Smaltita l’ubriacatura collettiva per le prestazioni straordinarie di Jannik Sinner alle Nitto ATP Finals di Torino, ubriacatura resa più acuta dalla trasmissione su Rai 1 e Rai 2 delle partite, è arrivato il momento di fermarsi un attimo, analizzare i dati televisivi e trarre qualche considerazione anche in chiave futura.
[qui la diretta a caldo, post finale con Djokovic, in compagnia di Piero Valesio]
GLI ASCOLTI CLAMOROSI DELLA FINALE CON DJOKOVIC
Domenica mattina la Rai ha annunciato a sorpresa che la finale tra Sinner e Djokovic avrebbe avuto l’onore della trasmissione su Rai 1. Niente Rai 2, quindi, ma promozione sul primo canale che non trasmetteva un incontro di tennis dal 1999 (con un giovanissimo Roger Federer: vedi).
Insomma, i vertici Rai, fiutando il possibile boom di ascolti televisivi – Sinnermania montante (vedi ascolti partita vs Djokovic nel girone) in tutto il Paese e domenica senza concorrenza calcistica – hanno deciso di stravolgere le consuetudini Rai (solitamente è lo sport a essere sacrificato sull’altare di telegiornali e programmi intoccabili) e dedicare la massima attenzione alla finale di Torino.
Il risultato televisivo è stato semplicemente incredibile (sì, qui è proprio il caso di utilizzare questo termine, abusatissimo ad esempio nelle telecronache di F1), anche tenendo conto di una partita meno lottata dell’auspicato, quindi senza un terzo set decisivo che si sarebbe disputato tra le 20:00 e le 21:00, orario in cui gli ascolti sarebbero cresciuti ulteriormente.
Su Rai 1 la finale Sinner-Djokovic ha ottenuto 5.493.000 telespettatori, con il 29,5% di share.
Su Sky Sport la finale ha superato quota 1 milione di telespettatori (1.1193.000, 6,4% di share), piazzandosi al secondo posto assoluto nella classifica degli ascolti di una partita di tennis su Sky (al primo rimane Berrettini-Djokovic, finale di Wimbledon 2021, con 1,5 milioni a cui vanno aggiunti i 3,2 milioni di TV8 in chiaro).
Sommando i dati di Rai 1 e Sky Sport, il risultato finale è di 6.686.000 telespettatori (35,9% di share) che hanno seguito la finale tra Sinner e Djokovic: un dato mostruoso.
TOTAL AUDIENCE (TV+STREAMING) DI SINNER-DJOKOVIC
Grazie a Studio Frasi, infine, è stato possibile avere il dato della Total Audience, che tiene conto anche delle visualizzazioni via streaming (quindi di chi ha seguito la partita su Rai Play, NOW e Sky Go).
La Total Audience di Sinner-Djokovic sfiora i 7 milioni di video-spettatori.
GLI ASCOLTI TV DELLE 5 PARTITE DI SINNER ALLE FINALS DI TORINO
Per capire la Sinnermania di questa settimana torinese, ecco i dati di ascolto complessivi (Rai + Sky Sport) delle cinque partite disputate dal tennista di Sesto Pusteria.
IL FUTURO TELEVISIVO DEL TENNIS (E DI SINNER)
Da cosa è dipesa questa straordinaria serie di risultati televisivi? È stato il mix di più elementi che si sono amalgamati alla perfezione nella settimana delle Finals di Torino, tra l’altro scevra da ogni forma di concorrenza calcistica.
Il fattore chiave è stata la trasmissione in chiaro, su un canale raggiungibile con i primi tasti del telecomando, di un grande evento sportivo che si disputa in Italia, in cui un atleta italiano, che piace molto per atteggiamento e modo d’interpretare lo sport (vedi numero di aziende-sponsor che hanno investito su di lui negli ultimi mesi), è competitivo ai massimi livelli e batte (nei gironi) un atleta famosissimo, conosciuto anche da chi non segue abitualmente il tennis e lo sport.
Che piaccia o meno, la trasmissione in chiaro sulla Rai (e ancor di più sul primo canale, segno inequivocabile di come una parte del pubblico televisivo guardi ancora in modo “passivo” i programmi, come giustamente sottolineato dall’amico Lucio Celletti, autore della rubrica “Viale delle Rimembranze”: “È desolante il fatto che il passaggio su Raiuno abbia comportato un notevole aumento di spettatori; denota che ci sono spettatori occasionali che non sanno utilizzare il telecomando e che vedono qualsiasi cosa che si offre loro senza scegliere…..)” è ancora determinante per raggiungere la massa delle persone. Nelle ultime settimane, infatti, Sinner aveva già disputato altre partite memorabili (a Pechino e Vienna), battendo Medvedev (x2), Alcaraz, Rune e Shelton, ma le sue partite erano state trasmesse o in Pay-Tv (Sky Sport) o in chiaro ma su un canale specializzato (SuperTennis Tv), lontano dai primi tasti del telecomando (64 digitale terrestre). Purtroppo, per il modo di guardare la televisione in Italia, ciò significa arrivare a un pubblico essenzialmente di (già) appassionati, equivalente, nella migliore delle ipotesi, a circa un milione di telespettatori. La trasmissione su Rai 2 in prima serata – con tutti gli elementi sopracitati – ha determinato un balzo di +2,5 milioni di telespettatori che hanno seguito costantemente le partite di Sinner, fino ad arrivare all’apoteosi di domenica con 5,5 milioni di italiani collegati su Rai 1.
Sottolineata già la natura aleatoria di una parte di pubblico, è altrettanto evidente che un’altra parte di questi 2,5 milioni di telespettatori, si sono avvicinati e appassionati al tennis e a Jannik e nelle prossime settimane e mesi presteranno attenzione e tempo alle sue future imprese. Una nuova, ampia fetta di appassionati, quindi, che alzerà inevitabilmente la domanda di tennis (e “di Sinner”) e a cui l’offerta (televisioni e media in primis) dovrà essere in grado di rispondere nel modo più efficace possibile, con i benefici del caso (nel caso delle Pay-Tv, ad esempio, nuovi abbonati e nuovi inserzionisti).
IL TENNIS IN TV NEI PROSSIMI ANNI – Qui il discorso ci porta automaticamente al discorso Diritti Tv del tennis per i prossimi anni. Detto che i contratti per la trasmissione dei tornei dello Slam in Italia sono sostanzialmente blindati per qualche anno (Eurosport-Discovery trasmetterà gli Australian Open fino al 2031 e il Roland Garros fino al 2026, Sky Wimbledon fino al 2026 e Super Tennis quelli dello US Open), si aspettano notizie ufficiali a brevissimo per i diritti Tv dei tornei 250-500-1000 a partire da fine dicembre 2023 e per i prossimi anni. Dovrebbe arrivare l’ufficialità dell’accordo pluriennale, molto importante, tra ATP, WTA e Sky Europe per la trasmissione di tutti questi tornei su Sky Sport e NOW. Per la parte in chiaro, fin qui garantita egregiamente da SuperTennis (e SuperTenniX), invece, non ci sono ancora indiscrezioni rilevanti. È chiaro che la Rai, dopo gli ascolti trionfali delle Finals e l’imminente Coppa Davis, potrebbe fare un pensiero a trasmettere, in accordo con chi detiene i diritti, qualche partita in chiaro di qualche torneo importante, ma occorre capire se vi siano ancora i tempi per un eventuale accordo. Senza dimenticare che la trasmissione degli incontri di tennis, in condizioni normali, si scontra con la rigidità dei palinsesti e partite sui 5 set possono avere durate incompatibili con telegiornali e programmi vari.
Oltre a questo, chi detiene i diritti (poniamo Sky Sport) dovrà valutare attentamente il giusto mix Pay/Chiaro dei vari tornei. Lo schema base potrebbe essere quello di trasmettere solo per gli abbonati i primi turni e aprire al chiaro (TV8) eventuali semifinali e finali.
LA SOLUZIONE LEGISLATIVA – Una soluzione legislativa, sottolineata già nel libro Decoder – Storia decriptata della Pay-Tv sportiva in Italia e ripetuta in un successivo articolo su Sport in Media (vedi), è quella dell’aggiornamento della lista degli eventi sportivi di particolare rilevanza e interesse che devono essere trasmessi obbligatoriamente in chiaro.
Riprendo qui il pezzo perché è tornato prepotentemente d’attualità:
Per l’Italia questo elenco è stato stilato dall’AGCOM che lo ha aggiornato con una delibera del 2012. In questo elenco, per quanto riguarda il tennis, rientrano:
– la finale e le semifinali della Coppa Davis e della Fed Cup alle quali partecipi la squadra nazionale italiana
– la finale e le semifinali degli Internazionali d’Italia di tennis alle quali partecipino atleti italiani.
È la stessa AGCOM, nelle motivazioni della delibera, a sottolineare come: “Con riferimento al tennis, si ricorda che ad essere inclusi nella lista eventi non sono tutti gli incontri afferenti alle competizioni sportive della Coppa Davis e degli Internazionali di tennis, ma solo le ipotesi specifiche in cui atleti italiani si qualifichino per le finali o semifinali. Ciò è avvenuto con un’incidenza piuttosto rara, ma l’interesse da parte del pubblico in questa eventualità è stato ampiamente dimostrato nei fatti di recente, quando un’atleta italiana, la tennista Francesca Schiavone, ha vinto il torneo Grand Slam del Roland Garros. La Rai, appena avuta notizia della qualificazione dell’atleta per la finale del torneo, ha immediatamente acquisito i diritti di trasmissione dell’evento, per la trasmissione in diretta, cambiando, peraltro, il palinsesto di Raidue all’ultimo momento. La diretta della finale, disputata tra le tenniste Schiavone e Stosur, è stata seguita da più di tre milioni di telespettatori, con punte del 20% di share. Un risultato che supera inequivocabilmente gli ascolti riportati dal tennis in generale: che atleti italiani si qualifichino per questi prestigiosi risultati è un fatto che gode sempre di grande rilevanza, anche presso il pubblico che normalmente non segue il tennis, e che comporta una vasta eco mediatica al riguardo“.
Nell’ormai lontano 2012 era quasi impensabile che qualche tennista italiano si spingesse così avanti in un torneo dello Slam. Peccando forse di ottimismo, è invece ipotizzabile che Berrettini, Sinner e (forse) Musetti possano raggiungere questi traguardi nei prossimi anni. Proprio in virtù di ciò e vista la crescente attenzione mediatica attorno al tennis, la parte tennistica degli eventi sportivi televisivamente protetti andrebbe aggiornata, inserendo “semifinali e finali dei tornei dello Slam (e dei 1000?) in cui sono coinvolti tennisti italiani“.
Insomma, la Sinnermania ha sconvolto gli equilibri mediatici. Vedremo nelle prossime settimane come televisioni, in chiaro, pay e in streaming (ma anche politica sportiva e non…) reagiranno a questa nuova e meravigliosa situazione di innamoramento collettivo.
DECODER | IL LIBRO SULLA STORIA DELLA PAY-TV SPORTIVA