Alla presentazione dei palinsesti del gruppo Discovery (Eurosport, Nove, Real Time, Dmax, Giallo, ecc.) per la stagione televisiva 2019/2020, si è toccato marginalmente il tema riguardante i diritti televisivi per le Olimpiadi di Tokyo 2020 (24 luglio-9 agosto).
Discovery possiede i diritti TV della manifestazione sportiva più importante al mondo. Il problema è che, al momento – come accaduto per le Olimpiadi di Pyeongchang 2018, con grande disappunto da parte dei tifosi che vennero a conoscenza della cosa all’ultimo secondo – tutte le 3500 ore di diretta di Tokyo 2020 saranno visibili solo in OTT su Eurosport Player. Ripetiamo: al momento. Eurosport sta trattando con Sky per la copertura sui canali tradizionali (210 e 211 del pacchetto Sky), ma per ora non è stato trovato alcun accordo.
Proprio questo rappresenta il motivo di maggiore preoccupazione di tanti appassionati. Sicuramente i sistemi OTT rappresentano il futuro della fruizione video, ma è altrettanto vero che – allo stato attuale – non garantiscono una copertura totale della popolazione. In concreto – come dimostrato anche dai dati Total Audience – l’Italia e gli italiani si stanno dirigendo sempre più verso la visione di contenuti video su diverse piattaforme, ma i diritti TV primari delle Olimpiadi devono poter essere visibili su un sistema più tradizionale, anche pay (come avvenuto ad esempio con Sky nelle memorabili Olimpiadi di Londra 2012). Speriamo che Discovery-Eurosport trovino un’intesa velocemente. C’è ancora un anno di tempo.
P.S., Da ricordare che alla presentazione dei palinsesti Rai, Auro Bulbarelli (direttore Rai Sport) ha rimarcato che Viale Mazzini trasmetterà 200 ore di diretta di Tokyo 2020.