Dopo la pausa estiva riprende il Viale delle Rimembranze, la rubrica di Lucio Celletti che, attraverso il suo straordinario archivio storico di filmati, ripercorre gli eventi sportivi del passato. Qui potete trovare le 75 puntate già pubblicate. Per Sport in Media è un onore poter ospitare una rubrica che, come recita il disclaimer, è un’autentica opera di divulgazione sportiva.
Un super-grazie Lucio per queste perle settimanali e un ringraziamento di cuore anche a March Moccia per il prezioso contributo a supporto. Buon lettura&visione!
Benvenuti alla terza stagione di VIALE DELLE RIMEMBRANZE. Quale primo capitolo stagionale, in linea con il calendario agonistico attuale, proviamo a rivisitare alcune prove a cronometro iridate di ciclismo, privilegiando, nella selezione, le annate in cui gli azzurri si sono distinti, andando a medaglia.
La disciplina individuale, molto sviluppata precedentemente nelle corse a tappe, aveva un suo mondiale d’autunno ufficioso con il Gran Premio delle Nazioni, che era stato terra di conquista di grandi specialisti come Coppi, Baldini, Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault, fuoriclasse che avrebbero senz’altro potuto arricchire il loro palmares di medaglie se fosse esistita una prova mondiale individuale contro il tempo. L’importanza del Gran Premio delle Nazioni era tale che nel 1967 la vittoria di Gimondi debordò in Tutto il Calcio Minuto per minuto per un collegamento da Parigi con Adone Carapezzi. Compare negli albi d’oro anche il nome di Moser, non Francesco che si trovò sovente sbarrata la strada da Hinault, ma suo fratello Aldo che s’impose nel 1959.
La prova individuale ebbe la consacrazione di un mondiale solo dal 1994 a Catania. Come ben si sa, si gareggiava contro il tempo solo con i quartetti della 100 km che giusto nel 1994 recitarono l’ultimo atto mondiale a Palermo, con il successo dell’Italia (Salvato, Contri, Colombo, Andriotto). Commenta (con Vittorio Adorni) Giorgio Martino, in quanto De Zan è contemporaneamente impegnato per la prova di Coppa del Mondo a Zurigo.
Qualche giorno dopo, a Catania, invece si gareggia a livello individuale ed il successo maschile arride al britannico Boardman, mentre l’argento va all’azzurro Chiurato. L’argento del veneto finisce però per essere una rarità da podio per gli azzurri della massima categoria. Vi riuscirà nel 2015 Adriano Malori, con una nuova medaglia d’argento. Arriverà poi il periodo Ganna. Con Adriano De Zan.
Albo d’oro muliebre aperto, nel 1994, dalla statunitense Kurreck. Con Adriano De Zan.
Nel 1995 cambia sostanzialmente l’intero mondiale che si svolge non più a fine agosto/inizio settembre ma ad ottobre inoltrato; si gareggia per la prima e finora unica volta in Colombia. Tra gli uomini il successo del fuoriclasse Indurain con affermazione iberica completata dal connazionale Olano. I due si scambieranno le medaglie nella prova in linea. Con Giorgio Martino (dagli studi Rai), Adriano De Zan e Vittorio Adorni.
In Colombia tra le donne la francese Jeannie Longo coglie il primo di quattro titoli contro il tempo. Al secondo posto la canadese Hughes. La transalpina, coniugata Ciprelli, è anche la prima in assoluto a vincere sia in linea che su strada ai mondiali. Adriano De Zan e Vittorio Adorni.
Dall’edizione ticinese del 1996 a Lugano gareggiano anche gli Under 23. Doppietta azzurra: oro ed iride al lombardo Luca Sironi, argento al calabrese Roberto Sgambelluri. Meglio di così non si poteva fare. Telecronaca di Adriano De Zan e Giorgio Martino con Davide Cassani.
Sempre in Ticino, tra le donne bronzo per Alessandra Cappellotto dietro al duo transalpino Longo/Marsal. Stessi telecronisti della prova Under 23.
Edizione 1997 a San Sebastiano con affermazione di Malberti. A giudicare dalle affermazioni dei primi due anni sembra una specialità tagliata per gli azzurri ma poi arriveranno anni e anni di scorribande straniere. Con Giorgio Martino, Adriano De Zan e Davide Cassani.
Nel 1998 a Valkenburg, è ancora tempo di un bronzo per Ortenzi nella prova vinta dal norvegese Hushovd che vincerà in linea un mondiale nella massima categoria nel 2010. Telecronaca con Mimmo Fusco e Luigi Sgarbozza (per il settore Eurosport), in seguito Adriano De Zan e Davide Cassani.
Nella principale prova maschile oro allo spagnolo Abraham Olano, il primo uomo a vincere l’iride sia in linea (1995) che su strada. A parte il caso spurio di Hushovd, citato appena sopra, sarà una prerogativa ripetuta solo dal fuoriclasse di oggigiorno, il Belga Evenepoel, in grado di fare lo stesso anche alle recenti Olimpiadi di Parigi. Telecronaca con Adriano De Zan e Davide Cassani e Marco Mazzocchi per il settore Eurosport.
Una prova piuttosto avara di soddisfazioni per i colori azzurri, come ripetutamente detto, ma a Verona 2004 torniamo sul podio Under 23 nientedimeno che con Vincenzo Nibali, bronzo dietro allo sloveno Brajkovic e all’olandese Dekker. Con Andrea Berton e Franco Cribiori.
A Varese 2008 si torna all’oro con Adriano Malori che s’impone davanti al tedesco Gretsch e all’australiano Meyer. Varie voci dalla telecronaca varesina: per Eurosport Andrea Berton e Riccardo Magrini, per la Rai ascoltiamo Auro Bulbarelli, Francesco Pancani, Silvio Martinello e Davide Cassani. Per Malori è il primo atto di un’ottima carriera che culminerà con l’argento del 2015, prima che una caduta rovinosa in Argentina in una prova su strada porrà fine purtroppo ad carriera che si avviava a luminosi e prestigiosi traguardi.
Nella prossima settimana ancora ciclismo iridato con alcune prove del panorama mondiale in linea. Che l’iride sia con Voi.
Grazie a chi è tornato a seguirci ed un grazie a Sportinmedia che ci ospita.
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