Quando un famoso aviatore scorazzava per i cieli del mondo, con ogni probabilità, non immaginava che il ricordo delle sue imprese temerarie avrebbe travalicato la sua esistenza per finire da tutt’altra parte, su dei campi parigini di tennis che avrebbero portato il suo nome.
A Eugène Adrien Roland Georges Garros fu, infatti, intitolata la denominazione del comprensorio tennistico dove si svolge il rito tennistico di giugno, il mondiale di tennis in terra battuta. Benvenuti nel nostro viale, per questa occasione trasformatosi in Boulevard, vista la “transalpinità” dell’argomento. Priorità, dapprima, ai nostri tennisti del secolo scorso, Pietrangeli e Panatta.
1960 FINALE PIETRANGELI (ITA)-AYALA (CHI) 36 63 64 36 63
Nicola Pietrangeli vince il suo secondo Roland Garros. Una vittoria tutta da vedere: è uno dei “non molti” tasselli che compongono la storia del nostro tennis maschile nelle prove del Grande Slam.
1976 QUARTI DI FINALE PANATTA (ITA)-BORG (SWE) 63 63 26 76
Il 1976 di Panatta passa anche per questo fondamentale incontro in cui il tennista romano estromette dal torneo il fuoriclasse svedese Bjorn Borg.
1976 SEMIFINALE SOLOMON (USA)-RAMIREZ (MEX) 67 60 46 64 64
Quale poteva essere l’avversario di Panatta se Solomon non avesse compiuto il suo percorso, vincendo anche la semifinale? La risposta è: il messicano Ramirez, avversario parimenti insidioso quanto Solomon, come dimostra il punteggio dell’incontro.
1976 FINALE PANATTA (ITA)-SOLOMON (USA) 61 64 46 76
Ma il libro della storia indica invece la finale PANATTA-SOLOMON ed il Corriere dello Sport del lunedì successivo può consacrare l’evento con un titolo emblematico “PANATTA RE A ROMA, IMPERATORE A PARIGI”. Ecco le immagini di quella finale, un filmato che ha avuto oltre 200.000 visualizzazioni.
1985 FINALE WILANDER (SWE)-LENDL (CSV) 3–6, 6–4, 6–2, 6–2
Scontro fra titani con supremazia dello scandinavo. È l’ultimo Roland Garros commentato da Guido Oddo, un trentennio in Rai, passando dalla “Enciclopedia di Lascia o Raddoppia” alla “Domenica Sportiva estiva”, da “Domenica Sprint” a “Sportsera”, dal tennis agli sport invernali.
1986 LENDL (CSV)-PERNFORS (SWE) 63 62 64
Ancora una proposizione in SECONDA VISIONE, per un motivo televisivo: la telecronaca è di Antonello Valentini, che poi ricoprirà il ruolo di Direttore Generale presso la Figc. Con Guido Oddo in pensione, come mai Galeazzi si lasciò scappare la finale del 1986? Semplicemente perché era in Messico per i concomitanti mondiali di calcio.
Il torneo femminile ha espresso anche varie finali interessanti. Ecco altre rarità.
1974 EVERT (USA)-MOROZOVA (URS) 61 62
Primo successo di sette a Parigi per la fuoriclasse degli States.ù
1981 MANDLIKOVA (CSV)-HANIKA (GER) 62 64
La diciannovenne di Praga, figlia di uno scattista olimpionico nel 1956, s’interpone negli anni di dominio della Evert e della Mandlikova.
1993 GRAF (GER)-FERNANDEZ (USA) 46 62 64
Una finale commentata da Ettore Miraglia e Dario Puppo per Espnclassicsport il canale che trasmetteva sport d’epoca e che non ha risposto, tranne varie eccezioni come questa, alle aspettative dei telespettatori malati di sport d’epoca.
SCUSATE AVETE VISTO PASSARE IL ‘73
Come abbiamo fatto per il torneo italiano nel nostro capitolo di due settimane fa la nostra rubrica di congedo dedicata al 1973 ci riporta agli epiloghi al Roland Garros di quell’anno.
SMITH COURT (AUS)-EVERT (USA) 67 76 64
Un classico scontro generazionale che vede l’australiana respingere l’assalto dell’emergente americana che, come abbiamo visto appena sopra, dovrà attendere un anno prima di imporsi nel massimo torneo francese.
La finale del torneo maschile scivola al martedì per problemi meteo.
NASTASE (ROM)-PILIC (YUG) 63 63 60
Al di là della franca affermazione del rumeno, il nome di Pilic proprio in quel mese di giugno, dopo la finale francese, sarà legato ad un fatto che condizionerà fortemente il torneo britannico di Wimbledon. Infatti il tennista numero uno della Jugoslavia, fu sospeso dalla Federazione jugoslava per essersi rifiutato di giocare in Coppa Davis per il suo paese contro la Nuova Zelanda a maggio. La sospensione iniziale di nove mesi, (sostenuta dall’International Lawn Tennis Federation), fu successivamente ridotta a un mese ma impediva a Pilic di giocare a Wimbledon. Il sindacato dei giocatori maschili, l’ ATP, minacciò che nessuno avrebbe dovuto competere nel torneo londinese se al croato non fosse stato permesso di competere. Circostanza che poi si verificò. E così ottantuno dei migliori giocatori, incluso il campione in carica Stan Smith, boicottarono Wimbledon per protestare contro la sospensione di Nikola Pilic. Dodici teste di serie maschili si ritirarono. Ma ecco intanto la finale francese.
Grazie ancora a tutti lettori, una gratitudine speciale a chi vorrà condividere questa pagina di storia sportiva sui social ed un saluto a Sportinmedia che ci ospita pazientemente. Appuntamento alla prossima settimana per rievocare un Giro della Svizzera, l’ultimo vinto da un italiano, Francesco.
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