In questa rubrica ci siamo spesso occupati della “fan experience” all’interno degli impianti sportivi, di quell’insieme cioè di aspetti, tra cui il comfort, le attività collaterali, l’offerta culinaria, che arricchiscono e danno valore al biglietto.
Ma tutto questo presupponeva sempre il fatto di doversi recare in uno stadio o in una arena.
Negli Stati Uniti però è arrivato un modo completamente nuovo di vivere lo sport dal vivo, offrendo ai fan una visione immersiva a 360 gradi del gioco come mai prima d’ora.
Sarà questo il futuro? Arriverà anche da noi in Europa?
Proviamo a capirci qualcosa in più.
Chi è COSM?
Innanzi tutto, andiamo a vedere chi c’è dietro a questa operazione.
Si tratta di un’azienda statunitense di nome COSM, la cui attività principale consiste nella fornitura di tecnologia a circa 800 planetari e centri scientifici sparsi in tutto il mondo.
Grazie all’esperienza maturata in questo settore, la società ha deciso di puntare sullo sport e, in particolare, sulla produzione di supporti tecnici per riprese particolarmente immersive.
Dalla cura delle riprese per le leghe più importanti alla decisione di costruire degli edifici dove trasmettere queste immagini ai tifosi e creare una esperienza adeguata per i tifosi, il passò è stato breve.
Come funziona?
La tecnologia di Cosm si basa sulla sua società controllata, C360, che fornisce soluzioni video all’avanguardia per i campionati sportivi di tutto il mondo, tra cui la Pylon Cam per l’NFL e telecamere con visuali a 360 gradi per le partite della MLB.
Ad ogni evento, un team in loco lavora a stretto contatto con una troupe di produzione nelle sedi di Cosm, che cura una regia apposita per gestire senza problemi le varie inquadrature, offrendo un’esperienza visiva fluida e dinamica.
La società ha stipulato poi accordi di distribuzione con le principali emittenti come Fox, ESPN, TNT e NBC, per trasmettere le partite direttamente nelle loro sedi immersive.
Peraltro, Sport in Media non è nuova a queste tematiche, dal momento che già Wenner Gatta ha dedicato un’intera puntata della rubrica Ultra Slow-Mo proprio alle grafiche e, soprattutto, alla tipologia di riprese adottate nella NFL, che vi invito a recuperare e che trovate linkata qui sotto.
VAI ALLA PUNTATA DI ULTRA SLOW-MO SULLE RIPRESE NFL
Le sedi: una specie di The Sphere “in miniatura”
• due sedi, una Los Angeles e una a Dallas
• sono costate tra gli 80 e i 90 milioni di dollari e sono state progettate da HKS, lo stesso studio di architettura del SoFi Stadium di Los Angeles
• hanno una cupola di 26,5 metri di larghezza per 16 di altezza, che ricorda molto le dinamiche di “The Sphere” a Las Vegas, ovviamente in proporzione ridotta
• un display LED a 180 gradi che può variare da una risoluzione di 8K fino a 12K, con possibilità di offrire da 5 a 10 angolazioni di ripresa per evento, consentendo ai tifosi di “sedersi a bordo campo” durante un incontro NBA o di guardare la partita contro la recinzione, durante un incontro UFC
• 700 posti a sedere all’interno della cupola e più di 1.000 negli altri spazi dell’edificio
• Ristoranti e bar in loco
Prezzi dei biglietti
I prezzi dei biglietti per l’esperienza immersiva di Cosm possono arrivare fino a $ 200 a seconda dell’evento, cibo escluso. Per i fan che preferiscono un’opzione più accessibile, i biglietti per i posti in piedi per “The Hall”, l’alternativa economica presso il bar interno di Cosm con un grande schermo da 46 metri quadri, sono disponibili per $ 11.
Sostegno finanziario ed espansione
Cosm ha recentemente raccolto 250 milioni di dollari, aumentando la sua valutazione a oltre 1 miliardo di dollari, con il sostegno di importanti investitori nei settori dello sport, della tecnologia e degli affari.
Tra gli investitori figurano nomi di spicco dello sport-business a stelle e strisce, che hanno fiutato l’affare, tra cui David Blitzer (co-proprietario 76ers & Devils), Marc Lasry (ex comproprietario dei Bucks) e Dan Gilbert (proprietario dei Cavaliers).
Questo finanziamento accelererà l’ambizioso obiettivo dell’azienda di aprire 50 sedi entro la fine del 2030, con nuove location in città come New York, Miami e Las Vegas, nonché hub internazionali in Europa e Medio Oriente.
Ogni sede ha un costo stimato tra i 50 e i 100 milioni di dollari a causa della complessità della tecnologia e dell’infrastruttura di proiezione.
Il futuro della visione sportiva
L’apertura delle prime sedi ha dimostrato il potenziale di questa visione di nuova generazione. A differenza delle trasmissioni tradizionali, che offrono un’unica prospettiva fissa, la tecnologia proprietaria di Cosm consente agli spettatori di alternare tra varie inquadrature della endzone, dell’area nel calcio, dei posti a bordo campo e così via.
L’obbiettivo di questa offerta “multi-angolo” è di immergere i fan nel cuore dell’azione, offrendo un livello di dettaglio e coinvolgimento che va oltre ciò che è possibile a casa o nei posti a sedere standard dello stadio.
A ciò si aggiunge poi la possibilità di integrare la realtà aumentata nell’esperienza sportiva dal vivo.
E da noi?
I progetti, come visto sopra, prevedono uno sbarco anche in Europa, ma sinceramente non so come potrebbe “rispondere” il tifoso del vecchio continente.
L’idea è sicuramente affascinante e può rappresentare un’alternativa comoda per il tifoso quando la propria squadra gioca in trasferta e si voglia un’atmosfera simile a quello dello stadio o, semplicemente, quando si voglia provare un qualcosa di “diverso”.
Inoltre, bisognerà anche capire quanto inciderà l’eventuale costo del biglietto e sei, quindi, lo “spettacolo” offerto varrà il prezzo d’entrata.
Io resto dell’opinione che vivere e condividere l’esperienza dal vivo con altre miglia di tifosi non possa essere sostituita dalla tecnologia. Le emozioni, i suoni, i profumi (o gli odori a volte…) che offre uno stadio e una partita vista dagli spalti sono unici.
Però questo surrogato deve essere una esperienza quantomeno spettacolare per gli occhi.
Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).