All’ora di pranzo di lunedì 27 marzo, Il Foglio ha pubblicato una notizia importante a livello mediatico-sportivo: Alessandra De Stefano si è dimessa da direttrice di Rai Sport. La direzione passa ad interim a Marco Franzelli.
Stando alle indiscrezioni raccolte da Carmelo Caruso: “Tra i motivi che hanno portato alle dimissioni di Alessandra De Stefano anche la difficile gestione interna. La redazione di Milano protestava perché si riteneva trascurata rispetto a quella romana. Nelle scorse settimane la richiesta di Enrico Varriale di tornare in Rai, allontanato e in causa con l’azienda, ha peggiorato il quadro. Varriale ha chiesto il reintegro“.
De Stefano aveva assunto la direzione di Rai Sport nel novembre 2021. All’epoca avevamo raccolto alcuni suggerimenti arrivati dai lettori. Eccoli:
In realtà la direzione di De Stefano non ha lasciato tracce indelebili, se non quello di una Domenica Sportiva più multi-sportiva, grazie all’inserimento – non senza polemiche da parte del cdr – di Lia Capizzi, a cui potremmo aggiungere la scelta di ingaggiare Andrea Stramaccioni come commentatore tecnico durante Qatar 2022 e quella di riassegnare il dorsale #1 a Francesco Pancani nelle telecronache del ciclismo. Soprattutto la riproposizione del format del Circolo degli Anelli – il programma di approfondimenti serale durante i Giochi di Tokyo 2020 che fece spiccare il volo a De Stefano verso la direzione – per i Mondiali di Qatar 2022 ha sollevato numerose polemiche e critiche, con De Stefano che ha difeso in modo strenuo – e in alcuni casi piccato – le proprie scelte e il lavoro svolto. Alcuni giornalisti, a supporto della gestione De Stefano, hanno sottolineato i numeri – notevoli – registrati dalle partite dei Mondiali, ma come facilmente intuibile: grande evento calcistico in chiaro->senza alcuna concorrenza calcistica->in un periodo dell’anno televisivamente favorevole=risultati assicurati, indipendentemente dalla proposta (anzi, come detto più volte, lo spazio concesso dalle Reti ai Mondiali è stato insufficiente).
Nei primi mesi della sua direzione, inoltre, era scoppiato anche “un caso Bragagna”:
Da aggiungere, infine, come il ruolo di comando a Rai Sport sia estremamente complesso, per non dire ingrato, con l’azienda che fatica a investire sui diritti televisivi (con l’eccezione dei Giochi Olimpici), le Reti generaliste che cedono malvolentieri i loro spazi allo sport, e alcuni giornalisti di nome che reclamano i “loro” spazi calcistici.
Insomma, torna alla mente la definizione dell’ex direttore Gabriele Romagnoli che paragonò Rai Sport a Beirut.
ORA DE STEFANO A PARIGI E MARIO ORFEO A RAI SPORT?
Nell’ultima puntata del podcast “In Media(s) Res” avevamo rilanciato l’indiscrezione di Tv Blog secondo cui Alessandra De Stefano sarebbe in procinto di trasferirsi a Parigi (è sposata con un giornalista francese) come corrispondente Rai, mentre alla direzione di Rai Sport andrebbe Mario Orfeo.
La sensazione è che, al di là del nome del nuovo direttore/direttrice, i problemi atavici di Rai Sport non possano essere superati se non attraverso una rivoluzione sostanziale dell’intera struttura Rai, che da azienda pubblica controllata dalla politica, dovrebbe diventare una vera e propria media company. Tuttavia, considerando che si tratta di propositi vecchi di qualche decennio e vedendo come la politica – tutta – continua a considerare l’azienda, è più probabile che il cavallo di Viale Mazzini prenda vita e partecipi alle competizioni equestri di Parigi 2024.
Aggiornamento martedì 28.03.2023
Secondo le indiscrezioni raccolte da Repubblica, oltre a Mario Orfeo, in corsa per il ruolo di nuovo direttore di Rai Sport al posto di Alessandra De Stefano, ci sarebbero anche Marco Lollobrigida e Sabina Gandolfi (sarebbero indicati da FdI), Auro Bulbarelli (indicato dalla Lega Nord) ed Enrico Varriale (indicato dal Movimento 5 Stelle). Al di là dei singoli nomi, quello che emerge, ancora una volta, è che le nomine Rai, anche per lo sport, sono influenzate, legate, condizionate dai consueti giochi politici. Non se ne esce.