Inizia una nuova rubrica di Sport In Media dal titolo “È un bell’editore“, che scimmiotta la famosa scena di Fantozzi in cui tutti gli impiegati ringraziano ossequiosamente il “Direttore Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani, Gran Maestro dell’Ufficio Raccomandazioni e direttore dell’Ufficio Sinistri”, grande appassionato di biliardo. Il via ai ringraziamenti viene dato dal Gran visir dei lacchè, il geometra Calboni, con il suo epocale “È un bel direttore“. Filini e Fantozzi, poi, si spingono fino agli inarrivabili: “È un santo! Un apostolo!“.
Per farla breve, lo avete già capito, si tratta di una rubrica ironica in cui andremo a raccogliere articoli e manifestazioni di riverenza o deferenza da parte dei media nei confronti del proprio editore. La cosa è molto diffusa, quasi naturale, però in alcuni casi si toccano vette parossistiche.
Del resto la meritoria newsletter Charlie de Il Post – newsletter che suggeriamo per chi ama indagare e approfondire il mondo dei media – ha già introdotto da tempo la cosiddetta rubrica Bonomi in cui raccoglie “gli articoli de Il Sole 24 Ore dedicati a dichiarazioni qualsivoglia del capo di Confindustria, editrice del giornale“.
Anche in ambito sportivo esistono queste situazioni, con l’asse Gazzetta-Cairo-Torino che offre spesso buoni spunti. Per i pochi che non ne fossero a conoscenza, Urbano Cairo è presidente del Torino e presidente di RCS MediaGroup, società editrice della Gazzetta dello Sport (e del Corriere della Sera). Cairo è anche editore de “La 7” e di molte altre riviste (vedi).
È risaputo che Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport pubblicano spesso – quasi quotidianamente, a volte con più spazi in un’unica edizione – interventi, dichiarazioni, interviste e foto di Urbano Cairo.
GAZZETTA DELLO SPORT: MERCATO DI GENNAIO DEL TORINO DA 8
Nell’edizione di mercoledì 1° febbraio 2023, la Gazzetta dello Sport ha voluto dare grande risalto al mercato di gennaio del Torino. In prima pagina ha sottolineato i colpi nei vari reparti:
Nelle pagine interne, quelle dedicate al pagellone delle 20 squadre di Serie A, i club con il miglior voto sono stati Lecce, Sassuolo, Salernitana e Spezia, che hanno preso 6,5. Anzi, più correttamente si sono piazzati al secondo posto, visto che c’è stato un club che si è elevato rispetto agli altri 19. Un solo club che si è spinto sopra al 6.5, ma anche sopra al 7 e al 7.5. Un club che ha preso 8: il Torino del presidente Cairo.
Ora, di fatto il Torino ha “perso” 3 giocatori: Zima infortunato, Lukic finito in Premier al Fulham per 10 milioni di euro e il giovane e promettente centrocampista Ilkhan, girato in prestito alla Sampdoria.
Al contempo ha acquistato Gravillon, difensore con qualche trascorso in Italia, soprattutto in Serie B, arrivato in prestito dal Reims, Ilic, centrocampista di ottima prospettiva dall’Hellas Verona, preso in prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni di euro più bonus, e Rolando Vieira, mediano arrivato nello scambio con Ilkhan dalla Sampdoria.
Insomma, l’acquisto di Ilic, strappato alla concorrenza del Marsiglia, è sicuramente importante, si tratta di un centrocampista completo, che ha fatto intravedere delle buone qualità, ma di fatto va a sostituire un giocatore come Lukic, leader del centrocampo, ceduto in Inghilterra. A oggi, febbraio 2023, Lukic è più completo e avrebbe garantito un rendimento più sicuro di Ilic. Gli altri acquisti non spostano granché (Vieira ha più esperienza di Ilkhan, ma non sarà titolare, visto che la mediana di Juric sarà composta da Ilic e Ricci; Gravillon parte dietro ad altri 4 difensori che si contendono i 3 posti della difesa). In sintesi, quindi, una sessione di mercato sicuramente da promuovere, a cui si poteva dare un 6.5, sforzandosi anche un 7.
L’8 in pagella, però, dovrebbe essere riservato esclusivamente ai club che portano a termine una campagna acquisti faraonica o che piazzano un paio di grandi colpi (senza cedere giocatori di spessore).
Siamo sicuri che anche il geometra Calboni capirebbe.
[altrimenti, se si concede l’8 con troppa disinvoltura, si potrebbe innescare una rincorsa al voto più alto, tipo questa]