Settimana in cui è caduta la “Giornata della Donna”, occasione per noi di occuparci dello sport muliebre attraverso una campionessa azzurra. Nell’imbarazzo della scelta, tra tante che hanno suscitato dolci ricordi di imprese sportive, abbiamo pensato di dedicare la pagina odierna a Manuela Moelgg, esempio di serietà, abnegazione, spirito di sacrificio al suo sport ed alla maglia azzurra. Questo traspariva dalle interviste che rilasciava al parterre al termine delle sue manches. Mai una risposta affrettata o di circostanza, sempre lucida nell’analizzare la sua prova, con un tratto gentile e gioviale. Una carriera di Coppa del Mondo, costellata di podi, senza il piacere di cogliere la gioia più grande di un primo posto ma questo è un ragionamento irrilevante se pensiamo al peso ed alla densità della sua valigia dei ricordi agonistici (piena di soddisfazioni, rimonte da vertice, sogni per gli appassionati, esaltazione dei telecronisti e delle compagne, ma anche centesimi di traverso od avversarie in grande giornata). Non abbiamo la pretesa di essere completi, ma cercheremo di soffermarci sulle sue gare da podio tra il 2004 ed il 2011.
In ordine cronologico il primo podio: nel 2004/05 (secondo slalom di Aspen) Manuela Moelgg (pettorale di partenza 39) rimonta dall’ottavo posto e giunge seconda. Deve arrendersi solo alla finnica Poutiainen. Telecronaca di Marcello Piazzano.
Arriviamo al 2007/08, ancora Nordamerica, slalom gigante di Panorama. Sono stati risolti i problemi di diritti che hanno impedito alle tv visibili in Itala di proporre l’apertura di Soelden. Lo sci è tornato sulle frequenze Rai e su quelle di Eurosport. È una grandissima giornata per l’Italia. È la grande stagione di Denise Karbon che vince con una grande prova ma Manuela coglie un probante terzo posto, confermando il piazzamento della prima manche. Tra le due azzurre sul podio l’austriaca Goergl. Nelle immagini anche un’altra italiana di valore: Nicole Gius. In telecronaca Davide Novelli e Barbara Merlin.
Stessa stagione (2007/08) a Maribor, slalom gigante. Si arriva da un predominio in slalom gigante di Denise Karbon di 4 gare, ma stavolta è proprio Manuela Moelgg con una splendida seconda manche a superare la compagna di squadra ed a porsi in testa alla classifica provvisoria. Sembra quasi fatta ma a guastare la festa completa è l’austriaca Elisaberth Goergl che si aggiudica la gara, mentre Denise Karbon è terza. In telecronaca Davide Novelli e Barbara Merlin.
Ultimo gigante del 2007/08 a Bormio. Un’ora prima suo fratello Manfred Moelgg ha vinto la Coppa del Mondo di slalom. Tocca a Manuela che in gigante, sotto gli occhi del vigoroso germano, ottiene ancora un primo posto provvisorio, nell’entusiasmo di Davide Novelli (solitamente telecronista compassato) e di Barbara Merlin. Ancora un duello con la Goergl che con un guizzo inaspettato beffa Manuela di 0.07 centesimi. Stavolta un secondo posto davvero pieno di rammarichi.
Stagione 2008/09, Un battito di ciglia separa la gioia dalla soddisfazione: lo spazio di due centesimi divide Manuela dalla vittoria sulle nevi ispaniche di La Molina (slalom gigante). Vince ancora la finlandese Poutianen, la stessa che s’impose in occasione del suo primo podio assoluto di Manuela. Ma allora era uno slalom. Al microfono Davide Novelli e Luciano Zanier.
Sempre nel 2008/09, eccoci a Semmering, nel consueto appuntamento in Austria fra Natale e Capodanno. La Moelgg questa volta vince la prima manche. Di fronte ad una Kathrin Zettel scatenata la nostra altoatesina nulla può, ma è brava a conservare comunque il secondo posto. Una digressione televisiva: quelle di Semmering sono le ultime gare commentate da Marcello Piazzano. Per effetto della separazione fra Eurosport e SportItalia, a partire dall’inizio del 2009, subentrerà alle telecronache dello sci femminile GIANMARIO BONZI, che non mancherà di farsi apprezzare immediatamente.
Passiamo ora…dal dentista: abbiamo una data da dover percorrere e non sappiamo se riviverla con il distacco di un ricordo comunque bello o con la presenza di un rammarico da dover rivivere. Sarà comunque un caleidoscopio di emozioni e di ricordi intensi. È lo slalom dei mondiali in VAL D’ISERE 2009. Dapprima ci godiamo la gradita sorpresa della PRIMA MANCHE. Manuela Moelgg con una filante discesa si aggiudica la prima manche dello slalom. Si sogna in grande. Al microfono Davide Novelli e Luciano Zanier.
C’è una nota canzone di Irene Grandi dal titolo “Alle porte del sogno”. Il titolo sembrerebbe perfettamente sintonizzato sul “sentiment” di quel giorno, se non fosse che….il brano è del 2010! Ma proprio Manuela si trova, in Val d’Isere, ad un paletto dal sogno. Spiace anche doverlo scrivere ma sappiamo come è andata. Fa parte del gioco un’uscita in slalom, ma è crudele finire ad un attimo dal traguardo, con la luce verde del cronometraggio ancora accesa. Seguiamo la SECONDA MANCHE della gara con Gianmario Bonzi, debuttante quell’anno ad Eurosport e Alfredo Tradati. Non sapremo mai il tempo finale al traguardo, quindi non è possibile modulare il tipo dei rammarichi. Certe occasioni non capitano tutti i giorni, ma Manuela è entrata nella leggenda anche per quell’episodio sfortunato che viene ricordato a 14 anni e sette mondiali di distanza, forse ancor più della conquista di un posto meno alto sul podio. Certo se avesse vinto l’oro….!?!? L’esame comparato con la Riesch ad una porta dalla fine dava una perfetta parità al decimo. La tedesca era in fase di rimonta ed ancora in grande spinta ma il margine al traguardo era talmente breve che si prospettava un arrivo sul filo di lana. Altra occasione si ripresenterà a Pyoenchang, Olimpiadi 2018, con il miglior tempo per la Moelgg nella prima manche del gigante olimpico. Nell’occasione coreana Manuela chiuderà poi ottava. Chi vi scrive, allora pensò a quei giganti femminili che fino alle Olimpiadi 1976 si svolgevano in una sola manche. Un solo percorso e medaglie assegnate. Un altro sogno, un’altra attesa e un risultato non sperato che comunque non increspa, a nostro avviso, la splendida carriera di Manuela.
FINE STAGIONE 2008/09: ad ARE Manuela è terza nella gara finale di quella stagione (slalom gigante). Una prova dominata dalla slovena Tina Maze, dove la finnica Poutiainen si conferma bestia nera dell’azzurra soffiandole una posizione. In telecronaca Gianmario Bonzi.
A LIENZ 2009/10 (Slalom Gigante di fine 2009), Manuela Moelgg effettua una rimonta a dir poco strepitosa, partendo dal dodicesimo posto. Le è dietro anche una giovanissima Federica Brignone. Sul più bello salta il feed che trasmette le immagini della gara per la Rai e per Eurosport. Non così per la Tv tedesca che non ha problemi e permette di seguire la prova anche delle ultime concorrenti. Scende per ultima la tedesca Hoelz che ottiene il primo posto per soli 0.05, privando Manuela del primo posto e Federica Brignone del secondo podio di inizio carriera.
Per la parte del filmato commentato in italiano abbiamo Gianmario Bonzi con Claudia Morandini.
Si apre a Soelden la stagione 2010/11. Per l’azzurra un terzo posto in slalom gigante.
Stavolta Manu lascia indietro la “bestia nera” Poutiainen ma sono due tedesche a precederla, Rebensburg ed Hoelzl. Al microfono Davide Novelli e Luciano Zanier.
Un affaccio sul podio anche nello slalom nella stessa stagione 2010/11 a Zagabria. Manuela è terza in Croazia. Un vero parterre di regine con lei: la vincitrice Marlies Schild e la seconda classificata, Maria Riesch. Al microfono Davide Novelli e Luciano Zanier.
Ci saranno ancora tre podi in anni successivi, troppo recenti per il nostro viale che come abbiamo detto nella prima puntata, si ferma al 2015, quando alla distanza dei ricordi si fa avanti la prossimità del pensiero. Ma a Manuela Moelgg, ove ci conceda il piacere di collegarsi a questa pagina, non possiamo che esprimere direttamente la nostra gratitudine e la nostra partecipazione ad una carriera così brillante.
CONTROVIALE DELLA MEMORIA
Restiamo in casa Moelgg. Vedremo tra poco un’impresa del fratello di Manuela, Manfred Moelgg.
Prima permetteteci di salutare caramente CARLO GOBBO. Abbiamo il privilegio di sapere che ci segue e fa estremamente piacere. Quando Manuela disse addio all’agonismo nel 2018, Carlo si rivolse a lei con affettuose parole dalle colonne di Fantaski per la rubrica la “Coppa del Gobbo”. Ne abbiamo estrapolato alcuni stralci: “Ti ho vista nascere sul palcoscenico internazionale, ti ho seguita piano piano, con discrezione, ho anche raccontato le tue gare per un paio di stagioni! Ho imparato a conoscerti, ad apprezzare le tue qualità umane, a volerti bene…a condividere le tue felicità è a soffrire per le tue delusioni! Sei una ragazza splendida e ti sei donata con grande affetto a tutti coloro che ti amano e ti rispettano lasciandoli arrivare al tuo cuore attraverso lo sguardo limpido dei tuoi occhi, impronta privilegiata della tua terra, della tua famiglia, della “vostra” San Virgilio di Marebbe. Lasci un segno profondo nel Circo Bianco, fatto di buone maniere e di stile, di simpatia e di orgoglio. Sei una donna di grandi ricchezze morali, hai sempre pianto in silenzio, senza mai ostentare i tuoi sentimenti. Cara Manu…Grazie… per avermi permesso di fare qualche passo sulla neve accanto a te e per avermi regalato la straordinaria dolcezza dei tuoi sorrisi.”
Il commento finale di Carlo Gobbo in Rai (va sempre precisato, perché avrà poi quattro anni al microfono di Eurosport) fu proprio lo slalom maschile di Bormio 2008, in cui Manfred Moelgg si piazza al quinto posto ma conquista la Coppa del Mondo di Slalom. Ecco il filmato della gara, vinta dall’austriaco Herbst, commentata da Carlo Gobbo, insieme a Paolo De Chiesa, ospite in cabina il compianto Mario Cotelli. Un siparietto simpatico durante la discesa di Moelgg in quanto De Chiesa preferisce commentare la discesa, laddove il telecronista vorrebbe vivere le emozioni della gara dell’altoatesino in un silenzio carico di emozioni e di scaramanzia. Nel corso della telecronaca ai microfoni di Arianna Secondini e Ivana Vaccari, intervengono Deborah Compagnoni, il tecnico Flavio Roda (attuale Presidente Fisi) e Luciano Zanier.
Non possiamo però ignorare egualmente il compagno di Manuela Moelgg, Werner Heel, discesista di vaglia. Questa volta ricordiamo il suo successo a fine stagione 2008/09, ad Are nel superg durante le finali della Coppa del Mondo, dove sul podio sale anche l’altro azzurro Innerhofer. In mezzo ai due azzurri il norvegese Svindal. Il commento è stavolta di Davide Labate con Paolo De Chiesa.
SECONDE VISIONI
Siamo giunti al termine di questa puntata, con la convinzione che chi ha visualizzato la nostra pagina ha rivissuto le stesse emozioni, sensazioni, gioie, rammarichi di allora. Vorremmo però riservarci ancora una notazione ed un sommesso pensiero. È appena trascorso un mese dalla scomparsa di Elena Fanchini. Per chi ha seguito le sue gare, trepidando per le sorti delle sue prove, è quasi inaccettabile pensare che l’azzurra non ci sia più. Alla sua memoria rivediamo la discesa della sfortunata bresciana nel commento di Carlo Gobbo e Paolo De Chiesa ai Mondiali di Bormio 2005, dove fu seconda e medaglia d’argento.
Parafrasando Michele Mirabella, complimenti per aver passeggiato nel Viale delle Rimembranze.
Appuntamento a giovedì prossimo con uno dei piatti forti del nostro menu stagionale, il ciclismo, cominciando con la proposizione di alcune Milano-Sanremo meno conosciute.
Grazie a tutti, a Sportinmedia che ci ospita e naturalmente a …Manuela Moelgg!
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