All’inizio della stagione 2023-24 avevamo annunciato la collaborazione tra LNP e Rai Sport per la trasmissione sul canale 58 del digitale terrestre (e su Rai Play) di una selezione di partite del campionato di Serie A2 Old Wild West.
Ne avevamo parlato anche in occasione del 1° Raduno della Community di Sport in Media, avvenuto a Bologna lo scorso 23 marzo. In quell’occasione era intervenuto il Responsabile Comunicazione di LNP, Stefano Valenti, che aveva svelato alcuni retroscena dell’accordo, condendo il tutto con alcune chicche notevolissime.
Ecco il video del suo spassosissimo intervento:
Sempre durante la stagione, Wenner Gatta ha avuto modo di seguire la produzione televisiva di una partita (Forlì-Cantù), raccontando poi nella sua rubrica il dietro le quinte di quella giornata:
Arrivati a fine stagione, con la promozione in Serie A di Trapani e Trieste, è giunto il momento di tracciare un bilancio a livello video-televisivo.
LA STAGIONE
Sono state trasmesse complessivamente 26 dirette, compresa la Finale di Coppa Italia. Durante la stagione regolare sono andate in onda 10 partite nella collocazione del venerdì in prime-time alle 20.45, 6 le dirette della domenica ed una al mercoledì. Nel corso dei playoff, poi, sono state trasmesse 9 dirette nello spazio di 23 giorni.
Sul canale RaiSportHD (58 del Digitale Terrestre) la Serie A2 ha avuto complessivamente oltre 1.5 MLN di telespettatori e 10.3 MLN di contatti. Il dato medio di audience è stato pari a 60.632 per gara, quello dei contatti si è attestato a quota 400.000. La partita più vista in stagione regolare è stata Gruppo Mascio Treviglio-Wegreenit Milano, prima diretta dell’anno, risoltasi dopo un tempo supplementare, che ha avuto un’audience superiore a 70K e quasi 581K contatti.
I PLAYOFF
Le 9 dirette dei playoff hanno avuto un’audience complessiva di 779.000 telespettatori ed oltre 5 MLN di contatti. Con medie-gara pari a 86.5K di audience e 565K per i contatti. Tolte le gare di finale, la diretta più vista dei playoff è stata G3 di semifinale Old Wild West Udine-Acqua S.Bernardo Cantù, con audience oltre quota 68K e contatti a 450k.
LE FINALI
Nell’ambito dell’offerta dei playoff, il dato delle 6 gare di finale dei due tabelloni è ulteriormente lievitato, valicando quota 618K e sfiorando i 4 MLN di contatti. L’audience media è stata di 103K, i contatti medi per gara 660k. La partita più vista è stata G3 tra Pallacanestro Trieste ed Acqua S.Bernardo Cantù, con audience media a quota 121K e 950k contatti. Tutte metriche record per la stagione. Molto buono anche l’ascolto della finale di Coppa Italia tra Unieuro Forlì e Flats Service Fortitudo Bologna, oltre 60K l’audience, 340K i contatti.
RAI PLAY
A questi dati, relativi esclusivamente al canale lineare RaiSportHD, vanno aggiunti quelli della piattaforma streaming in chiaro RaiPlay, che ha proposto in simulcast tutte le partite. L’aumento di audience in stagione regolare sul live streaming è stato pari a circa il 2% del dato di ascolto, salito attorno al +5% in occasione delle finali. Per dare un termine di confronto, nelle prime gare degli Europei di calcio tramesse da RAI, la piattaforma RaiPlay ha aggiunto un 6% agli ascolti lineari. A conferma di come anche su RaiPlay le finali dei playoff di Serie A2 abbiano rappresentato un prodotto molto seguito dagli appassionati sui device.
IL COMMENTO
“Dinanzi a questi dati d’ascolto la soddisfazione derivante dal rapporto intrapreso con RAI è tanta – commenta il presidente di Lega Nazionale Pallacanestro, Francesco Maiorana – Unitamente ai dati in forte aumento anche per quanto concerne la presenza degli spettatori nei palasport, nonché degli abbonati all’offerta LNP PASS, anche questi in ulteriore e sensibile crescita, rappresenta la prova provata che quella appena conclusa è stata una stagione dei record. Il nostro prossimo obiettivo sarà quello di replicare negli anni a venire questo risultato cercando, come sempre, di migliorare ulteriormente la qualità del nostro prodotto”.
TUTTE LE PUNTATE DELLA RUBRICA SUGLI ASCOLTI DELLO SPORT IN TV
#SIAMOQUESTI | SINOSSI, TEMI E STRUTTURA DEL LIBRO SUI PARADOSSI DELLO SPORT ITALIANO
#siamoquesti è un viaggio inedito nei meandri dello sport italiano. Una trattazione originale in cui si analizzano a fondo pregi e difetti del sistema sportivo italiano e in cui si cercano delle risposte a un quesito apparentemente senza spiegazioni:
Come fa l’Italia a essere una delle nazioni più forti al mondo in tantissimi sport, nonostante gli enormi problemi nel rapporto scuola-sport, malgrado una popolazione tra le più sedentarie al mondo, un’impiantistica inadeguata, una cultura sportiva limitatissima e un sistema mediatico-sportivo più attento a click e interazioni che a divulgazione e racconto?
#siamoquesti prova a rispondere a queste domande attraverso casi concreti, numeri e documenti, analizzando a fondo i 5 ambiti che dovrebbero essere alla base di ogni sistema sportivo virtuoso, approfondendo le dinamiche dello sport d’élite e individuando i motivi alla base di questa competitività, apparentemente inspiegabile.
sinossi #siamoquesti
#siamoquesti prova a rispondere a queste domande attraverso casi concreti, storie, numeri e documenti, analizzando a fondo i 5 ambiti che dovrebbero essere alla base di ogni sistema sportivo virtuoso, approfondendo le dinamiche dello sport d’élite e individuando i motivi alla base di questa competitività, apparentemente inspiegabile.
CULTURA SPORTIVA – Un concetto spesso fumoso o utilizzato in modo retorico che #siamoquesti definisce in modo concreto e multiforme, tra ossessione verso gli arbitri, cultura dell’alibi, cultura della sconfitta, rispetto per gli avversari, conoscenza dello sport in senso lato, doping e hate speech.
PRATICA SPORTIVA – Come si spiegano vittorie e trionfi, in molti casi ottenuti da ragazze e ragazzi sotto i 24 anni, se si prendono in esame gli ultimi dati OCSE che relegano l’Italia all’ultimo posto per attività fisica svolta dai bambini?
SPORT&SCUOLA – Come riesce l’Italia a ottenere dei risultati straordinari in tante discipline sportive, nonostante un sistema scolastico che non ha mai considerato l’educazione fisica/motoria come una materia fondamentale e in cui, in molte Regioni, mancano palestre e strutture adeguate?
IMPIANTI – Come riescono i nostri atleti a primeggiare in così tante discipline malgrado un’impiantistica tendenzialmente carente e obsoleta, se non proprio assente? L’organizzazione e l’eredità dei grandi eventi del passato (…), quelli del futuro e un approfondimento sui casi paradigmatici del ciclismo su pista e del pattinaggio velocità.
MEDIA SPORTIVI – Com’è possibile che l’Italia riesca a sfornare in modo costante campioni e medagliati in sport che non trovano spazio sui principali media, talvolta nemmeno in occasione dei Giochi Olimpici? Come funziona il sistema mediatico-sportivo e come si è evoluto nel corso della storia fino ad arrivare ai giorni nostri?
SPORT D’ÉLITE – Un capitolo interamente dedicato a organizzazione, governance e finanziamento dello sport di vertice in Italia e nel mondo, con focus sulle Federazioni sportive, sui Gruppi Militari e su alcuni casi di successo (Norvegia in primis).
I SEGRETI DEL MIRACOLO SPORTIVO ITALIANO – Il capitolo finale è incentrato sui 5 motivi (+1) alla base dei successi sportivi italiani, nonostante tutte le problematiche evidenziate nei capitoli precedenti.
La versione cartacea di #siamoquesti è formata da 270 pagine, suddivise in 7 capitoli.
Ovviamente viene dato grande spazio all’ambito mediatico-sportivo, con una ricostruzione tra storia, attualità e futuro di un mondo decisivo per la crescita di popolarità dello sport.
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INDICE COMPLETO #SIAMOQUESTI
Ecco l’indice completo del libro:
- LA CULTURA SPORTIVA: COS’È?
1.1 CULTURA SPORTIVA COME ETICA DELLO SPORT E COMPORTAMENTI
1.1.1 AVVERSARI
1.1.2 ARBITRI
1.1.3 HATE SPEECH
1.2 CULTURA SPORTIVA COME INSIEME DELLE COGNIZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE
1.3 CULTURA SPORTIVA COME CONOSCENZA DELLO SPORT IN SENSO LATO
1.4 CULTURA SPORTIVA COME OBBLIGO DI NON USARE ARTIFICI O INGANNI – DOPING E TRUFFE
1.5 CULTURA DELLA SCONFITTA, DEGLI ALIBI E FALLIMENTO NELLO SPORT - LA PRATICA SPORTIVA
2.1 UN PAESE SEDENTARIO
2.2 LO SPORT COME VOLANO PER ECONOMIA E OCCUPAZIONE
2.3 FEDERAZIONI SPORTIVE E TESSERATI
2.4 SOCIETÀ SPORTIVE E ASSOCIAZIONI - IMPIANTI E INFRASTRUTTURE: IL GRANDE PARADOSSO
3.1 IL PARADOSSO DEL CICLISMO SU PISTA E DEL PATTINAGGIO VELOCITÀ
3.2 I GRANDI EVENTI DEL PASSATO…
3.3 …E QUELLI DEL FUTURO: MILANO-CORTINA 2026
3.4 LE INFRASTRUTTURE SPORTIVE: POCHE E DA AMMODERNARE
3.5 L’INDICE TERRITORIALE DI ACCESSIBILITÀ ALLO SPORT - LO SPORT A SCUOLA E IN FAMIGLIA
4.1 SCUOLA ITALIANA: IL CONTESTO
4.2 IL RAPPORTO SPORT-SCUOLA IN ITALIA E IN EUROPA
4.3 INSEGNANTI E MATERIE COLLEGATE
4.4 LICEI SPORTIVI, TALENTI E GENITORI - IL RUOLO FONDAMENTALE DEI MEDIA
5.1 L’EVOLUZIONE STORICA DELL’INFORMAZIONE (SPORTIVA)
5.1.1 I GIORNALI
5.1.2 LA RADIO
5.1.3 LA TV PUBBLICA
5.1.4 LE TV PRIVATE
5.1.5 LE PAY-TV
5.1.6 INTERNET E SOCIAL MEDIA
5.2 LA CRISI DEI GIORNALI E LA QUESTIONE DELLE PRIME PAGINE
5.3 LE TELECRONACHE
5.4 IL CALCIOMERCATO
5.5 DOVE SI INFORMANO GLI ITALIANI OGGI
5.6 CONCLUSIONI - LO SPORT D’ÉLITE IN ITALIA E NEL MONDO
6.1 POPOLARITÀ E COMPETITIVITÀ
TABELLA 1 | MEDAGLIERE TOTALE TOKYO+PECHINO
TABELLA 2 | RAPPORTO MEDAGLIE/POPOLAZIONE
TABELLA 3 | INDICE DI COMPETITIVITÀ OLIMPICA
6.3 IL CASO NORVEGIA
6.4 IL FINANZIAMENTO DELLO SPORT IN ITALIA
6.5 I GRUPPI SPORTIVI MILITARI
6.6 FEDERAZIONI, ELEZIONI E MANDATI PRESIDENZIALI
6.7 IL CASO DEL TENNIS
6.8 GOVERNANCE E FINANZIAMENTO DELLO SPORT NEL MONDO
6.9 CONCLUSIONI - I “SEGRETI” DEL MIRACOLO ITALIANO
7.1 MOTIVI OGGETTIVI, PECULIARI E IMPONDERABILI 242
7.1.1 POSIZIONE E CLIMA
7.1.2 TRADIZIONE E LOCALISMO
7.1.3 ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO
7.1.4 PROFESSIONISMO DI STATO
7.1.5 ORGANIZZAZIONE SPORT D’ÉLITE E TECNICI
7.2 L’INGREDIENTE FINALE
7.3 EPILOGO | #SIAMOQUESTI
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