali corse ciclistiche organizzate in Italia e riprese dalla Rai:
“Era un gruppo molto affiatato, che si componeva di una decina circa di persone: noi tre piloti, un tecnico specializzato, il personale che ci garantiva i rifornimenti, nonché tre operatori e due tecnici di ripresa della Rai, ai quali vorrei esternare anche in questa chiacchierata tutta la mia riconoscenza per i preziosi consigli e i suggerimenti che mi hanno dispensato in quei tre anni che mi hanno permesso di crescere professionalmente e di essere pronto a interfacciarmi pure con chi, poi, li ha avvicendati”.
“E purtroppo”, cambia il tono di voce di Marco “uno di loro, ci ha lasciato improvvisamente a cavallo dell’edizione del 2021 del Giro di Lombardia, quando una sera, mentre stavamo scherzando durante la cena, com’era nostra consuetudine, ha accusato un malore al ristorante. Fu subito ricoverato in ospedale e la mattina successiva, quando alle 10 dovevamo decollare per iniziare il nostro lavoro, l’atmosfera era davvero pesante: ci informammo sulle sue condizioni all’ospedale, ma la situazione era disperata. Qualche giorno dopo se ne è andò: è stato uno dei momenti più brutti della mia vita professionale”.
L’anno successivo, il 2022, a poche settimane dall’inizio delle corse primaverili Marco fu raggiunto da una notizia che non era nell’aria:
“Dal 2022 RCS Sport decise di interrompere lo storico sodalizio con la RAI per procedere alla co-produzione di tutte le principali corse ciclistiche in Italia con il gruppo internazionale EMG, leader nel settore del broadcast internazionale.
Lì per lì, ho pensato fra me e me ‘chissà se sarò all’altezza di quanto mi verrà richiesto’, dato che gli operatori di ripresa belgi e francesi, assieme a quelli italiani, sono tra i più qualificati a livello mondiale.
Mi sono accorto di un notevole salto di qualità nei materiali impiegati nelle riprese (ad esempio, in tutte le competizioni coperte in Italia da EMG, fatta eccezione per il Giro di Sicilia e la Milano-Torino, l’elicottero ponte viene sostituito da due aerei king air 200 che svolgono la medesima funzione, mentre la ripresa aerea viene garantita tramite l’impiego di due elicotteri), nella precisione maniacale finalizzata alla continua ricerca dell’immagine perfetta, tramite l’impiego di operatori di ripresa free lance che, a differenza di quelli della Rai, sono specializzati esclusivamente in riprese tramite camere wesley o cineflex, girando in lungo e in largo il mondo per riprendere eventi sportivi dall’elicottero, come gare di Formula Uno, di motociclismo, rally, di Sail GP e altro ancora”.
Ma all’esito della prima gara i timori della vigilia di Marco erano già stati spazzati via:
“Mentre ci stavamo dirigendo al punto di rifornimento al termine dell’edizione 2022 della Strade Bianche il cameraman belga ha esclamato: ‘Hey Marco, se lavori così dovrò pagarti un sacco di birre’!
Devo ammettere che è stata una grande soddisfazione, proprio perché esclamata da un operatore altamente specializzato in riprese dall’elicottero.
E il merito, tengo a ribadirlo, va in gran parte agli operatori di ripresa della RAI senza i cui consigli non sarei di certo stato in grado di far bella figura con l’operatore di EMG.
E sia chiaro, Wenner, che per cercare di affinare il mio lavoro, passo anche molto tempo davanti la TV per cercare di carpire i segreti dai colleghi francesi, ad esempio, che hanno il privilegio di pilotare gli elicotteri che seguono il Tour de France”.
È già passata più di un’ora e avrei ancora tante domande da fare a Marco, abusando della sua disponibilità, propria di coloro che sono appassionati del lavoro che fanno.
“E che problema c’è Wenner?
Appuntamento a settimana prossima: ho tante cose da spiegare del mio lavoro che generalmente non vengono raccontate da nessuno…”.
Grazie, per ora Marco.
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
Forte, molto curioso!