Si avvicina la fine del 2022 e, come ogni fine anno che si rispetti, è tempo di bilanci, anche per una rubrica, quale Ultra Slow Mo, che nel 2022 è passata attraverso 35 puntate.
In pratica 1 ogni settimana se si esclude la pausa feriale augustana e i mesi di gennaio e di febbraio, dedicati alla raccolta del materiale per #UNDÒUJIĀNGDAPECHINO, la pillola quotidiana che per 19 mattine consecutive è apparsa sulle pagine di questo sito per cercare di raccontare, sempre dalla privilegiata postazione del mio divano di casa, le Olimpiadi di Pechino.
Ho cercato, insomma, di darmi da fare, per quanto possibile.
Mi sono divertito, tanto, e, soprattutto, ho provato a saziare la mia curiosità nel cercare di approfondire una serie di tematiche che mi affascinavano e che non conoscevo (e forse non ero il solo), all’esclusivo fine di tentare di parlare settimana dopo settimana di ciò di cui gli altri non parlano.
Una rubrica, Ultra Slow Mo, che ho cercato di fare evolvere nel corso del 2022.
Settimana dopo settimana hanno difatti trovato sempre più spazio le “chiacchierate con” coloro che stanno dietro le quinte della produzione in televisione di un evento sportivo, che, metaforicamente, mi sono venuti a trovare, raccontandomi alcuni particolari della loro professione che ho tentato, per quanto possibile, di valorizzare in questo spazio, anche se avrebbero meritato cantori migliori dello scrivente.
16 professionisti che hanno dedicato al sottoscritto una parte del loro tempo (talvolta in orari assurdi, me ne rendo conto io per primo) per parlare di quella che è una passione, trasformatasi in una professione.
16 “chiacchierate con” che rappresentano il fiore all’occhiello del 2022 di Ultra Slow Mo.
E a partire dal mese settembre si è aggiunta un’altra perla a questa collana: la puntata mensile scritta con (o meglio grazie a) i followers della vivace community di Sport in Media su Twitter.
Un’esperienza che mi inorgoglisce e che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con alcuni “amici virtuali” con cui ho scoperto di condividere le medesime passioni.
Nel mezzo, qualche articolo dedicato a raccontare una particolare modalità di ripresa di cui nessuno aveva mai parlato e la partecipazione a tre puntate di Sportinmedia2u in cui ho avuto la possibilità di parlare a voce di questa rubrica e di interagire assieme a Simone con due registi di caratura internazionale.
Lo voglio chiudere così, pertanto il 2022, con un video in cui ho raccolto le foto dei protagonisti di questa rubrica, ossia di coloro che hanno avuto la pazienza di rispondere alle mie domande (molto spesso in orari di fortuna) e di collaborare con me nella redazione di un articolo, consentendomi così di mantenere la (non semplice) cadenza settimanale nella pubblicazione.
Un modo per ringraziare chi mi ha dato la possibilità di coltivare Ultra Slow Mo, che è stata letta settimana dopo settimana da migliaia di persone, le quali non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno e supporto, che meriterebbero anche loro, di essere ringraziate una a una.
Un modo per accogliere “l’anno che verrà”, con la voce in sottofondo di Diego Antonini, un Amico, prima ancora che un Collega, grande appassionato non solo di musica ma anche di football americano made in USA, con cui auspico di riuscire a scrivere nel 2023 uno di quegli articoli a quattro mani.
Appuntamento, a questo punto, al 2023.
Dodici mesi fa, di questi tempi, stava bollendo in pentola il DÒUJIĀNGDAPECHINO.
Da un po’ di settimane stanno invece prendendo forma un paio di ulteriori novità che dovrebbero venire alla luce nei prossimi mesi.
Poi, davvero, non saprò più cosa inventarmi per tenere viva la rubrica.
Ma se ci penso, non lo sapevo nemmeno l’8 marzo 2021, cioè il giorno in cui ho visto pubblicato il primo dei 70 articoli di Ultra Slow Mo, che, all’epoca non aveva nemmeno un titolo, inventato da colui che definisco “il padrone ideale di casa“, cioè Simone che mi ha dato questa possibilità.
E poi, invece, siamo arrivati fino a qui: “non so a che stadio siamo dell’evoluzione, però, forse, in questa stessa frase trovo la risposta“.
Buone feste a tutti, anzi, no #buontutto!
E, mi raccomando.
Stay tuned!
Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.