Eccoci qui, reduci dal primo, storico, tribolatissimo weekend calcistico di Serie A trasmesso quasi esclusivamente via streaming da DAZN. Un appuntamento molto atteso da appassionati e addetti ai lavori per capire la tenuta della Rete e la qualità complessiva della proposta di DAZN che, col supporto decisivo di TIM, ha acquisito i diritti principali della Serie A per il triennio 2021-2024, soffiandoli a Sky, da 18 anni consecutivi broadcaster ufficiale del massimo campionato.
Diciamolo subito: non è andata affatto bene. Parafrasando Fantozzi – invitato insieme a Filini al tavolo d’onore dalla contessina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare per scusarsi dell’attacco subito da Ivan Il Terribile XXXII – potremmo sintetizzare il tutto con il dialogo Paolo Villaggio-Ugo Bologna:
Prima di analizzare il tutto, però, avevo promesso via Twitter un paio di chicche. Eccole. Per scovarle è necessario rispolverare un articolo del maggio 2019, uno dei primi di Sport In Media. Un articolo passato quasi inosservato, ma che torna prepotentemente d’attualità.
Nei primi mesi del 2019 è arrivata la decisione con cui l’Antitrust ha vietato le esclusive via streaming a Sky per 3 anni. Una pronuncia (sentenza Sky-R2) che ha avuto pesanti ricadute su tutte le successive aste dei diritti video-televisivi sportivi, Serie A compresa. Da quella pronuncia, e in particolare dall’istruttoria (quindi stiamo parlando di dichiarazioni ufficiali dinanzi a un Autorità Indipendente dello Stato italiano) emergono questi due aspetti, per certi versi incredibili:
- Nel 2019 DAZN dichiara in via ufficiale all’Antitrust: “Sussiste in Italia un elemento strutturale di ritardo tecnologico che, nonostante gli sforzi attuali fatti con CDN e ISP, mette sotto pressione il servizio streaming di eventi live. Infatti, soprattutto con riferimento agli eventi di Serie A, dove il numero di utenti che visionano contemporaneamente il contenuto dal vivo sono elevate, si è osservato un fenomeno di saturazione della capacità di trasmissione via internet delle reti italiane. Tale fenomeno ha l’effetto di rallentare la visione dei contenuti da parte degli utenti“.
E ancora: “Secondo Dazn in Italia il bitrate è sensibilmente inferiore rispetto agli altri Paesi in cui la stessa opera, con la conseguenza di avere una qualità inferiore dello streaming del contenuto audiovisivo. Le problematiche, a parere di Dazn, si riscontrano principalmente a livello della rete di accesso ed è quindi non dipendente dagli investimenti per il miglioramento delle CDN e dei collegamenti con gli internet provider, ma legata principalmente allo stato dell’infrastrutturazione della rete di accesso“. - Nel 2019 Lega Serie A dichiara in via ufficiale all’Antitrust (tenetevi forte): “La Lega Calcio, allo stesso modo, ritiene che almeno per il prossimo ciclo di assegnazione (2021-2024), le piattaforme distributive tradizionali (satellitare e digitale terrestre) saranno necessarie per la distribuzione dei diritti della Serie A. Infatti, a parere della stessa, Internet non può rappresentare una metodologia distributiva sufficiente al fine di competere con le piattaforme tradizionali per l’acquisizione dei diritti della Serie A e per la loro distribuzione, sia in relazione ai problemi tecnici di trasmissione che con riferimento alla relazione di complementarità (e non sostituibilità) dell’offerta Internet rispetto a quella tradizionale“.
Dopo aver letto in particolare il punto 2 e dopo aver visto la stessa Lega Serie A assegnare in via esclusiva a una piattaforma streaming 7 partite su 10 del triennio 2021-2024, potremmo anche chiudere qualsivoglia discussione. Tutto ruota attorno a questo. Anche per questo appare quasi surreale il fatto che questa mattina la stessa Lega abbia annunciato l’invio di una lettera in cui “chiederà garanzie tecniche a DAZN”.
Ma di cosa stiamo parlando?
Poco fa è arrivata anche la notizia di una probabile interrogazione parlamentare sui disservizi riscontrati nel weekend(vedi).
Ad ogni modo, è il caso di ripercorrere da diversi punti di vista quanto accaduto in questo primo weekend a prevalenza streaming, ricordando che molti italiani sono ancora in vacanza (quindi non hanno utilizzato la propria connessione di casa per seguire le prime partite della stagione) e che i big match, quelli da (almeno) 3-4 milioni di persone collegate, devono ancora arrivare.
Prima di iniziare, un’ultima, doverosa premessa. Come sempre Sport in Media tifa affinché tutto funzioni per il meglio, affinché DAZN riesca a fornire un servizio inappuntabile e affinché tifosi e appassionati possano godersi al massimo l’evento sportivo in questione. Evento e servizio per cui hanno anche pagato, dettaglio non trascurabile. Nessuno mette in discussione la qualità e la capacità della redazione giornalistica, dei telecronisti e la professionalità dei soggetti coinvolti, anzi (qui, lo scorso maggio, elogiavo ad esempio lo stile asciutto di DAZN). Qui si tratta solo di scattare una fotografia e di descriverla nel modo più oggettivo possibile. Vedrete, scorrendo il post, che purtroppo non si tratta di una cosa così scontata.
PROTESTE SUI SOCIAL
Basta farsi un giro sugli account Facebook e Twitter di DAZN e leggere le migliaia di commenti sotto agli ultimi post. Nel 90% dei casi (percentuale per difetto) si tratta di lamentele e proteste per i disservizi riscontrati già durante Inter-Genoa e proseguiti fino a Roma-Fiorentina e Napoli-Venezia. Blocchi, buffering/rotelline/immagine fissa, scatti, microscatti, qualità delle immagini bassa/bassissima, ritardo di 30-40 secondi sul live e via dicendo. Ovviamente sui social si legge di tutto e di più, ma il dato saliente che emerge, nonostante la strenua difesa o l’atteggiamento cattedratico di qualcuno (“il problema sono le vostre connessioni!”) è che tali disservizi sono stati riscontrati da una platea variegata e multiforme di abbonati, anche da chi dispone di connessioni iper-veloci, Smart Tv di nuova generazione e impianti a regola d’arte. In sintesi: tali disservizi non hanno riguardato una parte specifica di abbonati. I problemi sono stati di diversa natura, trasversali e diffusi.
Dopodiché, esistono i tifosi che, per loro fortuna, sono riusciti a vedere tutte le partite senza intoppi e che, pensando che il mondo ruoti attorno a loro, scrivono in modo piccato: “Io non ho riscontrato alcun problema di visione, non capisco di cosa vi lamentiate”.
Ecco, questo è il primo punto fondamentale: anche se ci fosse una percentuale di abbonati pari al 2-3% che riscontrasse disservizi, sarebbe comunque un problema. Grave. Figuriamoci se la percentuale è decisamente più alta. Tutti gli utenti che pagano/pagheranno il servizio hanno il diritto di vedere la partita con una qualità accettabile e senza problematiche tecniche. Punto. Non esistono se o ma.
Nel 2021 siamo ormai abituati a vedere le partite in HD senza alcuna problematica. Al massimo di discute di questo o quel telecronista. Tornare indietro al “speriamo di riuscire a vedere la partita per intero, senza ritardi abissali sul live e senza scatti o immagini che scompaiono” non è francamente accettabile. A maggior ragione per un servizio a pagamento che manda in onda l’evento sportivo più seguito e dibattuto in Italia.
SPIEGAZIONI TECNICHE
Per capire concretamente da dove derivino i problemi riscontrati dagli utenti finali, vi rimando alle discussioni tecniche presenti su alcuni forum (quello di Digital News è sempre il più tecnico e specifico) e a questo articolo di DDay.it . Sintetizzando: non è un problema di connessioni, ma di CDN, server e di infrastrutture.
In questo articolo de “La Stampa” trovate un buon approfondimento sulle CDN. Le conclusioni le lascio a voi.
SPECIALE | APPROFONDIMENTO TECNICO SULLO SPORT IN LIVE STREAMING
IL MANCATO BACKUP SUL DIGITALE TERRESTRE
Proprio dall’articolo di DDay emergono delle sorprese riguardanti il canale di backup sul digitale terrestre (canale 409). Canale che dovrebbe attivarsi in automatico nel caso di problemi alla connessione Internet. Di fatto, almeno per questo primo weekend, la situazione è stata la seguente (sempre da Dday.it):
“Delude, invece, almeno per il momento, il supporto del canale digitale terrestre di backup: anche durante il blocco iniziale, il canale di fallback non è mai entrato in funzione sul nostro TIMVision Box. Pare infatti che il controllo sulla qualità video, con l’algoritmo di intervento attuale, venga fatto solo all’inizio dello stream; se le condizioni di rete degradano successivamente, il canale digitale terrestre non entra in gioco, questo per evitare un controllo troppo nervoso, con continui salti di piattaforma. Ma certamente, con questa configurazione, il canale digitale terrestre fallisce il suo obiettivo di mitigare i problemi di rete (…) Una sorta di “cilecca” del canale digitale terrestre al vero primo stress test: questo fronte andrà rivisto per poter mettere veramente a frutto l’investimento fatto nel DAZN Channel (la cui messa in onda è molto costosa): come è configurato oggi, serve davvero a poco“.
DIRETTA GOL DALLA 3^ GIORNATA
Oltre alla qualità video, davvero bassa, anche e soprattutto tenendo conto che Sky trasmette diversi eventi in 4K (negli ultimi giorni la stessa Sky, guarda caso, ha spinto molto su questo aspetto), molti utenti si sono lamentati della mancata presenza di un “canale diretta gol” per le partite in contemporanea. Anche perché lo zapping via streaming è molto più macchinoso rispetto a quello tradizionale via DTT o SAT.
La buona notizia è che DAZN ha annunciato la partenza del suo “Zona Gol” a partire dalla 3a giornata.
IL SILENZIO DEI MEDIA
Uno dei tasti più dolenti dell’intera vicenda riguarda il silenzio dei giornali sportivi sulla vicenda. La Gazzetta dello Sport, ad esempio, non ha scritto nemmeno una riga sui disservizi riscontrati, né domenica né oggi. Andando sul sito, l’unico riferimento a DAZN è quello del box sponsorizzato.
Domenica mattina:
Il motivo? Molto semplice, come sintetizzato ieri sera da Augusto Ciardi:
E ribadito questa mattina:
AGGIORNAMENTO 24/08 – TRAFILETTO A PAGINA 25
Questa mattina la Gazzetta dello Sport, dopo due giorni di silenzio, ha pubblicato un trafiletto in fondo a pagina 25 in cui, in poche righe, cita brevemente i disservizi del weekend, la lettera della Lega A e le reazioni della politica e dell’AGCOM.
L’INTERVENTO DELL’AGCOM E I RETROSCENA TLC vs DAZN
La Repubblica, uno dei medium più vigili sulla questione, ha pubblicato un articolo che svela alcuni retroscena, come ad esempio la richiesta di una relazione scritta da parte dell’AGCOM a DAZN e le tensioni tra operatori Tlc (Vodafone e Fastweb in particolare) e l stessa DAZN.
SPIEGAZIONI UFFICIALI DAZN
Un altro aspetto della questione riguarda la comunicazione di DAZN. In pratica, seguendo le dirette sull’app o andando sui profili social, non ci sono stati comunicati o post specifici sui disservizi. Non diciamo delle scuse, ma nemmeno una spiegazione tecnica o qualche suggerimento utile per evitare/limitare le problematiche. Una situazione simile a quella verificatasi in occasione del famoso Inter-Cagliari dello scorso 11 aprile.
Sabato DAZN si è affidata all’ANSA per un comunicato su Inter-Genoa, minimizzando il problema.
In questi casi, parere personale, è preferibile affrontare il problema, comunicarlo, chiedere scusa e lavorare per risolverlo/mitigarlo. Si riceveranno comunque insulti e improperi (i social sono quello che sono), ma complessivamente se ne uscirà in modo migliore.
AGGIORNAMENTO 24/08 – SPIEGAZIONI VIA STORIES, POI COMUNICATO STAMPA
Al termine di Sampdoria-Milan, partita in cui vi sono stati dei problemi di sincronizzazione video-audio (vedi), DAZN ha pubblicato delle Stories via Instagram e Facebook in cui si scusa (bene) e promette un grande impegno per il “Game Changed”.
Nella mattinata di martedì 24 agosto, poi, è arrivato un comunicato stampa che riassume il tutto, sintetizzando la questione con un “momento fisiologico di assestamento“.
FUTURO PROSSIMO
Quindi? Quindi le perplessità evidenziate da subito (vedi) si stanno purtroppo rivelando fondate. Vediamo se nelle prossime partite ci sarà un miglioramento e tutti avranno la possibilità di seguire la Serie A con gli standard qualitativi richiesti dal periodo storico. Alla 3a giornata ci saranno Milan-Lazio e Napoli-Juventus: due test fondamentali per capire miglioramenti e tenuta del nuovo sistema via streaming. Se le cose non dovessero funzionare perfettamente, invece, “la patologia” diventerebbe gravissima e la Lega A (o chi per lei…) dovrà intervenire velocemente – nel modo che riterrà più opportuno – per permettere la visione ottimale della Serie A ai milioni di tifosi e appassionati.
Per ora, la sintesi più efficace è quella di Paolo Bertolucci: