Less is more: il club ha fatto una scelta deliberata, quella di mantenere il torneo, così come il campo, l’Augusta National, il più incontaminato possibile.
L’Augusta National Golf Club, in Georgia, ha ospitato anche quest’anno il più famoso torneo al mondo, il Master, quello in cui si assegna al vincitore la famosa Giacchetta Verde: uno dei quattro tornei major, i più importanti della stagione sui green.
Se vogliamo azzardare un paragone, il Masters sta al golf come Wimbledon sta al tennis.
La vittoria dell’88ma edizione è andata allo statunitense Scottie Scheffler, trionfatore per la seconda volta in carriera, dopo il primato conquistato nel 2022.
Noi qui ci soffermeremo sul dietro le quinte di questo evento, gli aspetti economici e le sfide logistiche per portare in un paese della Georgia circa 50.000 persone, tutti aspetti assolutamente affascinanti.
In un contesto, quello golfistico, più diviso che mai nella lite tra PGA e la lega araba LIV (battaglia combattuta a suon di milioni di $, su cui magari torneremo), il Masters è riuscito a elevare il proprio evento a un livello molto alto.
Proviamo ad analizzare un po’ di curiosità che possono far comprendere meglio le particolarità di questo torneo, non uno dei tanti, ma The Masters!
Diritti televisivi e sponsor: CBS ed ESPN hanno “l’onore” di presentare al pubblico l’Augusta National
Il Masters gode di un contratto televisivo più unico che raro nel panorama dello sport moderno.
I diritti di trasmissione su suolo statunitense non sono infatti venduti a una grande rete di broadcaster, magari per centinaia di milioni di dollari, ma ceduti gratuitamente a ESPN e CBS (da noi è proposto su Sky Sport).
Di anno in anno, praticamente sulla fiducia, gli organizzatori e le due emittenti si accordano.
L’Augusta National pretende ed ha un grande controllo su come e cosa andrà in onda, in quanto vuole preservare l’immagine del torneo, anche a scapito del profitto.
Si badi bene che lungo il percorso non ci sono nemmeno dei cartelloni pubblicitari, anche per motivi estetici.
MA DA DOVE TRAE I PROPRI GUADAGNI IL MASTERS?
- Merchandising: 69 milioni di dollari
- Biglietti/Badge: 39 milioni di dollari
- Diritti televisivi internazionali: 25 milioni di dollari
- Licenze e vendita cibo: 8 milioni di dollari
➜ Totale: 142 milioni di dollari
Fonte Forbes.com
Il Masters lavora solo con poche aziende “di un certo livello”, quelle che negli Stati Uniti chiamano “blue-chip brands”, ossia quei marchi affidabili, ben posizionati sul mercato azionario, che garantiscono investimenti sicuri (il termine “blue chip” – gettone blu – deriva dal gioco del poker, per indicare la fiche con il valore più alto).
Attualmente i grandi sponsor sono AT&T, IBM, Mercedes, Delta, Rolex e UPS – gli unici marchi che ottengono spazi commerciali durante il Master e che “foraggiano” l’evento.
A questi marchi vengono venduti pochi slot pubblicitari di solo 3-4 minuti di tempo totali ogni ora di trasmissione, da pagare a caro prezzo chiaramente.
L’ex presidente di CBS Sports, Neal Pilson ha affermato:
Augusta ha un rapporto prezioso e di lunga data con gli sponsor, tanto che, in molti casi, l’amministratore delegato della società sponsor è semplicemente un membro del club
L’Augusta National punta ad offrire un prodotto esteticamente ineccepibile, mira al “bello”, che possa catturare l’attenzione del pubblico.
Tanto è il fascino e la forza di questo torneo che può permettersi addirittura il lusso di non offrire volutamente “in chiaro” una copertura televisiva completa durante i primi round, come fanno gli altri major di golf e come siamo ormai abituati a vedere in tantissime discipline, dove l’evento è coperto a 360°.
Le TV senza dubbio vorrebbero mostrare le immagini sin dal primo tee shot, ma durante i primi due giri, la copertura di ESPN inizia alle 15:00 e le sessioni mattutine, per decisione dell’organizzazione, vanno solo in streaming o sull’app del Masters, altro punto forte dell’offerta (app per dispostivi Apple – app per dispositivi Google).
IBM, lo sponsor di più longevo, contribuisce infatti anche a potenziare la sempre popolare app del Masters, una parte fondamentale delle offerte di streaming del torneo. Per l’edizione di quest’anno, gli aggiornamenti includono approfondimenti sulle buche per gli appassionati di golf che forniscono dati come la probabilità che un giocatore colpisca il green e aggiungono un’opzione alla funzione “voice over” dell’app, per la telecronaca, tradotta in spagnolo con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Su questi aspetti l’Augusta National è molto meticoloso, tanto che proprio per l’approccio metodico, alcune caratteristiche dell’app hanno richiesto sei o sette anni di test prima di essere implementate.
C’è una volontà sì di innovare ma con un occhio alla tradizione, al non voler snaturare un evento che affascina anche per la sua storia. In proposito, il presidente dell’Augusta National, Fred Ridley ha riassunto perfettamente la filosofia:
“Vogliamo sicuramente progredire, vogliamo provare cose nuove, vogliamo far crescere il gioco ma, allo stesso tempo, dobbiamo essere consapevoli del fatto che parte della magia di questo luogo risiede nella tradizione e nella mistica di cui è circondato il torneo“.
Curiosità dell’Augusta Master
MICROCHIP e TAG: l’organizzazione, all’arrivo, fornisce a ogni giornalista o addetto dei vari media un badge. Questi badge consentono di accedere ogni giorno al torneo e al centro multimediale e contengono anche un chip RFID, che permette ai funzionari del club di vedere in ogni momento dove si trova il possessore.
IL MONTEPREMI: il Masters di quest’anno ha assegnato un premio in denaro di 18 milioni di dollari, di 3,2 milioni sono andati al vincitore. A differenza poi della maggior parte degli altri tornei di golf, che non forniscono premi in denaro a chi non riesce a superare il “taglio”, anche i golfisti tornati a casa venerdì sera hanno ricevuto comunque un assegno di $ 10.000.
VALE LA PENA FARE ANCHE IL CADDIE: con la vittoria di quest’anno, Scottie Scheffler ha fatto ulteriormente felice anche il caddie, Ted Scott.
Il caddie si porta a casa il 10% del montepremi in caso di vittoria e, con quella al Masters, Scott quest’anno ha già guadagnato in totale 1,2 milioni di dollari. Si collocherebbe al 54esimo posto su 200 fra i giocatori del PGA Tour, davanti a nomi ben quotati sul circuito come Rickie Fowler!.
CASE IN AFFITTO: gli affitti delle case nella zona di Augusta, in Georgia, durante il Master, raggiungono cifre folli. Ad esempio, una casa con 5 camere da letto affittata a dei giocatori può costare dai 30.000 ai 70.000 dollari a settimana. Marchi come Nike (o i partecipanti più ricchi) spesso pagano affitti a sei cifre per case più grandi. Ma ecco la parte più interessante: l’IRS (l’Agenzia delle Entrate statunitense) ha previsto un’esenzione speciale chiamata “The Augusta Rule”, che consente ai proprietari di affittare le loro case, per 14 giorni all’anno, senza pagare le tasse sul reddito. Questa regola è stata inizialmente messa in atto per i residenti di Augusta e sembra sia stata estesa ora a tutti gli Stati Uniti. Questa la forza del torneo, tale da sensibilizzare anche il fisco.
VENDITE DEL MERCHANDISE: nella sola settimana del torneo, il Masters realizza circa 70 milioni di dollari in vendite dal merchandise. Sono 10 milioni di dollari al giorno, 1 milione di dollari all’ora, 16.000 dollari al minuto di apertura dei negozi dedicati all’interno dell’impianto.
Di fatto l’Augusta National aumenta artificiosamente la domanda consentendo alle persone di acquistare merce ufficiale solamente in loco, non essendo previste le vendite online. Ciò crea code enormi ed è comune vedere persone alla cassa pagare conti per più di $ 5.000, acquistando spesso articoli anche per familiari e amici (o per rivenderli…).
LA LOTTERIA DEI BIGLIETTI: Il Masters è disposto a lasciare sul piatto anche parte dei profitti derivanti dalla vendita dei biglietti: i partecipanti sono selezionati ogni anno attraverso un sistema di lotteria. Si stima che ciascun richiedente abbia solo lo 0,55% di possibilità di vincere, senza possibilità peraltro di scegliere il giorno in cui partecipare. Se si è estratti, si possono acquistare i pass giornalieri al prezzo di $ 100 / $ 140, mentre gli stessi pass giornalieri poi rivenduti sul mercato secondario possono valere da $ 1.000 a $ 2.000.
“MAP & FLAG”: Augusta ha lanciato quest’anno una nuova offerta di ospitalità premium chiamata “Map & Flag”. Una volta arrivati al campo, gli ospiti ricevono un badge del torneo valido per la settimana e avranno accesso a cibo e bevande all-inclusive. Si hanno a disposizione dozzine di televisori per seguire le gesta dei propri campioni e persino un negozio di articoli esclusivo. Questi biglietti vengono fatti pagare 17.000 dollari cadauno e sono andati completamente esauriti.
PANINI E BIRRE A BUON MERCATO: ne abbiamo già parlato nel primo articolo di Moneyball, trattando dello stadio di Atlanta, sempre in Georgia, che, prendendo esempio proprio dal Masters, applica prezzi popolari al cibo venduto nell’impianto. Dai panini al formaggio da $ 1,50 alle birre da $ 5, il Masters mantiene intenzionalmente bassi i prezzi per garantire che i fan si divertano.
Fun fact: Il cibo è intenzionalmente avvolto in una confezione verde, quindi non può essere visto in TV se qualcuno getta rifiuti (!).
ALCOL SOLO DOPO LA FINE DELLA MESSA: parlando di prezzi agevolati, bisogna però stare bene attenti perché la birra, alla domenica, si potrà comprare solo dopo le ore 11:00 (fino al 2020 erano le 12:30 …). Perché? Semplice, la tradizione ha sempre previsto che nessuno potesse bere alcolici prima della fine della messa domenicale!
LA GIACCA VERDE la tradizione della giacca verde è iniziata nel 1937 quando l’Augusta National acquistò le giacche dalla Brooks Uniform Co., in modo che i visitatori del Masters potessero facilmente trovare gli addetti sul campo a cui chiedere informazioni accurate sul torneo. È quindi divenuta un simbolo del club e del vincitore, onorato proprio con questa giacca particolare. Ogni vincitore del Master riceve una giacca personalizzata, che può tenere con sé per un anno, ma poi dovrà restituire alla clubhouse. Potrà in seguito indossarla solo all’interno del club.
LA CENA DEI CAMPIONI: il club riunisce tutti i precedenti vincitori del Masters per una cena dei campioni ogni martedì prima dell’inizio del torneo. Il vincitore dell’anno precedente potrà scegliere il menu: Tiger Woods, vincitore a 21 anni, fece mangiare a tutti cheeseburger, patatine fritte e milkshake! Attenzione: l’Augusta National fornisce lo chef e il personale di servizio, ma fa pagare il pasto proprio al vincitore dell’anno precedente.
Matteo Zaccaria | Coltiva la passione per tutti gli sport (tranne il cricket, che rimane un mistero), ma non ne pratica neanche uno (!). Avvocato vicentino, ma non “magna gati”. Appassionato del racconto sportivo in tutte le sue forme. Ritiene che se ti svegli nel cuore della notte per guardare una finale NBA, o hai una passione, o un problema, oppure entrambe le cose!
“Mi piace guardare lo sport in Tv. Contrariamente ai film non sai mai come va a finire” (Michael Douglas).