Clamoroso. DAZN e Lega A ammettono le difficoltà dello streaming live in Italia (fino al 2024). Ma allora…

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Avete presente la scena in cui Fantozzi, dopo l’incontro nella megaditta col compagno Folagra, si mette a studiare e giunge alla tragica conclusione: “Ma allora mi hanno sempre preso per il culo!”?

L’ANTITRUST: PER SKY NO ESCLUSIVE INTERNET PER 3 ANNI

Ecco, leggendo l’articolo di DDay che riprende le motivazioni dell’Antitrust nel pronunciamento Sky-R2, l’effetto è molto simile. Di cosa stiamo parlando, innanzitutto. Ieri l’Antitrust si è pronunciata sulla vendita – poi saltata – della parte tecnica e amministrativa di Mediaset R2 a Sky. Di fatto, si legge nelle motivazioni, l’operazione di concentrazione tra la pay-tv recentemente acquisita da Comcast e l’azienda di Berlusconi, che ha portato allo sbarco sul digitale terrestre di Sky e alla chiusura dei canali sportivi di Premium, “ha generato evidenti effetti anticoncorrenziali“. Per ripristinare una situazione concorrenziale nel mercato televisivo, l’Antitrust ha vietato a Sky di stipulare esclusive per la trasmissione su internet per i prossimi 3 anni. Insomma, un incredibile assist per Netflix, Amazon, DPlay, vale a dire per tutti i servizi streaming che hanno cominciato a invadere le nostre case. Sul punto, trovate un’ottima analisi, sempre di DDay.it. Una decisione estremamente penalizzante per Sky, che, se confermata, porterebbe a uno stravolgimento nel mercato dei diritti televisivi, con inevitabili ripercussioni anche sulla vendita di quelli della Serie A per il triennio 2021-2024.

DAZN: “IMPOSSIBILE, ALLO STATO ATTUALE DELLA RETE ITALIANA, UNO STREAMING LIVE DI QUALITÀ”

Introdotta la vicenda, si arriva a quella che rappresenta una vera e propria “bomba” lanciata da DAZN e confermata, suo malgrado, dalla Lega Calcio. La cosa più importante da rilevare è che le seguenti dichiarazioni sono state pronunciate in fase d’istruttoria ovvero in una situazione obbligatoriamente più aderente alla realtà delle cose, rispetto a comunicati stampa e dichiarazioni di facciata. Eccole.

Sussite in Italia un elemento strutturale di ritardo tecnologico che, nonostante gli sforzi attuali fatti con CDN e ISP, mette sotto pressione il servizio streaming di eventi live. Infatti, soprattutto con riferimento agli eventi di Serie A, dove il numero di utenti che visionano contemporaneamente il contenuto dal vivo sono elevate, si è osservato un fenomeno di saturazione della capacità di trasmissione via internet delle reti italiane. Tale fenomeno ha l’effetto di rallentare la visione dei contenuti da parte degli utenti”.

DAZN – Istruttoria Antitrust

E ancora:

Secondo Dazn in Italia il bitrate è sensibilmente inferiore rispetto agli altri paesi in cui la stessa opera, con la conseguenza di avere una qualità inferiore dello streaming del contenuto audiovisivo. Le problematiche, a parere di Dazn, si riscontrano principalmente a livello della rete di accesso ed è quindi non dipendente dagli investimenti per il miglioramento delle CDN e dei collegamenti con gli internet provider, ma legata principalmente allo stato dell’infrastrutturazione della rete di accesso.

DAZN – Istruttoria Antitrust

Insomma, DAZN ritenendo inadeguata l’infrastruttura della rete italiana, sostiene che, al momento, è impossibile fornire uno streaming live di qualità, simile a quello degli altri Paesi. E la Lega Calcio, che la scorsa estate, in modo estremamente affrettato, decise di affidare comunque l’esclusiva di 3 partite a giornata a un operatore appena sbarcato nel nostro Paese, in un mercato streaming italiano ancora acerbo, cosa ne pensa?

La Lega Calcio, allo stesso modo, ritiene che almeno per il prossimo ciclo di assegnazione (2021-2024), le piattaforme distributive tradizionali (satellitare e digitale terrestre) saranno necessarie per la distribuzione dei diritti della Serie A. Infatti, a parere della stessa, Internet non può rappresentare una metodologia distributiva sufficiente al fine di competere con le piattaforme tradizionali per l’acquisizione dei diritti della Serie A e per la loro distribuzione, sia in relazione ai problemi tecnici di trasmissione che con riferimento alla relazione di complementarità (e non sostituibilità) dell’offerta Internet rispetto a quella tradizionale.

Lega Calcio – Istruttoria Antitrust

Di fatto, la Lega Calcio ammette che i diritti via internet della Serie A, anche per il triennio 2021-2024, dovranno essere complementari all’offerta satellite-digitale terrestre, visto che la trasmissione via streaming è (e sarà) ancora insufficiente. Stiamo parlando del 2024, vale a dire 6 anni dopo aver scelto un operatore internet per la distribuzione live, in esclusiva, di 114 partite di Serie A.

Le reazioni, a questo punto, sono due. La prima è quella fantozziana. La seconda è chiedersi se questa situazione, nota sia a DAZN che alla Lega di Serie A, non debba – necessariamente – comportare un cambiamento nell’offerta per la prossima stagione calcistica. Succederà qualcosa? Difficile, per tanti motivi, soprattutto economici.

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