Ne avevo già rapidamente parlato in una puntata di BREAKING NEWS ULTRA SLOW MO pubblicata a inizio luglio, ma è arrivato ora il momento di approfondire la versione del Regolamento Produzioni Audiovisive di Lega Calcio valevole per la stagione in corso nonché per le quattro successive.
La prima novità è rappresentata dalla riduzione a due degli standard di produzione televisiva delle partite della massima serie: a partire da questa stagione, difatti, sono soltanto due (non più tre) gli standard utilizzati per le riprese delle gare della massima serie, denominati A e B.
LO STANDARD A
Lo standard A è quello con un numero maggiore di telecamere (20) a cui aggiungere le due della Goal Line Technology, la camera tattica e la microcamera RRA (una delle novità introdotte, di cui parleremo infra).

Questo standard, riservato alle partite sulla carta più prestigiose (nelle prime giornate, ad esempio lo si è visto impiegato per Udinese-Inter, Inter-Torino o Juventus-Lazio), prevede l’impiego di due polecam (una dietro a ogni porta), del drone, di due steadycam, di due gimbal e di ben 5 superslowmotion (tra cui una 6x posizionata a lato di una porta), una delle quali posizionata a 45 gradi rispetto al terreno di gioco.

Rispetto al massimo standard previsto dal Regolamento precedente (sempre denominato A), a disposizione della regia ci sono due telecamere in più, mentre è scomparsa la beauty ovvero quella telecamera fissa posta sugli spalti (sempre a 45° rispetto al terreno di gioco), in onda durante l’apertura e la chiusura del collegamento, ovvero per mandare in onda le formazioni delle squadre o i pannelli grafici con le statistiche a fine primo e secondo tempo.
Una particolarità che ho notato approfondendo la tematica: la superslowmotion 3x a 45 gradi era già prevista dal precedente Regolamento, anche se, a memoria, non mi ricordo un suo costante utilizzo durante le partite riprese con lo standard A durante la stagione 2023/2024.

In estrema sintesi, la novità introdotta da questo Regolamento per entrambi gli standard produttivi è la RRA, ossia la microcamera posizionata sopra (o a fianco) il monitor che viene consultato dall’arbitro in occasione della on-field review, un qualcosa che avevamo visto (anche se mai all’opera) in occasione della penultima edizione della Supercoppa Italiana.

In realtà, lo standard A può essere impreziosito da ulteriori camere (per un numero massimo limitato di 20 incontri a stagione, comprensivi della fase finale di Supercoppa e della finale di Coppa Italia, quindi, in buona sostanza, fino a un massimo di 16 partite di campionato), ipotesi, codesta, che da vita allo standard A+, che prevede l’utilizzo di telecamere speciali (come, per l’appunto, la Robycam che abbiamo visto librare più volte quest’anno sul terreno di gioco dello stadio Giuseppe Meazza in San Siro).
LO STANDARD B
Un altro (solo) lo standard di produzione, denominato B, che prevede l’impiego di (sole) 14 telecamere, a cui aggiungere (sempre) due della Goal Line Technology, la camera tattica e la microcamera RRA.

Rispetto allo standard A non sono presenti i due gimbal, le polecam, il drone, la camera a 45° e ci sono due SuperSlowMotion in meno dietro le porte (una in meno per lato).
A dire il vero, e a voler essere pignoli, è previsto anche un terzo standard, chiamato C, che, tuttavia, non vediamo impiegato nelle gare della massima serie, essendo infatti stato impiegato per alcune gare, non di cartello, della Coppa Italia.

Uno camera plan dotato di 6 telecamere (oltre alla RRA): in pratica lo stesso numero di telecamere impiegate per la ripresa della serie cadetta (ad eccezione della RRA) cui viene aggiunta una (utile) camera reverse.
Stay tuned!
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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.
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