Il derby madrileño visto dalla privilegiata postazione del divano di casa

I lettori di questa rubrica sanno benissimo che le (principali) partite del massimo campionato di calcio iberico attraggono la mia attenzione, perché, molto spesso, rappresentano l’occasione per vedere in campo qualcosa di nuovo nell’ambito di una produzione televisiva di un evento sportivo.

E così è stato anche per il derby madrileño andato in scena nel pomeriggio del 27 settembre 2025.

Già, perché fin dalle immagini del riscaldamento, l’occhio (almeno del sottoscritto) è caduto sulla novità del pomeriggio, rappresentata da una particolare camera che girava per il campo riprendendo da vicino i calciatori.

Non una novità assoluta, perché alle nostre latitudini (o, perlomeno, in competizioni organizzate dalla Lega Calcio) abbiamo avuto la possibilità di vedere in occasione della ultima edizione della Supercoppa Italiana disputatasi a inizio gennaio 2025 (leggi qui il relativo articolo), dopo averla vista in campo nella finale dell’edizione 2022 della Coppa Italia (leggi qui la relativa puntata di Ultra Slow Mo).

Più in generale è una camera che è vediamo da tempo in azione nelle principali partite di cricket (leggi qui la puntata 109 di questa rubrica).

A Madrid, la scorsa settimana, ha innanzi tutto accompagnato l’ingresso in campo delle due compagini, sbucando da un angolo del campo, sì da permettere al telepcsportdipendente di calarsi sul terreno di gioco, anche grazie alla rotazione della testa della telecamera, tale da permettere una suggestiva visione a 360 gradi dello Stadio Metropolitano.

Dopo di che è stata staccata mentre transitava dietro alle due formazioni in campo per mostrare, di fatto, ciò che vedono i calciatori mentre sono scherati prima del saluto al pubblico.

Nel corso del match, l’abbiamo vista in movimento sul campo per destinazione sulla parte destra del terreno di gioco, in una zona decisamente affollata, tenendo conto, infatti, dell’esistenza dell’area tecnica dell’allenatore, della presenza sulla medesima fascia dell’assistente arbitrale e dell’operatore della steadycam (clicca qui per sapere cosa è la steadycam)

Tutt’altro che semplice, pertanto, il suo utilizzo da parte del pilota del veicolo, chiamato, infatti, a dribblare (ma, soprattutto a non essere di intralcio) alle tante persone che poteva incrociare su quel lato di campo.

Evidentemente, non è stato proprio possibile spingere la telecamera durante il gioco sul campo per destinazione opposto rispetto a quello in cui era posizionata la main camera (ripetendo, ad esempio, l’esperienza, a mio modo di vedere positiva, risalente all’ultima edizione della Supercoppa Italiana), con indubbi limiti di utilizzo della telecamera, le cui immagini sono andate raramente in onda (a memoria ricordo quelle non esaltanti relative a un replay conseguente a una marcatura).

Ma questa telecamera non è stata la sola speciale che abbiamo visto in campo a Madrid, avendo avuto più volte la possibilità di vedere all’opera la telecamera aerea, in onda, ad esempio, anche per mostrare, in diretta, il calcio di punizione da cui è nato il quarto goal dei padroni di casa, anche se, obiettivamente, non si è vista la fase finale del tiro, coincidente con l’ingresso del pallone in rete, a causa della distanza della telecamera dalla porta (e in assenza di un adeguato utilizzo dello zoom).

Particolare il posizionamento della telecamera aerea in occasione del calcio di rigore (anch’esso mostrato in diretta attraverso questa camera speciale), in quanto la stessa è stata collocata in maniera completamente decentrata, mostrando il penalty da un punto di vista che non avevo mai avuto la possibilità di vedere in precedente.

E proprio il calcio di rigore mi permette di introdurre le grafiche, come sempre particolari, precise e sontuose, grazie all’utilizzo della realtà aumentata, non solo a gioco fermo, ma anche durante lo svolgimento della partita.

Partendo, per l’appunto, dal calcio di rigore, la grafica mandata in onda sintetizzava i dati salienti del rigorista, con l’indicazione del relativo cognome (ultronea, a mio avviso, l’immagine del giocatore) e la raffigurazione della porta con l’indicazione degli ultimi penalty calciati e della relativa percentuale realizzativa.

Realtà aumentata che non è stata sovraimpressa soltanto sulle immagini provenienti dalla main camera, ma anche a quelle immortalate dalla camera aerea, che, prima del calcio d’inizio veniva mossa lungo il rettangolo di gioco per riprendere da vicino le card dei vari giocatori (calate dall’alto) costituenti i singoli reparti delle due squadre.

Ma pure, come accennavo in precedenza, alle immagini in diretta provenienti dalla main camera (leggi qui l’articolo dedicato a questa camera), come, ad esempio, quella ritratta nel sottostante frame, che permetteva di comprendere il posizionamento delle varie linee con l’indicazione dei giocatori.

Questo insieme di tracker e di linee, tuttavia, rimaneva poco in sovraimpressione, a causa, probabilmente, delle difficoltà tecniche legate alla tracciatura di ben 10 giocatori in movimento.

Last but not least, mi voglio soffermare su di un paio di grafiche che vediamo da un paio di stagioni a questa parte in Liga (proposte quest’anno anche alle nostre latitudini), che vengono sovraimpresse dopo la realizzazione di un gol.

Sulla parte in basso a sinistra, infatti, viene sovraimpressa una card del giocatore che ha segnato contenente il dettaglio del goal fatti nel corso della stagione raggruppati a seconda della tipologia delle marcature realizzate.

Ma la cosa che ho notato è la grafica successiva che indica nella parte alta a sinistra il punteggio che viene attribuito al giocatore dopo la realizzazione del gol ne La Liga Fantasy, una sorta di fantacalcio ufficiale de la Liga.

Particolare, decisamente.

Stay tuned!

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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.

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