Ben ritrovati nel nostro Viale dei ricordi,
focus questa volta su una storia da Giro di Svizzera, per respirare l’aria di montagna, attraverso la quarta corsa a tappe del calendario ciclistico, uno svolgimento a metà strada tra Giro e Tour, con un mix di tappe facili e percorsi alpestri. L’ideale per prepararsi al Tour ma anche l’occasione per mettersi in luce nel mese di giugno, anche senza ulteriori obiettivi prioritari.
L’evento, nel secolo scorso, ha scritto la storia medio/alta del ciclismo italiano, da Coppi a Fornara, da Bitossi a Motta, da Adorni a Saronni, nel ricordo delle imprese di Fezzardi e Portalupi e del successo del giovane Garzelli.
L’ultimo italiano a vincere in terra rossocrociata è stato Francesco Casagrande nel 1999, corridore toscano di enormi possibilità, non sempre fortunato.
Ripercorriamo pertanto il Tour de Suisse 1999, ultima edizione seguita da Eurosport dopo una sistematica trasmissione dell’evento, mai seguito, invece, dalla Rai. L’Ente paneuropeo seguirà nuovamente la corsa solo dopo quasi vent’anni. Al microfono del ’99, principalmente Andrea Berton e Marco Saligari, ma qualche tappa possiamo sentirla invece con commento inglese. Simbolo del primato per il primo in classifica la maglia oro.
Prima di partire con la narrazione per filmati. è necessario inquadrare il periodo. Siamo a pochi giorni dallo stop al Giro d’Italia di Marco Pantani per valori alti di ematocrito. Il ciclismo deve distrarsi e ritrovare serenità perchè il colpo è stato molto forte, non solo per il morale del fuoriclasse romagnolo, ma per un’opinione pubblica che deve ritornare ad occuparsi di agonismo più stretto.
Senza frapporre altri indugi, eccoci al Tour de Suisse 1999, tappa dopo tappa.
1 Solothurn, 6 km CRONOMETRO
Primo atto a Solothurn (o se preferite Soletta, nella versione italiana) con vittoria del campione di Francia Jalabert.
1. Laurent Jalabert (Fra) in 7’12”; 2. Viatcheslav Ekimov (Rus) à 8″; 3. Daniel Schnider (Sui) à 11″
2 Solothurn-Losanna, 201.5 km
Prime schermaglie in linea, con vittoria del campione olimpico e ciclopratista ex iridato Pascal Richard.
1. Pascal Richard (Sui) in 4h46’05”; 2. Francesco Casagrande (Ita) à 1″; 3. Laurent Jalabert (Fra); 4. Laurent Dufaux (Sui); 5. Gilberto Simoni (Ita) à 2″; 6. Oscar Camenzind (Sui)
3 Lausanne-Küssnacht, 220.6 km
In SECONDA VISIONE la vittoria di Silvio Martinello con sette italiani fra i primi 10. A posteriori si rivelerà l’unica volata di gruppo totalmente compatto.
1. Silvio Martinello (Ita) in 5h43’58”; 2. Mario Traversoni (Ita); 3. Markus Zberg (Sui); 4. Fabio Baldato (Ita): 5. Giovanni Lombardi (Ita); 6. Matteo Tosatto (Ita); 7. Gabriele Missaglia (Ita); 8. Daniel Von Flüe (Sui); 9. Mario Manzoni (Ita); 10. Josef Christen (Sui).
4 Bellinzona-Chiasso, 167.5 km
In Ticino nuova affermazione italiana grazie al milanese Missaglia, in grado di finalizzare un colpo di mano.
1. Gabriele Missaglia (Ita) in 4h08’32”; 2. Mikel Zarrabeitia (Esp) à 3″;3. Amilcare Tronca (Ita) à 8″; 4. Armin Meier (Sui) à 19″: 5. Gilberto Simoni (Ita) à 23″; 6. Laurent Dufaux (Sui); 7. Oskar Camenzind (Sui); 8. Francesco Casagrande (Ita).
5 Bellinzona-Grindelwald, 174.4 km
Gilberto Simoni (abbiamo visto due settimane il suo futuro Giro d’Italia del 2001) s’invola con Casagrande e lo precede sul traguardo della località alpina, conquistando anche la maglia oro di leader che indosserà solo nella crono dell’indomani.
1. Gilberto Simoni (Ita) in 5h23’59”; 2. Francesco Casagrande (Ita); 3. Laurent Jalabert (Fra) à 47″.
6 Meiringen-Meiringen, 29.5 km CRONOMETRO
Nella cronometro del Canton Berna, vince lo stagionato russo Ekimov. Come anticipato. Simoni dovrà cedere la maglia oro nuovamente a Jalabert. Tutto sommato una frazione interlocutoria in attesa delle tappe decisive.
1. Viatcheslav Ekimov (Rus) in 36’09”; 2. Steffen Wesemann (All) à 34″; 3. Martin Hvastija (Slo) à 1’00”:4. Matthew White (Aus) à 1’03”.
7 Küssnacht-Mauren (Lie), 162 km
Sconfinamento nel Liechtenstein e successo “piovoso” dell’australiano White.
1. Matthew White (Aus) en 3h46’55”; 2. Roberto Petito (Ita) à 6″; 3. Erik Dekker (Hol); 4. Gianluca Valoti (Ita) à 7″
8 Landeck-Nauders am Reschenpass, 45.7 km
Minitappa austriaca per i capricci del meteo. Si doveva partire da Mauren, la frazione prende invece avvio da Landeck e si conclude a Nauders nelle vicinanze del Passo di Resia e del confine italiano. Vittoria in maglia iridata per l’elvetico Camenzind, campione del mondo a Valkenburg nel 1998, in grado di regolare una pletora di fuggitivi.
1. Oskar Camenzind (Sui) en 1h00’22”: 2. Markus Zberg (Sui); 3. Francesco Casagrande (Ita); 4. Gilberto Simoni (Ita); 5. Massimiliano Lelli (Ita); 6. Armin Meier (Sui);
9 Nauders am Reschenpass-Arosa, 168.6 km
Main event della corsa rossocrociata. Per il toscano, al rientro da una squalifica, vittoria di tappa e leadership di gara pressochè definitiva.
1. Francesco Casagrande (Ita) en 4h32’20” 2. Laurent Dufaux (Sui) à 35″; 3. Giuseppe Guerini (Ita) à 45″; 4. Pavel Tonkov (Rus) à 48″; 5. Laurent Jalabert (Fra) à 1’00”; 6. Gilberto Simoni (Ita) à 1’05”.
10 Coira-Winterthour, 225.2 km
Arrivo della corsa “una tantum” a Winterthour. Fino al 1997 si arrivava tradizionalmente al velodromo Oerlikon di Zurigo, ma in seguito gli organizzatori hanno scelto un epilogo itinenrante. Maurizio De Pasquale, siciliano nativo di Trapani, s’impone in una volata a tre con Vetsch e Mondini.
1. Maurizio De Pasquale (Ita) en 5h10’01”; 2. Patrick Vetsch (Sui); 3. Giampaolo Mondini (Ita);
Questa invece la classifica finale: 1. Francesco CASAGRANDE (Ita) in 35h22’40”; 2. Laurent Jalabert (Fra) à 1’04”;3. Gilberto Simoni (Ita) à 1’11”; 4. Laurent Dufaux (Sui) à 1’16”:5. Oscar Camenzind (Sui) à 1’45”; 6. Sven Montgomery (Sui) à 3’57”
Da allora l’albo d’oro della massima corsa a tappe elvetica non ha….”recitato” più nominativi italiani in vetta alla classifica. Casagrande lasciò il segno in Svizzera con affermazioni di tappa a Meiringen nel 2002, a Saas Fee e Lapunt ancora nel 2003, dove indossò per tre tappe la maglia di leader ma poi dovette ritirarsi per problemi fisici. L’ultima affermazione italiana di tappa (lo scriviamo prima dell’avvio del 2023) è stata di Viviani ad Ensiedeln nel 2019.
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SCUSATE, AVETE VISTO PASSARE IL ’73?
Ci colleghiamo ora con il 1973. Ha inizio la stagione dell’atletica che vede fra i vari protagonisti il belga Emile Puttemans, argento olimpico sui 10.000, che a Los Angeles, s’impone senza avversari. in una prova sulle due miglia (3218,688 metri). Una galoppata solitaria in 8.26.6.
Stiamo per ridare la linea a Sportinmedia, non prima di aver salutato tutti i visitatori, ringraziando gli assidui e invitando gli occasionali alle prossime due puntate dei nostri percorsi mnemonici, dedicati all’atletica. Dapprima un rendez vous sulla Coppa Europa di Atletica, poi la celebrazione dei cinquant’anni del record mondiale di Marcello Fiasconaro, quell’1.43.7 sugli 800 metri, restato nella leggenda dell’atletica azzurra e della disciplina del mezzofondo.
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