L’entusiasmante vittoria di Alberto Bettiol al Giro delle Fiandre 2019, unita alla vittoria nel Fiandre femminile di Marta Bastianelli ci consente di fare una breve analisi sul modo in cui i quotidiani – sportivi e generalisti – maneggiano un’impresa sportiva di questa portata. Soprattutto, ci permette di capire quali sono le scelte editoriali dei giornali sportivi. SPORTinMEDIA dedicherà ampio spazio a questo tipo di approfondimento, integrandolo con dati e tendenze.
Vediamo i primi tre quotidiani generalisti per diffusione e tiratura:
Davvero interessante notare l’eco delle imprese di Bettiol e Bastianelli e l’ampio spazio riservato in prima pagina dai quotidiani generalisti: foto notizia sul Corsera, unica notizia sportiva su Repubblica, tiolo con due ampie foto sulla Stampa. In generale, quando i generalisti decidono di dedicare così tanto spazio a un evento sportivo, devono esserci due fattori: importanza della vittoria e giornata senza news così rilevanti sul fronte politico-economico-cronachistico. I quotidiani generalisti, in questo senso, hanno una maggior sensibilità rispetto a quelli sportivi, verso “impatto e portata di un successo sportivo”. Non sono “intossicati” da moviole e da calciomercato. Per questo, sono più oggettivi e autorevoli rispetto a Gazzetta, Corsport e Tuttosport, nello scegliere l’evento che merita maggior attenzione in prima pagina.
Vediamo ora i quotidiani sportivi:
Sui quotidiani sportivi e sulla scaletta degli argomenti si potrebbero scrivere diverse cose. Soffermandoci alle prime pagine odierne, si possono notare dele notevoli differenze.
- La Gazzetta dello Sport (direttore Andrea Monti) decide di uscire in modo “democristiano”, sottolineando le vittorie di Bettiol e Bastianelli, ma senza sacrificare gli argomenti core, vale a dire la giornata calcistica con un occhio di riguardo per il mondo rossonerazzurro. Il problema è che il titolo principale della rosea, riguarda ancora una volta la moviola, gli arbitri e il VAR. Ora, che le discussioni sugli episodi arbitrali siano il pane di tutti i bar dello sport del Paese, è pacifico. Tuttavia, dal quotidiano sportivo più diffuso e autorevole, ci si aspetterebbe un salto di qualità, una spinta verso argomenti più “alti”. Altrimenti, continuando a dare così tanto risalto a falli di mano, interpretazioni, utilizzo o meno del VAR, ecc. si finisce per alimentare quella anti-cultura sportiva da moviola che avvelena il dibattito sportivo italiano. Se ne può parlare, certo, ma senza tramutarlo nell’argomento principale di giornata. P.S. come scritto da Luca Marelli (autentico maitre a penser sulle questioni arbitrali) la decisione sul rigore assegnato alla Lazio è corretta, quindi, nei fatti, la prima pagina e il titolone della Gazzetta sono quantomeno fuorvianti.
- Tuttosport (direttore Xavier Jacobelli), in assenza di partite di Juventus e Torino (hanno giocato sabato) opta per una prima pagina leggermente diversa dal solito, con uno spazio più che apprezzabile per Bettiol-Bastianelli. Una sorpresa positiva.
- Il Corriere dello Sport (direttore Ivan Zazzaroni), invece, amplifica le tematiche messe in primo piano dalla Gazzetta, incentrando la propria prima pagina sul VAR, addirittura con un editoriale di Zazzaroni sull’arbitraggio di Fabbri in Juventus-Milan di due giorni prima. Lo spazio per Bettiol (si badi bene, solo Bettiol, niente Bastianelli…) è il minimo indispensabile. Siamo in presenza di un tipico esempio di anti-cultura sportiva, con una venatura di populismo e snobismo verso lo sport femminile. La cosa non mi sorprende particolarmente, considerando impostazione e idee di Zazzaroni.
Nel complesso, quindi, la storica giornata per il ciclismo italiano e lo sport azzurro in generale, vede i quotidiani generalisti uscirne molto meglio rispetto agli sportivi, ancora una volta concentrati – in due casi su tre – più sulle questioni arbitrali che sullo Sport vero e proprio.