Questa volta viaggiamo in direzione di un atletica che non esiste più, quella romantica dei confronti fra le squadre nazionali, che si affrontavano con due atleti a squadra. Erano sfide a due, tre o quattro nazioni, ma non si formava una classifica a punti unica, bensì tante graduatorie quante erano le avversarie. Per ogni mini-confronto il vincitore (o il migliore) si accaparrava cinque punti, poi venivano assegnati tre, due ed un punto. Per le staffette rispettivamente 5 e 2 punti. Erano incontri importanti soprattutto nelle annate dispari in cui non c’era nessun appuntamento di prestigio (allora, come sanno anche i muri, solo Olimpiadi o campionati europei). Ed è proprio il caso che vogliamo esaminare questa volta, un confronto di tre formazioni allo Stadio Olimpico di Helsinki, fra Finlandia, Germania Est e Italia che si svolse il 24 ed il 25 luglio 1961 (in un qualsiasi lunedì, per dirla alla Gabbani e in un martedì conclusivo). Storicamente sono quasi le prime uscite storiche della Germania Est, entità nazionale che segnerà tre decenni della disciplina ma che fino al 1960 aveva gareggiato quasi sempre incastonata alla compagine dell’Ovest.
Chi ha seguito la nostra storica puntata su Berruti (ventesimo capitolo) ricorderà che già allora avevamo mostrato le gare del campione olimpico 1960, in gran spolvero in quelle due giornate di Helsinki. Gare che riproponiamo in questa rassegna, in ogni caso visibili esclusivamente nel nostro Viale. Dapprima (il 24 luglio) i 200 con affermazione per Livio in 21.0, mentre Sardi precede, per la doppietta azzurra, il germanico Riede ed il finnico Strand.
Nella prima giornata azzurri, peraltro, in tono minore, salvo Berruti e Salvatore Morale che vince i 400 hs in 51” netti, davanti al finnico Rintamaki. Lo attende il titolo europeo che vincerà nel 1962. Quinto l’ altro italiano Catola.
Nei 3000 siepi eccellente risultato cronometrico di Sommaggio che segna con 9.02.4 il primato italiano. Sono davanti però i due tedeschi democratici (vittoria per Buhl) e i due finlandesi. In futuro il veneto diventerà un apprezzato tecnico e sua figlia Silvia seguirà le stesse orme.
Il tedesco orientale Matuschewski che nel 1962 si laureerà campione d’Europa fa suoi gli 800 metri. Quarto Tamiozzo, sesto Spinozzi.
Triplo al finlandese Rahkamo su Ennio Cavalli che vediamo nel filmato.
Asta finnica con Ankio. Vi risparmiamo battute con la canzone in Enzo Jannacci, ma solo perché allora non…esisteva ancora.
Il disco (che vede in gara l’anziano Consolini, ormai a fine carriera) è del finlandese Lindroos.
A fine sessione la 4×100; con Berruti in terza frazione, vittoria della Germania Est di un soffio sugli azzurri.
A termine della prima giornata, l’Italia è indietro di 18 punti, sia con la Finlandia, sia con la Ddr con lo stesso punteggio di 62-44. La Germania Est conduce sulla Finlandia per 55 a 51.
Nella seconda giornata doppietta italica sugli ostacoli alti grazie a Mazza che s’impone in 14.6 su Cornacchia.
Nei cento metri altra vittoria del nostro Berruti, precedendo in 10.3 il tedesco est Flamm, il finlandese Strand ed Armando Sardi. Anno magico per Berruti, ancora una grandissima affermazione in questa grande annata successiva al trionfo olimpico.
Dal toscano Silvano Meconi, già primatista europeo, arriva l’affermazione nel peso.
E’di Carlo LIevore il giavellotto. La gara era attesissima e rappresentava il clou del meeting in quanto l’azzurro (fresco primatista mondiale) sfidava i finlandesi nel tempio dello Stadio Olimpico della capitale finnica. All’ azzurro basta un lancio di m. 77,78.
Nei 400 metri Fraschini deve inchinarsi solo al finnico Rintamaki, mentre Barberis è terzo.
Il finlandese Salonen vince i 1500 sul tedesco orientale Valentin con quarto posto di Rizzo e sesto di Sommaggio.
Antonelli è secondo nei 10000 del tedesco est Hoenicke, mentre Ambu è quarto.
Alto a Duehrkop (Ddr)
Lungo al padrone di casa Valkama.
Al fine giornata la 4×400 con azzurri vittoriosi davanti a Ddr e Finlandia. Quartetto azzurro composto da ostacolisti e specialisti di ruolo, Catola, Barberis, Fraschini e Morale.
Come si è visto la seconda giornata è stata decisamente migliore per l’Italia, senza tuttavia poter recuperare più di tanto. Il punteggio finale è di 113-99 sia per i finlandesi, che per i germanici che invece regolano la squadra di casa per due punti (107-105).
Ringraziando anche Sportinmedia che ci ospita, un caro saluto a tutti i visitatori. Dai prossimi capitoli una breve passeggiata ad Olimpia con vista su Parigi.
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