Il racconto per filmati di questa settimana è dedicato agli internazionali d’Italia di tennis che stanno per vivere la settimana decisiva: andando a spasso nel tempo, vi proponiamo una pagina divisa… in tre set. Dapprima un omaggio al TENNIS ITALIANO con alcuni protagonisti delle nostre racchette nel torneo italiano, poi alcune FINALI D’EPOCA che evocano non solo ricordi tennistici, ma anche televisivi, riascoltando le voci di Guido Oddo, Giampiero Galeazzi ed Ivana Vaccari; infine la nostra rubrica dedicata al 1973 che stavolta si occupa proprio della DUE FINALI PRINCIPALI di quella edizione di cinquant’anni fa.
PRIMO SET: INTERNAZIONALI AZZURRI
Il cecoslovacco naturalizzato egiziano Drobny s’impone al fiumano Cucelli con il punteggio di 6-1 10-9 6-0, nella finale del 1951.
Non si può citare Gianni Cucelli senza anche menzionare Rolando Del Bello. Nella finale di doppio del 1952 i due devono però arrendersi alla coppia australo-egiziana Sedgman-Drobny (3-6, 7-5, 3-6, 6-3, 6-2). Direttamente da un’emissione dell’Istituto Luce.
1961: Edizione che si svolse a Torino. Una ricostruzione che è un omaggio al grande Nicola Pietrangeli. Sulla terra battuta, quell’anno, non ha scampo il fuoriclasse australiano Rod Laver. Punteggio a favore di Nick: 6-8 6-1 6-1 6-2 Audio rielaborato per necessità di narrazione.
Omaggio alla “divina”, Lea Pericoli ed alla sua compagna di doppio Silvana Lazzarino, nella finale del doppio femminile del 1963. Le due italiane devono però cedere al duo australiano Court ed Ebbern per 6-2 6-3
Adriano Panatta contro l’argentino Vilas in finale nel 1976. In SECONDA VISIONE la ricostruzione di quell’incontro con lo scambio finale che assicura la vittoria al tennista romano con il punteggio di 2-6 7-6 6-2 7-6
L’anno dopo (1977), Tonino Zugarelli raggiunge la finale vincendo il confronto di semifinale contro l’australiano Dent. Le immagini si riferiscono proprio a questa semifinale vinta in 6-4 5-7 6-4 6-2. Tonino dovrà arrendersi allo statunitense Vitas Gerulaitis, che nei quarti aveva fermato anche il percorso di Adriano Panatta.
SECONDO SET: ALCUNE FINALI DEGLI ULTIMI 50 ANNI (…e oltre)
Torna Rod Laver nel 1971 e si impone al cecoslovacco Kodes. Vittoria in 7-5 6-3 6-3
Commenta Guido Oddo.
Il 1974 lancia un giovanissimo svedese che scriverà per circa 10 anni la storia del tennis. Si chiama Bjorn Borg. Il rumeno Ilie Nastase, campione uscente, deve inchinarsi in tre set 6-3 6-4 6-2.
Nel 1981 epilogo sudamericano: CLERC (ARG)-PECCI (PAR) 6-3 6-4 6-0. Commenta Guido Oddo.
Siamo ora nelle epoche in cui le donne gareggiavamo a Perugia: ecco il successo di Chris Evert nel 1982 sulla cecoslovacca Hana Mandlíkova (6-0 6-2)
Eccoci al 1988 con una vittoria tutt’altro che facile del cecoslovacco Ivan Lendl. L’avversario è l’argentino Perez Roldan. Questo il punteggio: 2-6 6-4 6-2 4-6 6-4, Commento di Ivana Vaccari.
Finale stellare nel 1994: SAMPRAS (USA)-BECKER (GER) 6-1 6-2 6-2 Commento di Giampiero Galeazzi.
Ed ancora la finale del 1995: MUSTER (AUT)-BRUGUERA (ESP) 3-6 7-6 6-2 6-3 Commento di Ivana Vaccari.
TERZO SET: SCUSATE, AVETE VISTO PASSARE IL 1973?
Stavolta non cambiamo argomento ma si resta al Foro Italico, offrendovi le immagini delle finali del 1973, un po’ spostate rispetto all’attuale collocazione: si finì infatti a giugno.
Quella maschile, NASTASE (ROM)-ORANTES (ESP) 6-1 6-1 6-1, è già presente su YouTube con un video Archeosport.
In campo muliebre superfinale GOOLAGONG-EVERT con vittoria della prima in due set, 7-6 6-0
Per la Evert ci saranno peraltro cinque titoli, tra il ’74 e l’82 (quest’ultimo, appena vista sopra). La premiazione del 1973 viene effettuata da Giorgio De Stefani, vecchia gloria del tennis italiano e finalista in questa manifestazione nel 1934.
Ringraziandovi anche stavolta della gentile visione, salutando Sportinmedia, vi diamo appuntamento alla prossima settimana per un una mega puntata dedicata al campionassimo della nostra atletica, LIVIO BERRUTI. Con filmati “inverosimili” ricostruiremo la sua carriera, i primi passi, i record, la marcia di avvicinamento a Roma 1960, i giorni d’oro di quella Olimpiade, il 1961 stellare ed ancora il proseguio della sua carriera con finali importanti, individuali ed in staffetta.
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