L’atletica leggera non è mai stata lo sport più ricco e redditizio.
Pur essendo la Regina delle Olimpiadi, al di là delle rassegne a cinque cerchi e iridate, l’atletica, da sempre, “vive”con i meeting, il contesto in cui si sfidano i più grandi campioni.
Ma le vittorie e le partecipazioni ai meeting, pur prestigiosi, non sono così remunerative (pazientate un attimo, il valore dei premi lo vedremo dopo…).
Pochi giorni fa, a Bruxelles, si è conclusa la Diamond League, la manifestazione organizzata ogni anno da World Athletics e che racchiude proprio i più importanti meeting (oggi 15) del panorama mondiale, tra cui anche il Golden Gala di Roma, ma anche Montecarlo, Londra, Oslo, Zurigo.
Da tempo però, in seno alla federazione internazionale, si ragiona sulla valorizzazione di questo sport, con nuovi eventi, e sull’aumento dei premi per gli atleti.
Da una parte si è quindi pensato di introdurre una nuova manifestazione, il World Athletics Ultimate Championship, una sorta di “super-meeting” della durata di 3 giorni con ricchi premi, da tenersi negli anni di “buco”, quelli cioè in cui non si tiene alcuna rassegna internazionale (olimpiadi o mondiali). Si partirà nel 2026 a Budapest.
Per altro verso, un cambio di marcia lo abbiamo visto proprio in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove la federazione (con una decisione epocale) ha premiato i vincitori con un premio di $ 50.000.
Ma questo sistema, che si perpetua da anni senza troppo sussulti, sembra destinato ad essere sconvolto da un nuovo e molto più remunerativo circuito chiamato Grand Slam Track!
Vediamo di cosa si tratta, chi c’è dietro, le regole e cosa metterà in palio.
Inoltre scopriremo come il GST si riprometta di sconvolgere la narrazione, anche televisiva, di questo sport.
COS’È LA GRAND SLAM TRACK
Nel giungo di quest’anno, Michael Johnson, indimenticato campione olimpico di 200 e 400 metri ad Atlanta ’96, ha annunciato ufficialmente il lancio di “Grand Slam Track”: si tratta di un campionato professionistico di atletica leggera che mira a riunire i migliori velocisti e fondisti.
Guardando alla terminologia statunitense non è un campionato di “Track&Field”, ma solo pista (“track”), in quanto i cosiddetti concorsi (alto, peso, ecc.) che si svolgono nel campo, ne sono esclusi.
In un lungo comunicato stampa, lo stesso Johnson, che sarà il Commissioner della lega, ha affermato: “Siamo entusiasti di lanciare questa nuova piattaforma per i più grandi corridori del pianeta in questo sport che tutti amiamo. Stiamo rivoluzionando il panorama della pista, consentendo al nostro sport di rimanere in prima linea nel mondo dello sport tutto l‘anno e spingendo le nostre superstar a rompere nuovi schemi nella loro narrazione personale, nel successo competitivo e nella commerciabilità“.
Interessante poi un ulteriore passaggio nelle dichiarazioni di Johnson: “Stiamo assistendo a investimenti senza precedenti nello sport in generale dal punto di vista economico e dei media. C’è un appetito insaziabile per lo sport in tutto il mondo”.
Ed è proprio qui il punto: Johnson ha stipulato una partnership con Winners Alliance, una società globale di licenze e sponsorizzazioni per atleti che ha portato, ad aprile, ad un accordo in forza del quale la GST si è assicurata 30 milioni di dollari di finanziamenti da investitori e altri partner strategici.
COME FUNZIONA GRAND SLAM TRACK
Per il momento la formula prevede l’organizzazione di 4 eventi annuali, due su suolo americano (uno a Los Angeles) e due internazionali, in un periodo che va da aprile a settembre 2025 (per la prima edizione).
Ciascuno delle quattro gare (definite “Slam“) prevederà la partecipazione di 96 atleti, ripartiti equamente tra maschi e femmine, e divisi in 6 squadre.
Gi atleti si suddividono a loro volta in Racer e Challenger.
I primi hanno un contratto annuale garantito e potranno guadagnare premi in denaro aggiuntivi, con la condizione di dover prendere parte a tutti e quattro gli Slam (verranno selezionati in base ai titoli e alle medaglie dei campionati mondiali, alla loro classifica tra i primi 10 nel loro evento, al seguito/fandom globale e alle rivalità esistenti).
Gli altri 48 corridori iscritti a ogni Slam sono i GST Challenger, atleti che aspirano ad avere un contratto fisso per l’anno successivo. A ogni Challenger verrà corrisposta una quota di partecipazione per ciascun meeting e saranno selezionati in base alle prestazioni più recenti.
Durante ogni evento, Racer e Challenger si sfideranno in due eventi nell’arco di tre giorni.
“È diverso dall’atletica leggera attuale, ma molto simile agli sport professionistici in piena espansione, dove c’è una lega, e questo è il Grand Slam Track“, afferma Johnson. “Siamo una lega di atleti. I migliori tra i migliori. I migliori al mondo. Un gruppo molto esclusivo dei migliori, più veloci e più popolari atleti al mondo“.
Il piazzamento dell’atleta in ogni gara è importante, poiché il risultato totale nei due eventi determinerà il punteggio finale per quello Slam (10 punti per il primo, 8 il secondo, 6 il terzo e poi a scendere fino a 1 per l’ottavo – in caso di parità nel punteggio di piazzamento, il vincitore dello Slam verrà decretato in base al tempo complessivo più veloce nei due eventi).
I PREMI: GST PAGA “MOLTO BENE”
Veniamo quindi al piatto forte dell’offerta: il vincitore di ogni categoria guadagnerà un premio di $ 100.000 per ciascuno slam (meeting), ma non va male nemmeno per i piazzati, con 50.000 dollari al secondo e 10.000 all’ottavo.
Si tratta di cifre “fuori scala” per il mondo dell’atletica leggera, che spostano gli equilibri economici di questa disciplina.
Di seguito una tabella di confronto trai premi in palio nel GTS, nella Diamond League e quanto pagato ai primi classificati di Olimpiadi, Mondiali e per il prossimo Ultimate Championship:
UPDATE DEL 18 /09/2024 – PRIMI EFFETTI: AUMENTO DEI PREMI PER LA DIAMOND LEAGUE
Proprio oggi, al momento della pubblicazione di questo articolo, World Athletics ha comunicato ufficialmente che i premi della Diamond League verranno aumentati (e di molto!) per la prossima stagione!
“Il montepremi totale per disciplina sarà compreso tra i 30.000 e 50.000 dollari durante i meeting e tra 60.000 e 100.000 dollari per la finale”.
WA fa poi una precisazione non di poco conto: “Come sempre, i premi in denaro sono completamente equiparati per genere, con esattamente le stesse cifre per atleti maschi e femmine. L’aumento si applicherà anche a tutte le 32 discipline della Diamond League, a vantaggio di tutti gli sportivi dell’atletica leggera“.
Si specifica e pone l’accento proprio sul fatto che i vantaggi saranno per “track and field“, a chiarire che WA fa competere e premia anche gli atleti dei concorsi, escusi invece dalla GTS.
Ecco i primi effetti di quella che si preannuncia come una guerra tra Diamond League e GST: ci sarà da divertirsi!
NB grazie a @Gianchi_29 per la segnalazione.
COSA DIFFERENZIA IL GST DALLA DIAMOND LEAGUE?
La Diamond League è attualmente considerata il circuito più importante dell’atletica leggera. Sebbene le gare siano indubbiamente di alto livello, c’è effettivamente poca continuità tra un meeting e l’altro, perché alcune delle stelle più importanti scelgono di non competere nella Diamond League (ne parleremo più avanti) e poi i programmi di gare differiscono ogni volta.
Grand Slam Track punta ad enfatizzare la competizione testa a testa tra i migliori atleti a discapito della prestazione in sé e del “tempo”. Tuttavia, tutti e quattro gli Slam rispetteranno le normative World Athletics in modo che le prestazioni siano idonee per ottenere punti e standard di classifica.
Da notare che:
– per le gare non sarà prevista la presenza di “lepri” o di luci di segnalazione.
– Non verranno utilizzati numeri sui fianchi o pettorali.
– gli atleti gareggeranno indossando i propri kit sponsorizzati.
– GST non ha accordi di affiliazione o sponsorizzazione con alcuna azienda di scarpe in particolare.
Pare che, almeno per il 2025, gli Slam si concentreranno più nella prima parte della stagione, evitando la concorrenza con i meeting della Diamond League.
Questa operazione però appare tutt’altro che estranea alla Diamond League e c’è il fondato sospetto che prima o dopo questi due manifestazioni entreranno in seria competizione. Assisteremo ad un ennesimo confronto tra la tradizione radicata dei meeting storici e le lusinghe economiche della nuova lega, governata dalle logiche dello sport-business statunitense?
Chissà come finirà.
Intanto si vocifera già che proprio il meeting di Bruxelles possa cambiare bandiera, tanto che è stato al centro di un curioso fatto, con protagonista l’americana Sydney McLaughlin-Levrone.
La campionessa olimpica dei 400m ostacoli infatti era stata invitata alle Finali dagli organizzatori belgi, peccato però che la stessa non avesse preso parte ad alcun meeting precedente della DL e, quindi, non avesse i requisiti per gareggiare (si ringrazia per la segnalazione, che è stata spunto per questo articolo, il Direttore dei Direttori, Simone Salvador).
Alla fine ha presenziato “fuori concorso” in due gare extra, allestite ad hoc (probabilmente c’erano già dei contratti sottoscritti…).
Ma la sua presenza ha creato problemi e imbarazzi anche per un altro motivo: la McLaughlin è l’atleta di punta annunciata proprio dal GTS in vista della futura partenza della lega!
E in proposito, la McLaughlin-Levrone ha affermato: “Sento che non ci sono abbastanza soldi nel nostro sport per promuoverlo davvero nel modo in cui vogliamo, quindi dobbiamo portare persone che investano su di noi atleti per promuoverci meglio come accade nel tennis, nel NFL o NBA”.
LA PRODUZIONE TELEVISIVA E IL RACCONTO MEDIATICO: MA E’ ANCORA SPORT?
Al momento del lancio non sono stati resi noti i dettagli definitivi sullo streaming o sulla trasmissione televisiva del GTS: sappiamo solo che verrà dedicata una “finestra” di trasmissione televisiva/diretta di due ore e mezza (un po’ come avviene per la Diamond League).
Tuttavia traspare la voglia di “cambiare il modo in cui viene presentata l’atletica”.
“Dal punto di vista della presentazione, ha detto M. Johnson – saremo in grado di offrire lo sport e i nostri eventi in un modo moderno e che ci consenta di portare i fan, non solo i fan accaniti ma anche quelli occasionali. Si punterà molto sulle storie, sul racconto, sull’enfasi della sfida e del duello“.
Perciò la lega si aprirà a collaborazioni con i creatori di contenuti emergenti (content creator), promuovendosi attraverso podcast, spettacoli dal vivo, articoli/newsletter e social media.
Chissà, avremo anche questa volta il “privilegio” (?) di seguire il “dietro le quinte”, magari con documentari dedicati in stile Drive to Survive, ormai tanto di moda in tutti gli ambiti sportivi.
Ma la domanda sorge spontanea (cit.): se conta di più la narrazione, dove si pone il gesto sportivo?
Guardando invece anche agli aspetti mediatico-televisivi, che tanto ci interessano, ci si chiede già quali innovazioni potrà portare il nuovo format sotto questo punto di vista.
Sicuramente la possibilità di seguire un numero minore di gare, concentrare solo sulla pista, potrebbe aprire nuovi scenari con riferimento alla regia ed all’utilizzo di telecamere, droni e chissà quali altre “diavolerie”, con particolare dedizione.
Forse avremo anche nuove grafiche, dinamiche e complete? (@wennergatta inizierà a fregarsi le mani…)
D’altro canto, lo sappiamo, da sempre la concorrenza stimola l’innovazione.
Attendiamo di vedere gli sviluppi, ovviamente dal nostro divano.
Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).