Il paradosso dell’uovo e della gallina ha una soluzione molto più agevole rispetto al dilemma che ci ha accompagnato nel corso degli ultimi mesi: l’idea del raduno è venuta in mente a Simone e a Wenner oppure questi ultimi hanno preso spunto dall’idea manifestata da Sandro Bocchio nella puntata numero 115 di in Media(s) res?
Fatto sta che mentre era appena iniziata un’edizione degli Australian Open che si sarebbe poi rivelata storica per i nostri colori, nella serata di mercoledì 17 gennaio 2024, nel corso di quella che sarebbe poi diventata la prima di tante call effettuate nelle settimane successive, assieme a Simone abbiamo concretamente deciso di metterci all’opera per organizzare il primo raduno della Community di Sport in Media, partendo con la scelta della data.
Perché proprio il 23 di marzo?
Perché ricadeva in un fine settimana in cui non erano stati programmati rilevanti eventi sportivi: del resto, se l’obiettivo che ci eravamo dati era quello di far incontrare appassionati di sport (in tv) non potevamo di certo non fare i conti con la programmazione sportiva.
Il tempo di sondare con un messaggino la disponibilità di Sandro e alle 22,30 del 17 gennaio la data era bella che fissata.
Come location, è stata scelta Bologna, vuoi perché mi sono offerto di curare la parte organizzativa, vuoi perché è una località raggiungibile in (al massimo) 3 ore di auto o di treno da una buona parte delle regioni in cui risiedono la gran parte dei followers della community di Sport in Media, pur consapevoli che, così facendo, avremmo perso a nostro malincuore altri affezionati followers di Sport in Media.
Dalla mattina successiva abbiamo iniziato a rimboccarci le maniche: sulla base di quello che avevamo ipotizzato, Simone ha scritto un articolo creando nel contempo un form da compilare per le adesioni, mentre il sottoscritto ha iniziato a pensare ai luoghi in cui si sarebbe potuto tenere il raduno e il seguente pranzo.
Il tempo di pubblicare l’articolo entro la fine della mattinata ed ecco arrivare la prima adesione, quella di Afro Mazzoni!
Ci siamo dati come tempo limite per raccogliere le adesioni il 31 di gennaio, onde avere tutto il tempo necessario per trovare una location adatta ad ospitare coloro che avrebbero partecipato.
Di lì a poco, la scelta è ricaduta sul Circolo Mazzini: in primis, perché sarebbe stato un luogo in cui sarebbe stato possibile concentrare incontro e pranzo senza doversi spostare; in secondo luogo, perché è ubicato in una zona di Bologna comodamente raggiungibile tramite l’auto (da non sottovalutare il fatto che si trova in una zona della città in cui è consentito parcheggiare senza dover pagare il parcheggio, per evitare così di gravare ulteriormente sulle casse di coloro che avrebbero deciso di sostenere trasferta e pranzo a loro esclusive spese), ma anche attraverso i mezzi pubblici; in terzo luogo per il suo motto “Dire, Fare Mangiare”, apprezzato da Simone sabato 17 febbraio in occasione del sopralluogo fatto qui a Bologna.
Definita la location, andavano contattati i relatori dei vari talk, sviluppando il programma di massima stilato nel corso delle settimane precedenti: con grandissima soddisfazione ognuno di loro non ha esitato un attimo nel garantire la propria presenza per l’evento del 23 marzo!
Un evento che, a quel punto, stava sempre più prendendo forma, ma che si è scelto di rivelare piano piano per cercare, da un lato, di dare all’incontro il tono che meritava, e, dall’altro, per avere il tempo di creare le varie locandine, di pubblicare le indicazioni per raggiungere Bologna, garantendo, nel contempo, la pubblicazione degli altri contenuti e rubriche settimanali di Sport in Media.
Inutile nasconderlo, l’emozione era inversamente proporzionale ai giorni che mancavano al 23 di marzo, non volendo deludere né chi aveva riposto in maniera incondizionata la fiducia in noi, né tantomeno le aspettative di coloro che sarebbero intervenuti ai tre tavoli.
Ciò, benché le cose cui pensare e da programmare fossero tante, almeno per chi, come noi, non fa questo di professione.
Il tutto, mosso in via esclusiva da una enorme passione, oltre che dal desiderio di incontrare (e far incontrare) dal vivo tante persone, che in questi anni hanno esternato a più riprese una comune passione, una benzina che ha reso piacevole lo scambio di centinaia di messaggi e/o di mail scambiati con Simone, così come le call, la sera dopo cena.
E finalmente, è arrivato sabato 23 marzo: una giornata in cui si sono incontrate 33 persone provenienti da 10 regioni d’Italia.
Due, tra le tante, sono le cose che mi hanno colpito: 1) la puntualità di coloro che hanno partecipato al raduno (non propriamente diffusa ai nostri tempi), puntualità che associo a una forma di assoluto rispetto; 2) l’amalgama che si è venuta a creare fin dall’inizio della giornata nonostante la gran parte dei partecipanti non si fosse mai incontrati di persona, amalgama che non ha escluso nessuno, nemmeno i relatori, che hanno dimostrato una totale disponibilità a 360 gradi.
E così, la sera, quando sono ripassato dall’esterno del Circolo Mazzini, di ritorno da un giretto con Adele, mi è venuta un po’ di malinconia guardando l’edificio dall’esterno, pensando alla giornata trascorsa, già finita, confidando, tuttavia, che quello che abbiamo organizzato, divertendoci, non sia destinato a rimanere un incontro isolato…
P.S.: mi rendo conto che i partecipanti e gli intervenuti avrebbero senz’altro meritato di dialogare su questi temi in una saletta riservata con un’acustica migliore e davanti ad immagini proiettate su di uno schermo alle spalle dei relatori, ma, in tal caso, i costi sarebbero stati difficilmente sostenibili, oppure avrebbero dovuto essere “ribaltati”, almeno in parte, su chi aveva già sostenuto esborsi per la trasferta e per pagarsi il pranzo, cosa che abbiamo preferito evitare.
Wenner Gatta
ALCUNE FOTO DEL 1° RADUNO DELLA COMMUNITY DI SPORT IN MEDIA
IL VIDEO-RIASSUNTO DI WENNER
IL REEL DEL 1° RADUNO DELLA COMMUNITY DI SPORT IN MEDIA