Sembrava tutto troppo bello per essere vero. Sky, con un bel slancio di generosità e sensibilità (ma con un occhio anche ad ascolti e pubblicità di TV8, canale in chiaro di sua proprietà), stante la situazione legata al Coronavirus, aveva dichiarato pubblicamente la sua disponibilità a trasmettere in chiaro su TV8 Juventus-Inter di domenica 1 marzo.
Vista l’eccezionalità del momento, se si creassero i presupposti di intesa con la Lega Calcio, Sky potrebbe valutare di aprire una finestra in chiaro trasmettendo su TV8 (nostro canale gratuito) almeno la partita di domenica sera, Juventus-Inter, per consentire a tutti di vederla». (Marzio Perrelli – Sky Sport)
La palla, quindi, passava al Governo che per bocca del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, apriva a questa possibilità, anzi, la auspicava. Tuttavia, rimandava la palla all’autonomia delle Leghe: “Sono decisioni che devono prendere le Leghe”. A questo punto, la notizia cominciava a viaggiare in Rete e sui social, con i tifosi entusiasti di poter vedere, dopo quasi 20 anni, una partita di Serie A trasmessa in chiaro. Sulla pagina Facebook di Sport in Media abbiamo anche lanciato un quiz:
In questo contesto, anche la Rai, in modo francamente grottesco, non essendo titolare di alcun diritto televisivo in merito, si proponeva di trasmettere in chiaro le partite che saranno disputate a porte chiuse. Il tutto, secondo la versione ufficiale, perché i canali Rai hanno una miglior copertura su scala nazionale.
Si attendeva quindi solo l’ok definitivo, con la comunicazione ufficiale di Lega Serie A e Sky. Invece, questa mattina, la Gazzetta apriva in prima pagina con un titolo che non lascia molte speranze:
JUVENTUS-INTER NON SARÀ TRASMESSA IN CHIARO. ECCO PERCHÈ
Nell’articolo all’interno si spiega come, di fatto, la Lega Serie A non possa autorizzare la trasmissione in chiaro di Juventus-Inter perché la Legge Melandri non prevede alcun diritto in chiaro sulla Serie A. Per superare questo limite occorerebbe un decreto ad hoc del Governo, ma i tempi, secondo quanto riportato dalla Gazzetta sarebbero troppo stretti. Quindi, chi si assume la responsabilità/di chi è la “colpa” della non trasmissione in chiaro dopo la piena disponibilità pubblica di Sky, titolare dei diritti? Il nodo è tra la Lega Serie A (che non ha mostrato particolare entusiasmo per questa iniziativa e, più in generale, si distingue sempre per la sua scarsa visione, flessibilità e capacità di adeguarsi alla realtà e proiettarsi nel futuro) e il Governo. Come spesso avviene, tuttavia, ci si rifugia su cavili e interpretazioni di norme che potrebbero essere superate in pochissimo tempo.
Concretamente, se la Lega Serie A avesse reale interesse a mandare in onda in chiaro questa partita, chiederebbe al Governo (che tramite il Ministro dello Sport ha appoggiato pubblicamente l’iniziativa di Sky) di scrivere un Decreto Legge di 3 righe-3 (tempo necessario 15 minuti), in cui, “vista la situazione di emergenza legata al Coronavirus e considerata la rilevanza pubblica dell’avvenimento sportivo (la partita sarà seguita da diversi milioni di telespettatori), si consente una deroga alla Legge Melandri per la trasmissione televisiva in chiaro dell’incontro“. Punto. Poi, è evidente che vi sono 10.000 cose più importanti da risolvere in questo momento, ma vista la situazione che si è creata e considerando la richiesta della stessa Sky, pensiamo che nessuno potrebbe sollevare inutili e pretestuose polemiche su un’iniziativa che farebbe piacere a molti milioni di italiani (e anche per questo motivo il Governo avrebbe tutto l’interesse a emanare un tale decreto).
In definitiva, cara Lega Serie A, potrebbe essere l’occasione giusta per fare finalmente qualcosa di positivo e popolare. Non nasconderti dietro a un impedimento superabile in pochi minuti. Chiaro? Meglio, (in) chiaro?