Il regolamento per le produzioni audiovisive pubblicato sul sito della Lega calcio di serie A il 6 agosto 2021 disciplina anche l’utilizzo delle grafiche da parte dei licenziatari, i quali sono obbligati a trasmettere o far trasmettere le immagini esclusivamente con le grafiche realizzate dalla Lega Calcio di Serie A, non essendo consentito al licenziatario integrare l’evento attraverso la realizzazione di proprie grafiche da sovraimporre alle immagini e/o alle grafiche ufficiali fornite dalla Serie A.
Personalmente ritengo che questa limitazione precluda la possibilità che in un futuro più o meno prossimo (va ricordato come il Regolamento disciplina le stagioni della serie A fino alla 2023/2024) in Italia si possano vedere quelle (accattivanti, a mio avviso) grafiche virtuali tridimensionali che vediamo ormai abitualmente durante le partite degli altri campionati europei, come, ad esempio nella Liga Spagnola.

Durante le partite della massima serie, quest’anno in Italia ha difatti esordito una nuova grafica realizzata su di uno sfondo di color blu acceso, davvero molto minimalista per usare un eufemismo, grafica che ha subito qualche lieve modifica nel corso delle giornate.
In occasione, ad esempio, della sovraimpressione delle formazioni, durante le prime giornate il riquadro riempiva l’intero schermo del televisore, precludendo allo spettatore di vedere a ciò che stava accadendo sul terreno di gioco, ossia le preliminari operazioni di sorteggio, piuttosto che una carrellata dei primi piani dei protagonisti del match, che i registi sono soliti effettuare prima dell’inizio della partita.
Non solo: sul teleschermo comparivano soltanto i numeri dei titolari, senza una loro foto (abissale sotto questo profilo la differenza con ciò che vediamo prima del kick off nelle partite del campionato spagnolo o tedesco).

Qualche (lieve) correzione in corso d’opera è intevenuta nelle settimane successive: in occasione dell’ultimo turno di campionato, ad esempio, il riquadro con la formazione della squadra è stato sovraimpresso nella parte centrale dello schermo (lasciando ai bordi la possibilità per il telespettatore di intravedere qualcosa, poco, molto poco, in realtà), mentre hanno trovato (finalmente) spazio le foto dei titolari, seppur in un riquadro grande praticamente quanto una fototessera.

Per tutta la durata del match le (poche) infomazioni (e/o statistiche) vengono sovraimpresse nella parte superiore sinistra del teleschermo ove è presente il (classico) riquadro rettangolare contenente i nomi delle due squadre (a fianco dei quali sono racchiuse in due bande trasversali i colori di maglia della squadra ospitante e di quella ospitata), il punteggio, nonché il tempo che è trascorso dal calcio d’inizio.
Ogni ulteriore informazione trova spazio soltanto in prossimità di questo rettangolo sul quale, ad esempio, appare il cognome del giocatore ammonito o di quello espulso, ovvero il numero dei goal segnati dall’inizio dell’anno dal marcatore di una rete dopo un goal.

Soltanto durante una rewiew in sala VAR, nella parte inferiore del teleschermo trova spazio una grafica che ci indica il tipo di controllo che viene effettuato e il relativo esito con tanto di sponsor in sovraimpressione.

Una grafica, quella introdotta dalla Lega Calcio, molto più simile a quelle dei videogiochi rispetto a quelle che si vedono negli altri campionati europei, nel solco, probabilmente, di una linea che intende fornire al telespettatore le minime informazioni in tempo reale, necessarie per seguire il match nella consapevolezza che ciascuno di noi ha comunque la possibilità di consultare ogni tipo di statistica aggiornata su decine di siti internet (o numerose app), pronti a sfornare una infinita quantità di dati relativi a ogni singolo protagonista del match.
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”.
Aggiungerei che SOPRATTUTTO la grafica in questione è BRUTTA. Quel blu alluvionale e stordente, tra l’altro, usato pure nel riquadro in alto a sinistra per segnalare punteggio e minutaggio, si confonde spesso con l’indicazione del colore indossato in campo, che in Italia per tante squadre è di gradazione blu. Belle ed efficaci, per tal genere di indicazioni, le grafiche inglese e tedesca, così come quella di Dazn prima dell’obbligatorietà della grafica di Lega.