Buongiorno dal Giro 2001, edizione che consacra Gilberto Simoni, corridore trentino che riesce finalmente ad esprimersi al massimo, dopo una buona carriera fra i dilettanti, un periodo di annubilamento ad inizio professionismo ed alcuni squilli preparatori nelle due edizioni precedenti. E’ anche un’edizione storica in “cabina di commento Rai”, in quanto, dopo anni di Giro seguito in moto, il mantovano Auro Bulbarelli sostituisce sul palco Adriano De Zan, andato in pensione ma presente nel dopo tappa.
L’organico di Raisport (Direttore Giovanni Bruno) era il seguente in quell’occasione (ringraziando March Moccia che ci ha aiutato nella ricostruzione):
Telecronaca: Auto Bulbarelli e Davide Cassani con apporto di Maurizio Fondriest.
Si gira: Paolo Pardini con Alessandra De Stefano e Dario Vergassola.
Motocronaca: Alessandro Fabretti
TGiro: immagini e voce fuori campo di Sandro Fioravanti.
Coordinamento giornalistico: Eugenio De Paoli.
Radio Rai: Antonello Orlando, Dotto e Scaramuzzino in moto. Ugo Russo interviste
Processo alla tappa: Marco Mazzocchi con Cassani, Fondriest, Bugno, prof. Dal Monte e Adriano De Zan.
Ma non possiamo nemmeno dimenticare Eurosport, altenativa di lusso con le voci di Andrea Berton e Marco Saligari (coppia molto bene assortita che commentava il ciclismo su quel canale fin dalla stagione 1999). Vedremo alcuni contributi dall’emittente paneuropea.
Una premessa: nel nostro excursus su questa edizione; non parleremo di doping, delle problematiche di quella edizione e di quelle future. Ci ha pensato la giustizia sportiva a fare il suo corso, ci limiteremo ai fatti oggettivi e ci atterremo esclusivamente ai risultati omologati. Ci sarà però un evento traumatico che turberà la quiete del Giro e inciderà fortemente sulla classifica e sui duelli finali.
Prol. Montesilvano Marina-Pescara, 7.6 km cronometro
1. Rik Verbrugghe (Bel) in 7’44”; 2. Dario Frigo (Ita) à 8″; 3. René Andrle (Tch) à 10″; 4. Jan Hruska (Tch) à 12″; 5. Andrea Peron (Ita) à 13″
Come nel 2023, il Giro è partito dall’Abruzzo, con un cronoprologo che è appannaggio del belga Rik Verbrugghe. Il fiammingo viene mostrato dalle telecamere solo in partenza ed all’arrivo.
Tappa 1 Giulianova-Francavilla al Mare, 205 km
1. Ellis Rastelli (Ita) in 5h15’06”; 2. Vladimir Douma (Ukr); 3. Gabriele Colombo (Ita); 4. Abraham Olano (Esp)
Tappa domenicale interamente abruzzese, all’insegna dell’ ”umidità”. Volata per 16 con Verbrugghe che resta naturalmente in maglia rosa. Vittoria per Ellis Rastelli, emiliano di Cortemaggiore. Intanto il Giro perde subito Casagrande, protagonista nel 2000, per via di una frattura al polso. Le immagini sono già presenti da tempo sul tubo ma queste sono arricchite da altri momenti di gara con le varie cadute che caratterizzano la giornata su un pavimento stradale dove sembra abbiano appena passato il sapone.
2 Fossacesia-Lucera, 163 km
1. Danilo Hondo (Ger) in 3h39’35”; 2. Rafael Mateos (Esp; 3. Gabriele Missaglia (Ita); 4. Wladimir Belli (Ita); 5. Massimo Strazzer (Ita)
Arrivo in provincia di Foggia, con successo tedesco. Riacciuffato, nel giorno della vita, lo spagnolo Mateos.
3 Lucera-Potenza, 149 km
1. Danilo Hondo (Ger) in 3h44’30”; 2. Endrio Leoni (Ita); 3. Andrej Hauptman (Slo); 4. Massimo Strazzer (Ita)
Il tedesco Hondo concede il bis in Basilicata.
4 Potenza-Montevergine di Mercogliano, 169 km
1. Danilo Di Luca (Ita) in 4h34’12”; 2. Gilberto Simoni (Ita); 3. Stefano Garzelli (Ita); 4. Giuliano Figueras (Ita); 5. Davide Rebellin (Ita)
Arrivo da classica vallonata con vittoria di Danilo Di Luca. Ad una manciata di secondi Dario Frigo conquista la maglia rosa.
5 Avellino-Nettuno, 229 km
1. Ivan Quaranta (Ita) in 5h29’16”; 2. Mario Cipollini (Ita); 3. Moreno Di Biase (Ita); 4. Jeroen Blijlevens (Hol); 5. Zoran Klemencic (Slo)
La conformazione di quel Giro non prevede per ora tappe particolarmente difficili. A ravvivare la giornata ci pensa lo spagnolo Garcia, protagonista di una spaventosa caduta durante un soccorso meccanico (mostrata in diretta all’inizio del filmato). Poi la volata in provincia di Roma, a Nettuno dove vince Quaranta.
6 Nettuno-Rieti, 152 km
1. Mario Cipollini (Ita) in 4h13’23”; 2. Danilo Hondo (Ger); 3. Massimo Strazzer (Ita); 4. Mauro Gerosa (Ita); 5. Jeroen Blijlevens (Hol)
Arriva finalmente lo squillo vincente di Mario Cipollini, per la sua vittoria nr.31 al Giro, eguagliando il numero di frazioni riportate da Learco Guerra, nella storia della corsa rosa.
7 Rieti-Montevarchi, 239 km
1. Stefano Zanini (Ita) in 6h48’02”; 2. Gabriele Missaglia (Ita); 3. Jan Ullrich (Ger): 4. Matthias Kessler (Ger): Stefano Garzelli, vincitore nel 2000, non lascia il segno in questo Giro ma aiuta Zanini ad imporsi nella cittadina toscana. Si riaffaccia fra i primi anche il tedesco Ullrich, venuto al Giro solo per prepararsi al Tour.
8 Montecatini Terme-Reggio Emilia, 185 km
1. Pietro Caucchioli (Ita) in 4h54’23”; 2. Davide Rebellin (Ita) à 33″; 3. Fredy Excelino Gonzalez (Col); 4. Giuliano Figueras (Ita); 5. Unai Osa (Esp)
Lunga fuga per Pietro Caucchioli (183 km). Per il resto la tappa appenninica non riserva che il nulla.
9 Reggio Emilia-Rovigo, 142 km
1. Mario Cipollini (Ita) in 3h27’41”; 2. Danilo Hondo (Ger); 3. Andrej Hauptman (Slo); 4. Alberto Ongarato (Ita); 5. Guido Trenti (Usa)
Nuova affermazione di Mario Cipollini, sempre davanti al tedesco Hondo.
10 Lido di Jesolo-Lubiana (Slo), 212 km
1. Denis Zanette (Ita) in 5h16’21”; 2. Mario Manzoni (Ita) à 3″; 3. Isidro Nozal (Esp); 4. Fabio Sacchi (Ita) à 15″
Si torna a Lubiana, nel ricordo di uno sconfinamento del 1971, con vittoria di Franco Bitossi, Ma allora, per quella tappa, non c’era diretta tv. A vincere nel combattuto finale è il compianto corridore friulano Denis Zanette.
11 Bled (Slo)-Gorizia, 192 km
1. Pablo Lastras (Esp) in 4h38’31”; 2. Giovanni Lombardi (Ita) à 10″; 3. Uros Murn (Slo); 4. Massimiliano Mori (Ita); 5. Alexis Rodriguez (Esp)
Nella canicola friulana spunta un gregario spagnolo, anticiando un gruppo di fuggitivi.
12 Gradisca-Montebelluna, 139 km
1. Matteo Tosatto (Ita) in 3h33’17”; 2. Zoran Klemencic (Slo); 3. Gilberto Simoni (Ita); 4. Massimo Strazzer (Ita) à 10″
Mentre si afferma Tosatto, Gilberto Simoni rosicchia alcuni secondi a Frigo in classifica.
13 Montebelluna-Passo Pordoi, 225 km
1. Julio Alberto Perez Cuapio (Mex) in 7h24’48”: 2. Gilberto Simoni (Ita); 3. Dario Frigo (Ita) à 45″; 4. Hernan Buenahora (Col) à 48″; 5. Carlos Alberto Contreras (Col) à 49″
Tappa importante ma non fondamentale per le sorti del Giro, finora privo di eventi di particolare risonanza. Con Gilberto Simoni s’invola sul traguardo della Valle di Fassa, il messicano Perez Cuapio, quasi incredulo nel vincere la tappa, mentre Gilberto è maglia rosa.
14 Cavalese-Arco 166 km
1. Carlos Alberto Contreras (Col) in 5h13’30”; 2. Wladimir Belli (Ita); 3. Unai Osa (Esp); 4. Dario Frigo (Ita); 5. Gilberto Simoni (Ita); 6. Hernan Buenahora (Col)
Tappa che non provoca rivolgimenti in classifica, ma provoca la squalifica di Belli per un pugno ad un tifoso al culmine della Santa Barbara. Le telecamere riprendono l’episodio (vedi minuto 2.07 del filmato), la giuria non tiene conto della provocazione dell’astante e squalifica, forse con eccessiva severità il compagno di squadra di Frigo.
15 Sirmione-Salò, 55.5 km cronometro
1. Dario Frigo (Ita) in 1h11’35”; 2. Gilberto Simoni (Ita) à 29″; 3. Abraham Olano (Esp) à 1’16”; 4. Serguei Gontchar (Ukr) à 1’32”
Tappa domenicale a contro il tempo, che vede Frigo imporsi ma Simoni si difende perdendo 29 secondi e conservandone appena 15 nella gruaduatoria generale.
16 Erbusco-Parma, 142 km
1. Ivan Quaranta (Ita) in 3h52’55”; 2. Endrio Leoni (Ita; 3. Mario Cipollini (Ita); 4. Danilo Hondo (Ger)
Affermazione parmense per Ivan Quaranta, formidabile velocista che forse ha raccolto in carriera meno delle sue potenzialità.
17 San Remo/Circuito dei Fiori, 123 km
1. Pietro Caucchioli (Ita) in 3h36’52”; 2. José Azevedo (Por) à 2″; 3. Jan Ullrich (Ger) à 27″; 4. Gianni Faresin (Ita); 5. Matthias Kessler (Ger) à 36″
Prima di una nottata inenarrabile, Caucchioli concede il bis sul traguardo di Sanremo. Si rivede ancora Ullrich.
18 Imperia-Sant’Anna di Vinadio, 230 km ANNULLATA
Un breve documento filmato per la tappa che non si svolse. Un blitz notturno della polizia presso gli alberghi dei corridori ne provoca l’annullamento. Rientra altresì, dopo lunghi conciliaboli, il proposito di chiudere il Giro anzitempo.
19 Alba-Busto Arsizio, 163 km
1. Mario Cipollini (Ita) in 3h35’04”; 2. Marco Zanotti (Ita); 3. Danilo Hondo (Ger); 4. Massimo Strazzer (Ita)
Un colpo di scena pone in secondo piano il 33° successo di Cipollini. Protagonista infelice della vicenda della notte precedente è Dario Frigo. Testualmente da un sottotitolo di gazzetta.it -Un triste ma inflessibile comunicato della Fassa Bortolo ha chiuso l’ avventura di Dario Frigo: i Nas gli avevano trovato sostanze proibite e il team lo ha licenziato-
20 Busto Arsizio-Arona, 181 km
1. Gilberto Simoni (Ita) in 5h03’38”;2. Paolo Savoldelli (Ita) à 2’25”; 3. Giuliano Figueras (Ita) à 2’43”;4. Daniele De Paoli (Ita)
In SECONDA VISIONE la tappa di Arona, in cui Gilberto Simoni certifica la supremazia nettissima nel Giro d’Italia. Concederà il bis nel 2003. Per il resto si definisce la classifica che non muterà nell’ultimo anno. con avversari staccatissimi e mai in grado di fronteggiare, la maglia rosa.
1. Gilberto SIMONI (Ita): 2. Abraham Olano (Esp) a 7’31”; 3. Unai Osa (Esp) a 8’37”; 4. Serguei Gontchar (Ukr) a 9’25”; 5. José Azevedo (Por) a 9’44”
21 Arona-Milano, 125 km
1. Mario Cipollini (Ita) in 3h05’01”; 2. Danilo Hondo (Ger); 3. Marco Zanotti (Ita); 4. Mauro Gerosa (Ita)
Assegnata anche la maglia ciclamino a Massimo Strazzer, la conclusione tradizionale a Milano, con affermazione di Mario Cipollini, come già nel 1990, nel 1991 e nel 1997.
In conclusione una netta superiorità per Simoni, in un Giro in cui ancora una volta la cronaca ha prevalso sull’agonismo. Troppo vicino ancora, nei ricordi di quella edizione, il sabato di Madonna di Campiglio 1999, un altro secolo ma solo due anni di differenza.
SCUSATE, AVETE VISTO PASSARE IL ’73?
Per il nostro angolo alternativo del tempo uno sguardo alla Coppa Uefa di 50 anni fa con il doppio confronto Livepool-Borussia M. sono gli inglesi a trionfare. 3-0 all’andata, 0-2 al ritorno
Audio rielaborato per necessità di narrazione, sulle note dei Led Zeppelin, con un brano in voga nelle trasmissioni radiofoniche di musica pop. “Over the hills and far away” .
Appuntamento alla prossima settimana, verosimilente con il Roland Garros, salvo modifiche, al momento non previste, ringraziando ancora una volta tutti per le pazienti visualizzazioni e Sportinmedia per l’ospitalità
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