Anche se in tempi recenti la disciplina ha segnato qualche battuta a vuoto rispetto alla grazia meritata degli ultimi trent’anni, LA SCHERMA rappresenta sempre la nostra miniera di metalli mondiali. Il capitolo odierno è legato ad alcune prove della scherma iridata, attraverso 12 video inediti, uno per ogni titolo che viene attualmente assegnato. Da ricordare come in passato e per vari decenni le prove femminili riguardavano il solo fioretto. Poi, per le donne, è arrivata la spada, ancora dopo il meeting iridato ha previsto anche la sciabola. Vorremmo esprimere qualche riserva sulla collocazione temporale attuale dei mondiali, quasi sempre costretta a fare i conti con le concomitanze del Tour e dei mondiali di turno, come avviene anche quest’anno con il nuoto, come se vi fosse un’unica settimana disponibile. Nonostante tutto l’agone iridato e’ sempre stato seguito negli ultimi quarant’anni da Raisport con continuità da poter rimarcare. Per la RAI, a parte i periodi pionieristici del Corsaro Nero Ciro Verratti e quelli esclusivamente radiofonici di Mirko Petternella, i narratori più continui sono stati, in ordine di tempo Maurizio Vallone e Federico Calcagno che commenta egregiamente la scherma da Barcellona 1992. E se provate a chiedere a Riccardo Cucchi, grande radiocronista, quale sport sia il suo preferito, siamo convinti che egli risponderebbe, quasi certamente, la scherma (memore anch’egli di tanti trionfi narrati). Opinionista di livello (quasi simultaneo a Calcagno) Stefano Pantano, ex spadista iridato a squadre nel 1989 in Colorado. Non va dimenticato anche l’eccellente apporto Rai ai mondiali cubani del 2003 di Pietro Nicolodi (in assenza, per motivi personali, di Calcagno) ed anche quello olimpico di Simone Benzoni a Tokyo 2021. Ritenevamo doveroso “infiorettare” la pagina con questo lungo preambolo per menzionare i nostri narratori, maggiori depositari televisivi dei metalli pregiati sportivi e protagonisti in voce dei video della nostra pagina. Tutte le telecronache Rai che ascolteremo sono quindi della coppia torinese-laziale Calcagno/Pantano, con l’unica eccezione, già ricordata del 2003; a L’Avana fu Pietro Nicolodi (attuale punta di Sky sport) ad affiancare Stefano Pantano. Senza dimenticare tuttavia Eurosport che ha trovato in Gianmario Bonzi un brillante narratore. Lo ascolteremo per la sciabola a squadre in una finale dei mondiali 2012, nel filmato…più recente di questo capitolo.
FIORETTO MASCHILE INDIVIDUALE
Per Andrea Baldini un oro conquistato ad Antalya nel 2009, sconfiggendo in finale il cinese Zhu Jun. Allora i mondiali si svolgevano in autunno con una collocazione forse più azzeccata. In ogni caso le competizioni iridate hanno ritrovato la destinazione estiva dopo i Giochi Olimpici del 2012. Una vittoria significativa per il livornese in quanto ottenuta dopo un controverso caso di doping, dovuto ad un presunto sabotaggio di cui Baldini fu vittima, come riconosciuto anche dalla giustizia ordinaria. Nessuno ha restituito le Olimpiadi del 2008 a Baldini, ma questo oro turco è una risposta significativa.
FIORETTO MASCHILE A SQUADRE
L’oro azzurro del 1994 ad Atene, in finale sulla Germania. Sono gli ultimi anni della formula, ad avviso di chi scrive più convincente, degli assalti singoli. Quattro concorrenti per nazione, 16 confronti, un punto per ogni vittoria. Partirà poi la nuova formula a squadre, una staffetta con soli tre atleti-gara per arrivare a 45 punti. Qui vediamo alcune fasi con Cerioni, Puccini ed Arpino.
SCIABOLA MASCHILE INDIVIDUALE
Sempre invitandovi a vedere sul tubo gli ori di Maffei del 1971, di Montano del 1973 (all’interno della nostra puntata n.27), di Tarantino nel 1998, ecco invece l’argento di Dalla Barba a Vienna 1983. Il patavino deve inchinarsi solo al bulgaro Vassil Etropolski. Siamo ancora negli anni della scherma non elettrificata e della ricostruzioni del giudice arbitro.
SCIABOLA MASCHILE A SQUADRE
Un palpitante duello con la Romania, ai mondiali del 2009, ad Antalya, che si conclude sul 45-44. Nell’ultimo assalto Montano contro Dumitrescu. Prevale il balcanico e per gli azzurri (Occhiuzzi e Tarantino gli altri due) è argento con molto rammarico visto il vantaggio degli azzurri dopo l’ottavo assalto.
SPADA MASCHIILE INDIVIDUALE
Grande vittoria di Paolo Milanoli, in finale a Nimes nel 2001, contro lo svizzero Hofmann.
SPADA MASCHIILE A SQUADRE
Qui ci trasferiamo in sede olimpica per la clamorosa affermazione azzurra a Sidney 2000 contro la favorita Francia. I due assalti conclusivi con Milanoli e Rota.
FIORETTO FEMMINILE INDIVIDUALE
L’Avana 2003. Terzo oro mondiale per Valentina Vezzali in finale contro la polacca Gruchala.
FIORETTO FEMMINILE A SQUADRE
Sembra quasi facile la vittoria del Dream Team Azzurro (Bianchedi, Trillini, Vezzali) contro la Russia a Nimes nel 2001.
SCIABOLA FEMMINILE INDIVIDUALE
Mai un’azzurra sul gradino più alto in una specialità relativamente giovane. Però Ilaria Bianco, campionessa della prima ora, conquistò tre argenti. A batterla nel 1999 (primo mondiale) a Seul fu l’azera Jemaeva.
SCIABOLA FEMMINILE A SQUADRE
2012: anno olimpico ma non per spada maschile e sciabola femminile per effetto di quella sciocca rotazione che impediva alla scherma di assegnare 12 titoli, escludendone di volta in volta due. Prima delle Olimpiadi di Londra si svolgono i mondiali di queste due discipline a Kiev. La capitale ucraina, che avrebbe egualmente disputato quell’anno gli europei di calcio, era allora un teatro di sport e la Russia era avversaria solo sul piano sportivo, pur esistendo già forti tensioni politiche. Proprio lì si svolse un clamoroso confronto fra nazioni nella sciabola, Ucraina-Russia, risolto sul 44-44 da una stoccata della russa Velikaya.
Per tornare alle affermazioni azzurre, in seconda visione l’oro cubano del 2003 con Lucchino, Bianco e Marzocca. Battuta la Cina in finale.
SPADA FEMMINILE INDIVIDUALE
Il successo di Laura Chiesa nel 1994. Di fronte la “malcapitata” tedesca Nass.
SPADA FEMMINILE A SQUADRE
Un oro contro la Polonia nella finale del 2009 per Del Carretto, Quondamcarlo e Moellahausen (l’italo-brasiliana che poi vincerà dieci anni dopo il titolo individuale, rappresentando però il Brasile).
Come avrete notato da alcune settimana il nostro Viale ci propone anche un salto in edicola. Questa volta dallo “Sport Illustrato” del 1937, un articolo successivo ad un incontro Italia-Ungheria, atto conclusivo del trofeo Teresztihansky, dove tra i protagonisti c’era stato Gustavo Marzi, che alcuni mesi dopo vincerà l’oro ai mondiali della storia.
SCUSATE AVETE VISTO PASSARE IL ’73?
Restiamo sempre nella scherma per il nostro richiamo alla memoria del 1973. Ai mondiali di Goteborg nella lotteria della spada s’impone il quotato spadista di casa Rolf Edling sul compagno di colori Jakobsson. Era il periodo della formula del girone unico a sei con assalti fino alla quinta stoccata. A fine filmato è mostrato il podio in cui è presente il milanese John Pezza (bronzo).
Grazie ancora a tutti Voi e naturalmente a Sportinmedia. Per la prossima settimana un salto in piscina: ci occuperemo della grande pallanuoto nella fase decisiva dei mondiali attuali. Un particolare saluto ad Emanuele De Muro, affezionato lettore delle nostre pagine.
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