C’è grande interesse oltre oceano per la nuova USFL (United States Football League), cioè la nuova versione della lega professionistica di football americano che venne originariamente alla luce nel 1983 proponendosi come antagonista della NFL (National Football League) e che si disputò per tre primavere consecutive fino al 1985, per poi non tenersi più a causa del suo ambizioso spostamento in autunno che decretò, in realtà, la sua fine, sovrapponendosi, difatti, con il periodo della regular season della NFL.
Si tratta di una competizione che nasce dalla voglia del pubblico americano di assistere a partite di football americano anche in primavera e questa nuova “prima edizione” ha visto il 16 aprile 8 squadre ai nastri di partenza, divise in due gironi, in una stagione che si articolerà in dieci turni, oltre ai play off.
Se negli Stati Uniti le partite sono trasmesse dai principali network e/o servizi streaming di video on demand americani come FOX, NBC e Peacock, purtroppo non si ha notizia della presenza di un servizio streaming per la trasmissione delle partite nel resto del mondo.
Un vero peccato, perché da quello che si legge in rete, a noi telepcspordipendenti viene preclusa la possibilità di vedere modalità di ripresa e strumenti decisamente all’avanguardia, raramente utilizzati fino ad ora, anche grazie alla opportunità per i produttori di avere in pratica carta bianca per coprire sotto ciascun aspetto ogni singola partita.
A cosa mi riferisco?
Innanzitutto al numero di telecamere impiegate nella produzione di ogni singolo incontro: 56 (un numero davvero imponente che si riesce a utilizzare anche perché i match si disputano in sedi uniche, iniziando dal Protective Stadium di Birmingham in Alabama per poi giocare i playoff al Tom Benson Hall of Fame Stadium di Canton, in Ohio).
Un dispiego, dunque, di mezzi davvero senza precedenti: al di là delle ormai classiche steadycam e telecamere RF in grado di fornire replay ad altissima risoluzione, vengono utilizzate ben 2 Skycam con una modalità di ripresa della partita completamente differente rispetto a quella vista fin d’ora nel football americano: una, infatti, viene utilizzata nella solita posizione che vediamo durante le partite della NFL (ossia molto bassa, a non più di tre metri dal suolo poco dietro la linea di attacco), mentre la seconda, sul lato opposto (quindi lato difesa), ma in alto, molto in alto, dotata di un obiettivo 25x, che consente alla regia sia di avere sia una visione panoramica (per permettere ai commentatori di analizzare a campo largo gli schemi delle squadre), sia di stringere su di un singolo difensore.
Ma le novità più significative sono le immagini provenienti da altre due telecamere che stanno sempre prendendo piede nella ripresa degli eventi sportivi.
Mi riferisco alle spettacolari inquadrature in grado di offrire un drone: nel nostro caso vengono impiegati droni acrobatici (molto piccoli, grandi come il palmo di una mano, progettati appositamente per l’USFL e totalmente sicuri per l’incolumità dei giocatori sulle cui teste sfrecciano ad altissima velocità) in grado di far cogliere allo spettatore la dinamicità di un’azione da un’inedita visuale fino ad ora mai vista nel football americano.
Ma anche all’inusuale punto di vista che è in grado di fornire una helmet cam: ne vengono impiegate ben 4 per partita e sono posizionate all’interno del casco di altrettanti giocatori (oltre a 2 ulteriori indossate dagli arbitri) e se la helmet cam è nel casco di un atleta che realizza un touchdown, si può sostenere senza timore di essere smentiti che il telepcspordipendente è esattamente in grado di percepire ciò che vede il giocatore con i suoi occhi durante la corsa.
Un’esperienza, dunque, totalmente immersiva, anche grazie all’utilizzo di ben 32 microfoni indossati dai giocatori, alla possibilità di sentire in tempo reale i dialoghi tra i vari allenatori delle squadre, nonché, e soprattutto, tra gli arbitri, i cui dialoghi possono essere ascoltati in totale trasparenza dal pubblico a casa.
Un’qualcosa che si sta timidamente affacciando anche nel vecchio continente, più precisamente nella WSL, ossia la massima serie del campionato inglese di calcio femminile: durante il match tra Chelsea e Reading disputatosi domenica 3 aprile 2022, infatti, il direttore di gara Emily Heaslip è stata microfonata e i telepcsportdipendenti hanno avuto la possibilità di assistere ai dialoghi tra l’arbitro e le giocatrici.
E come auspicava Nicola Sbetti, un follower della community di Sport in Media nata da qualche settimana su twitter che Vi invito a seguire, “speriamo che diventi una prassi comune in Italia”.
Una speranza che non può non essere condivisa e che, con ogni probabilità, tra qualche anno rappresenterà un qualcosa che vedremo con cadenza regolare anche alle nostre latitudini, dove avremo senz’altro la possibilità di assistere alle riprese di un evento sportivo che ci avvicineranno sempre più a quell’esperienza immersiva che hanno oggigiorno la possibilità di vivere i telepcspordipendenti americani durante le gare della USFL.
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV.Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.