Se nemmeno una tragedia immane come quella della morte di Kobe Bryant (della figlia 13enne e di altre 7 persone) riesce a smuovere i quotidiani sportivi italiani, siamo di fronte realmente a un grosso problema. Che non riguarda più, come scritto decine di volte, la cultura sportiva, ma si pone su piano diverso e superiore, di etica, di buon senso, persino di buon gusto. Si tratta – banalmente – di comprendere una situazione molto semplice. Capire che un evento che ha colpito e commosso tutta la comunità sportiva mondiale, debba avere la precedenza su qualsivoglia risultato o partita. Invece, ancora una volta, e in questo caso in modo intollerabile e ingiustificabile, i quotidiani sportivi italiani hanno preferito puntare sulla “stringente” (sigh) attualità sportiva, mettendo in secondo piano l’evento tragico, che ha segnato e colpito tutte le persone che amano lo sport in genere, anche chi non segue abitualmente il basket e l’NBA. Solo la Gazzetta, in modo democristiano, ha deciso di dedicare mezza pagina a Kobe e mezza alla giornata di Serie A. Gli altri due sportivi? Meglio tacere.
I GIORNALI SPORTIVI EUROPEI E LA MORTE DI KOBE BRYANT
In giro per l’Europa, ovviamente, i quotidiani sportivi hanno dedicato delle prime pagine monografiche a Kobe. Per fare un esempio, ieri la Spagna si è laureata campione d’Europa di pallamano (sport molto seguito da quelle parti, come nella stragrande maggioranza del Vecchio Continente), qualficandosi anche per le Olimpiadi. Bene, nemmeno un trionfo sportivo del genere ha tolto spazio alla tragica scomparsa di Kobe Bryant. E, badate bene, molto spesso i quotidiani sportivi spagnoli sono simili per impostazione e argomenti trattati al Corriere dello Sport e a Tuttosport (quindi calcio, calcio, calcio). Insomma, non ci sono molte parole per descrivere la scelta dei quotidiani sportivi italiani: ineffabili.
IL TWEET DI MARCO BELINELLI
GLI SPUNTI DI MASSIMILIANO AMBESI E FABRIZIO BIASIN
Interessanti gli spunti di due dei giornalisti sportivi più seguiti a livello social (vedi classifica giornalisti con più interazioni social), sull’argomento in questione. Ecco come la vedono Max Ambesi e Fabrizio Biasin.
MA C’È CHI NON SI ARRENDE E DIFENDE LA SCELTA DEI QUOTIDIANI
Ecco il tweet di Roberto Maida del Corriere dello Sport:
Con il sostegno (?) di Stefano Meloccaro (Sky Sport):
E quello di Fabio Ravezzani:

Questa, invece, la rassegna stampa dei quotidiani sportivi europei sulla morte di Kobe Bryant (giudicate voi)…







