Decisamente rinnovato il pacchetto delle grafiche dell’edizione attualmente in corso degli Australian Open.
Rispetto alla passata stagione sono intervenute alcune novità, molte delle quali, a mio avviso, incentrate sulla lettera A, che contraddistingue la nazione in cui si disputa il primo torneo stagionale del Grande Slam.
Partiamo, ad esempio dalle grafiche che precedono l’inizio dell’incontro: a partire da quelle di presentazione del match, fino ad arrivare alle grafiche che vengono sovraimpresse mentre i giocatori palleggiano, ove, per intenderci, vengono riepilogati i dati dei singoli tennisti, nonché le statistiche rilevanti ai fini dell’incontro.
Anche un telepcsportidpendente distratto, infatti, si renderà conto della A intorno cui è stata costruita la grafica (che costringe peraltro l’operatore di ripresa a un’inquadratura non centrata del tennista, che, difatti, occupa una parte laterale dell’inquadratura, proprio per evitare di essere coperto dal layout di grafica), sulla quale troviamo subito quelli che sono i colori dominanti di questa edizione: l’azzurro, il blu e il bianco.
Gli stessi colori che si ritrovano nello scoreboard: se lo si guarda con estrema attenzione, è sempre presente una parte della lettera A contraddistinta con il colore blu, a margine della quale “scorre” la barretta obliqua di colore giallo che individua il giocatore al servizio (novità).
Analizzando più nel dettaglio lo scoreboard di questa edizione troviamo diverse differenze rispetto a quello che abbiamo visto, ad esempio, del 2023.
La prima cosa che si nota è lo spostamento del numero della testa di serie, che è passato dalla sinistra alla destra del cognome del giocatore (a mio sommesso avviso, sarebbe più opportuno ridurre leggermente la dimensione della bandiera che rappresenta la nazionalità del tennista a vantaggio di una maggiore dimensione del numero arabo della testa di serie).
Come si è visto sopra, inoltre, lo sfondo non ha più un tono di un unico colore, bensì è passato ad una serie di colori che si affiancano, passando da un blu meno intenso a un azzurro (sfondo che definisce il set in corso), fino ad arrivare al bianco su cui appare il punteggio del game (sfondo che è rimasto eguale al 2023, pur con una sottile differenza, in quanto anno scorso era collocato all’interno del riquadro dello scoreboard, mentre quest’anno è una sua distinta componente).
Un’ulteriore diversità che emerge ictu oculi è il colore utilizzato per individuare il vincitore del set, che è passato dall’azzurro/blu al giallo: se si osserva con attenzione, viene impiegato il medesimo colore che individua il giocatore al servizio (azzurro 12 mesi fa, giallo nel 2024), con una forma, come si è visto, tuttavia differente.
Sullo scoreboard, inoltre, abbiamo la possibilità di vedere proiettata durante lo svolgimento del match una grafica a tendina che ci indica particolari punti che si stanno disputando, come, ad esempio il numero complessivo di palle break consecutive a disposizione di un tennista, oppure quante volte si è giocato un punto in parità.
Queste grafiche penso siano funzionali alle clip realizzate in post produzione (o per le sintesi degli incontri), in maniera che il telepcsportdipendente possa immediatamente capire quale punto sta vedendo.
Tale spazio, tuttavia, potrebbe essere utilizzato anche per mostrare alcuni key points dell’incontro, oppure, mio vecchio cavallo di battaglia, per indicare la velocità di un servizio o mostrare con una grafica apposita (basterebbe un pallino rosso) quando la palla esce dal campo, ovvero quando tocca il nastro durante in servizio: ciò, in maniere da far immediatamente comprendere a quei telepcsportdipendenti che non possono ascoltare l’audio del match per scelta o per sordità, ad esempio, se una palla è dentro o fuori in attesa della variazione della grafica che indica il punteggio (in assenza del riferimento del fu giudice di linea).
Sempre più diffuse sono, poi, le grafiche a realtà virtuale, che vengono proiettate sia sul campo per mostrare i nominativi dei giocatori o alcune statistiche aggiornate in tempo reale, sia sugli spalti per rammostrare le statistiche relative, ad esempio, a un set che si è appena concluso, che diventano sempre più grandi sul device di ogni telepcsportdipentente grazie all’inquadratura che si stringe.
Di fatto, è come se la telecamera stesse per davvero riprendendo qualcosa di fisicamente presente sugli spalti.
Un paio, infine, di chicche ammirate nell’edizione attualmente in corso.
Una ricostruzione grafica tridimensionale della rotazione della palla in occasione dell’intervento dell’occhio di falco, innovativa rispetto a quella che siamo stati fino a oggi abituati a vedere nelle partite di tennis, caratterizzata anche da uno spostamento dell’orientamento della ricostruzione al fine di far percepire in maniera ancor più comprensibile di quanto la palla è uscita.
La presenza all’interno delle grafiche che vediamo in onda alla fine del set o del match di un paio di nuovi dati su cui vale la pena a mio avviso soffermarsi: la prima, rappresentata dalla percentuale di volte in cui il terzo colpo del giocatore è un diritto; la seconda, invece, il numero di calorie bruciate, dato, codesto, che si alterna alla (classica) distanza percorsa dal tennista.
«Milano chiama, Napoli risponde».
Così Luigi Necco salutava il suo pubblico alla fine dei servizi da Napoli per Novantesimo Minuto.
Australian Open chiama, Roland Garros, Wimbledon e US Open mi aspetto che rispondano!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.