Nella puntata #140 del podcast “In Media(s) Res” abbiamo citato il racconto di Andrea Masolin sulla sua esperienza al Roland Garros 2024. Ecco il suo racconto con alcuni consigli molto utili per chi intende godersi una giornata a Bois de Boulogne.
Andare ad assistere al torneo del Roland Garros è un’esperienza che consiglio ad ogni appassionato di tennis.
BIGLIETTI – È abbastanza facile trovare i biglietti. Gli organizzatori offrono, almeno quest’anno, due finestre in cui poter acquistare le entrate. Si possono scegliere i giorni e i campi. Chatrier, Lenglen e Mathieu (che d’ora in poi chiamerò 1, 2 e 3). Altrimenti ci sono a disposizione biglietti di 10euro che consentono di entrare nel complesso del RG e assistere ai match nei campi laterali. Cosa che consiglio nei primi giorni del torneo, domenica, lunedì, martedì e mercoledì della prima settimana.
È fondamentale conoscere la data in cui vengono messi in vendita i tagliandi e armarsi di pc e pazienza per poterli acquistare.
LOGISTICA – Data la posizione nel calendario il torneo può essere tormentato dal maltempo, allora sarebbe sempre meglio assicurarsi i biglietti per almeno uno dei due campi coperti (1 e 2).
- arrivare al Bois de Boulogne, enorme parco, dove è situato il complesso del RG, è abbastanza semplice. C’è la metro che vi porta a 100metri dai cancelli, anche se io scendo la fermata prima, per andare a comprarmi da mangiare e da bere. Prezzi e offerte all’interno del RG non sono il massimo e se non si vuole buttare via qualche euro e tempo nelle file, meglio prepararsi prima. Anche perché lasciano entrare con liquidi e cibo comprato fuori dal RG. Ci sono molte fontanelle dove eventualmente riempire una bottiglia o una borraccia.
- all’interno si gira facilmente, nei primi giorni, ci possono essere code per entrare nei campi laterali, ma la disponibilità è talmente tanta, che c’è l’imbarazzo della scelta.
La visuale nei campi 1 e 2 è ottima anche dalla piccionaia. Bisogna stare attenti a non scegliere i biglietti nella fila dietro alla zona disabili. Ci sono due file di lastre in plexiglass abbastanza fastidiose .
ESPERIENZA – Anche quest’anno, le tribune non erano sempre gremite. Ho notato, che spesso gli spettatori guardano un set o due e poi escono, alcuni ritornano altri no. Il motivo non lo so, ma l’effetto non è bellissimo. Se a questo aggiungiamo una programmazione abbastanza incomprensibile, vedi quarti femminili che iniziano alle 11.00 del mattino, alle volte sembra che non ci sia nessuno. Invece fuori dai campi 1 e 2 c’era tanta gente che si faticava a camminare, in particolare modo nelle aree davanti ai megaschermi (c’è ne sono 3, uno si trova in giardino dove ci sono molte sedie sdraio su cui sedersi)
Dicevo della programmazione, gli organizzatori fanno di tutto per guadagnare, come è logico, per cui ci sono due biglietti diversi per le semifinali. Consiglio di prenderne uno solo. Vedere due partite di tennis intere, di quella intensità, è stancante. Meglio scegliere una e sperare che sia bella.
Da evitare come la peste la partita serale. Costo alto, quasi come 3 partite che si hanno di giorno e, se finisce tardi, può essere complicato tornare in albergo, visto che a una certa ora la metro chiude e bisogna affidarsi ai taxi.
Il pubblico è tendenzialmente più rumoroso di quello di Wimbledon. Si vede e si sente gente bisbigliare di continuo. Per esperienza personale, le donne spagnole sono le peggiori. Urlano a ogni punto, festeggiando anche un errore del loro avversario, cosa abbastanza fastidiosa o ripetendo, ad alta voce, “bamos Carlos, Carlos te quiero” a ogni punto e nelle mie orecchie, quando gioca l’Alcaraz di turno.
Cosa capitata ogni anno.
Dunque per costi (secondo me si spende meno che andare alle Finals, ma il concetto è diverso), scenario, bellezza e prestigio del torneo è un’avventura che consiglio a chi ama il tennis.
Ovviamente vivendo a Londra posso farlo anche in giornata, visto che il treno da St.Pancras impiega due ore e mezza per arrivare in centro a Parigi.
Andrea Masolin