Elevate erano le aspettative, almeno in capo al sottoscritto, per le grafiche del Mondiale di Qatar 2022, non foss’altro perché qualche giorno prima del calcio d’inizio era stato annunciato che le stesse sarebbero state realizzate grazie ad algoritmi di “intelligenza artificiale migliorata” che avrebbero dovuto elaborare accattivanti grafiche in tempo reale.
Ebbene, devo riconoscere, pur con un gran malincuore, che le aspettative della vigilia si sono purtroppo, almeno in capo al sottoscritto, rivelate in gran parte disattese, in particolar modo, ma non solo, per l’imprecisione nelle personalizzazioni della grafica italiana.
Ma procediamo con ordine, perché non sarebbe corretto fare di tutta l’erba un fascio.
Un conto sono gli algoritmi di intelligenza artificiale che hanno lavorato, e alla grande, mi permetto di aggiungere, durante l’intera competizione.
Al termine di ogni gara, infatti, chiunque di noi aveva la possibilità di compulsare sul sito Fifa Training Centre il report del match, vale a dire un file pdf di 52 facciate in cui era riportata ogni singola statistica legata alla partita appena conclusa, anche quella relativa a informazioni che poi non sono state recepite dalle grafiche andate in onda.
Sotto questo aspetto, dunque, il risultato è stato a dir poco più che positivo, oserei dire stupefacente.
L’unica cosa che mi ha stupefatto (in negativo, ma sono quisquille) è che questo dettagliatissimo report non contenesse il tempo totale dell’incontro e quello effettivo, dati che vengono abitualmente messi a disposizione di noi telepcsportdipendenti all’esito delle partite delle varie competizioni per club.
Di tutt’altro tenore, invece, il mio giudizio sulle grafiche realizzate per l’appunto partendo dai dati raccolti grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale.
L’impressione è che (perlomeno durante le prime due “giornate”, vale a dire le prime quattro sfide di ogni girone) abbiamo assistito a qualcosa di sperimentale, non ancora messo a punto in ogni suo singolo dettaglio, tant’è vero che con il passare dei giorni abbiamo assistito a talune correzioni in corso d’opera nonché alla sovraimpressione di alcune nuove grafiche, viceversa non presenti nelle prime partite della fasi a gironi, come, ad esempio quelle mediante le quali è stata mostrata in tempo reale la velocità di un tiro e di rotazione del pallone (andata in onda per la prima volta il 27 novembre), il tempo impiegato da una squadra per recuperare il pallone (notata per la prima volta il 1° dicembre in occasione di Costarica-Germania, poi riproposta anche dagli ottavi di finale in poi), la velocità massima di un tiro (vista a partire dal 2 dicembre) e la pressione esercitata (da Portogallo-Svizzera del 6 dicembre).
Ingiustificabile, a mio avviso, non avere a disposizione in una vetrina così importante e prestigiosa un pacchetto uniforme di grafiche dal primo all’ultimo incontro e personalizzate fin da subito in maniera corretta (quanto meno mi riferisco alla personalizzazione per il nostro paese: basti pensare che in occasione del rigore fatto ripetere al minuto 98 di Francia-Polonia del 4 dicembre l’infrazione del portiere è stata “scambiata” per “fallo sul portiere”).

IL SOAT E LE (POCHE) GRAFICHE IN QATAR-ECUADOR
Match inaugurale: passano pochi minuti ed è già tempo di ricorrere al VAR per controllare la regolarità della marcatura di Valencia per una sospetta posizione di fuorigioco di un attaccante ecuadoregno, poi rilevata all’esito del controllo in sala VAR.
Episodio davvero particolare, ne sono consapevole, ma l’attesa di vedere per la prima volta all’opera la grafica del SOAT (che, a dire il vero, una grafica non lo è, essendo un’animazione) è stata “snervante”: quasi un quarto d’ora di orologio tra la ripresa del gioco e l’animazione andata in onda, un’animazione, purtroppo, decisamente confusa, sol che si consideri che, in presa diretta, non si è capito praticamente nulla.

Un caso limite, lo so, ma stiamo parlando della massima competizione mondiale di calcio per nazionali (durante il corso del torneo le animazioni del SOAT sono state più rapide: in Brasile-Svizzera, ad esempio, il SOAT è passato in sovraimpressione alla prima interruzione di gioco, a distanza di un paio di minuti dalla ripresa del gioco).
SOAT a parte, durante la partita rarissime sono state le occasioni in cui abbiamo potuto apprezzare le nuove grafiche: al netto di quelle (obbligatorie) relative alle sostituzioni, ricordo a memoria soltanto un paio di apparizioni della grafica avente a oggetto il “possesso conteso”, una delle novità preannunciate alla vigilia.
LE GRAFICHE DELLE PARTITE SUCCESSIVE
Durante i primi giorni, si è capito davvero poco, almeno da queste parti, su come stessero funzionando le grafiche: alcuni esempi.
Lunedì 21 novembre è andata in onda Stati Uniti d’America-Galles: in onda, per la prima buona mezz’ora, abbiamo visto sovraimpresso alle nostre latitudini una grafica personalizzata per l’Italia con una insolita abbreviazione riferita agli Stati Uniti d’America, grafica poi sostituita con quella internazionale.

Per i due giorni successivi la personalizzazione delle grafiche italiane ha lasciato a desiderare a causa delle numerose imprecisioni lessicali dei vocaboli inseriti, che parevano essere il frutto di una traduzione automatica.

E quando (finalmente) la personalizzazione italiana pareva essere stata correttamente messa a punto, a pochi minuti dalla fine di Brasile – Serbia di giovedì 24 novembre, ennesima “doccia fredda”: nel corso dell’incontro, infatti, abbiamo assistito al cambio in corsa delle grafiche sovraimpresse nella parte inferiore sinistra del teleschermo, che sono passate dalla grafica personalizzata per l’Italia a quella internazionale.
Il tutto durante la stessa partita!

Ancora qualche problema nei giorni successivi per quel che ha riguardato la personalizzazione delle grafiche per l’Italia, tant’è vero che Qatar-Senegal è andata in onda con lo scoreboard internazionale e le altre grafiche in lingua spagnola (foto di Giacomo Da Rold), mentre Polonia-Arabia Saudita con scoreboard e grafiche internazionali (ossia in lingua inglese: foto di Gianchi).

Proprio Polonia-Arabia Saudita mi ha permesso di cogliere un’ulteriore personalizzazione delle grafiche, giustificata da quelle che sono le abitudini dei telepcsportdipendenti in una nazione piuttosto che in un’altra: il frame è il medesimo, il primo è stato scattato dal replay andato in onda in Italia.

Il secondo, invece, negli Stati Uniti d’America.

Notate delle differenze?
Sì, una in particolare: nell’immagine vista alle nostre latitudini lo scoreboard non era presente, mentre in quella statunitense sì (nella classica posizione in alto sulla sinistra).
Ma non finisce qui, se si osserva con attenzione l’immagine ritratta da Fox Sports 1 si nota che il quadratino del recupero è allineato allo scoreboard sul lato destro, mentre in Italia, lo stesso quadratino è sotto il cronometro, che, invece, abbiamo sempre visto sulla estrema sinistra dello scoreboard.

Ma non solo: nella grafica italiana il cronometro si arresta al minuto 45, mentre negli Usa il conteggio del tempo prosegue anche durante il recupero.
Una grafica simile a quella che abbiamo visto in Italia, è apparsa, invece, sulla televisione coreana: anche in questo caso, il quadratino del recupero è sotto il cronometro allineato allo scoreboard, ma la grafica era speculare a quella europea, per ovvie ragioni.

Mi sono pertanto tornate in mente le parole di Davide Cortassa di Deltatre: “Quando si parla di grafiche, si danno per scontate tante cose, ma così non è: un significativo passo in avanti è stato fatto un bel po’ di tempo fa quando ‘spingendo un solo pulsante’ si è riusciti a far andare in onda in contemporanea la stessa grafica, ma in lingue diverse. Così come, per fare un ulteriore esempio, pensa al cronometro che siamo abituati a vedere durante una partita di calcio: in Italia, vediamo il tempo che scorre in maniera progressiva dallo 0 al 45’ e dal 45’ fino al 90’, mentre in altri paesi non vi sono differenze fra la prima e la frazione di gioco che vanno in entrambi i casi da 0 a 45’, con l’indicazione a fianco di 1H e 2H. Ogni grafica è in buona sostanza pensata per l’utente finale, ragione per cui alcuni elementi variano a seconda delle culture dei vari telespettatori”.
Dettagli che non nota nessuno.
O quasi.
LE GRAFICHE IN GIRO PER IL MONDO
Da ultimo, e per finire, qualche curiosità che ho notato grazie alle foto provenienti da diversi paesi di Europa che mi hanno trasmesso alcuni followers della community di Sport in Media su twitter (tra cui Gianchi, Giuseppe Paoliello e Giacomo Da Rold) e che ci pemettono di vedere qualche differenza di quello che è andato nei vari paesi.
In Olanda, ad esempio, alla grafica internazionale (in lingua inglese) nella parte inferiore sinistra, viene sovraimpresso uno scoreboard personalizzato per l’Olanda, con l’abbreviazione dei nomi delle due nazionali secondo la lingua olandese: Zwitzerland-Kameroen (foto di Alessandro, che mi ha anche segnalato che NOS, la televisione olandese che sta trasmettendo i mondiali, ha inserito per gli utenti che guardano la partita sul sito, “i segnalibri”, come il player di DAZN, in modo da andare a vedere direttamente i gol e le principali azioni).


Sempre in Olanda, è stato possibile vedere in sovraimpressione durante le partite del terzo turno di ogni girone una “doppia grafica” con i risultati delle due partite e con un rombo di colore rosso in corrispondenza della squadra in quel momento qualificata per gli ottavi di finale.

In Spagna, invece, Mauri mi ha segnalato che una personalizzazione della grafica simile all’Italia: scoreboard internazionale in alto a sinistra e, per il resto, grafica personalizzata in lingua spagnola.

Una situazione differente rispetto a quanto sta andando invece in onda in Germania: Tobias Kreutz mi ha infatti trasmesso la sottostante grafica, da cui si evince come su ARD vengono sovraimpresse scoreboard e grafica internazionale.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
A mio avviso, qualcosa è andato storto e mi auguro nel corso delle prossime settimane di essere in grado di fornire ai lettori di questa rubrica qualche dettaglio in più su come siano andate in realtà le cose, sì da comprendere, io per primo, se la disomogeneità che abbiamo visto in queste settimane sia dipeso da qualcosa di programmato e ipotizzato (semmai dovuto alla necessità di raccogliere più dati possibili prima di poter sviluppare e, quindi, mettere in onda una grafica), oppure se si sia trattato di una casualità, il che, secondo me, sarebbe qualcosa che difficilmente potrebbe trovare una giustificazione.
Sarebbe inoltre interessante capire quali fossero i margini di personalizzazione (sempre che ve ne fossero) per ogni Broadcaster che si è aggiudicato i diritti per la trasmissione delle immagini: in Italia, da quel che ho letto, pare che la Rai non avesse margini di intervento sulle grafiche elaborate dalla produzione internazionale (il che mi induce a pensare, che, evidentemente, il pacchetto acquistato fosse differente rispetto a quello della tv olandese, la quale, come si è visto, ha fornito la possibilità ai propri telespettatori di vedere in onda un doppio scoreboard).
Quel che è sicuro, invece, è che non abbiamo avuto la possibilità di vedere alcune grafiche che abitualmente vediamo all’opera in alcuni campionati di calcio europei o competizioni internazionali per club: non abbiamo, difatti, visto in sovraimpressione grafiche in realtà aumentata, ovvero quelle che indicano al telespettatore la distanza di un calcio di punizione dalla linea di porta, oppure di una barriera dal punto di battuta di una punizione, ovvero ancora, quelle che vediamo da quest’anno durante le partite della Liga, a mio avviso molto utili per noi telepcsportdipendenti, in quanto ci segnalano quanti slot sono stati “consumati” per le sostituzioni, e, di conseguenza, quanti ne rimangono a disposizione di un allenatore.
Da un evento di portata mondiale, insomma, mi sarei aspettato il fior fiore di tutte le grafiche prodotte in occasione dei principali eventi sportivi di tutto il mondo, ma mi rendo conto che non deve essere facile e, forse, in realtà, sotto un profilo squisitamente giuridico, nemmeno possibile, fondere una serie di prodotti variegati tra loro, ognuno peraltro tutelato da un apposito diritto di proprietà intellettuale, per soddisfare le particolari esigenze di un appassionato che, come tale, antepone richieste personali a problematiche ben più ampie e complesse, anche giuridiche, delle quali non può essere a conoscenza.
Poi ci sarebbe da sviluppare un altro tema sempre legato alle grafiche: ha senso metterne a disposizione degli utenti finali così tante, se poi non vengono valorizzate chi commenta l’evento sportivo?
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Ho trovato questo articolo per caso ma mi è parso molto interessante. Complimenti per l’ottimo lavoro e la passione