Nel nostro voltarci indietro di venti anni, lo sguardo si sofferma stavolta sulla Coppa Europa di atletica maschile che tornava allo stadio Ridolfi di Firenze dopo appena due anni.
Strano destino per l’atletica azzurra e per la manifestazione, allora avevamo una squadra di livello appena discreto, ma la Coppa Europa era una manifestazione spettacolare con una classifica separata per uomini e donne ed una partecipazione limitata ad otto formazioni.
Dal 2009 la Coppa Europa ha cambiato destinazione, si è ingigantita a 16 squadre e mescola i risultati maschili con quelli femminili: tutto opinabile, della serie come si rovina un evento, naturalmente ad opinione di chi scrive.
Al microfono per la Rai v’era Franco Bragagna, oggi “sfiorito” dai microfoni dell’atletica dopo Parigi 2024, una sorta…diremmo di prepensionamento. Un peccato per noi che non abbiamo più modo di sentirlo e …anche per lui, proprio adesso che l’Italia azzurra dell’atletica è davvero forte e che la Rai dedica ampi spazi agli eventi di portata internazionale. Pur non conoscendo le dinamiche interne e dovendo egualmente mettere in conto lo scorrere inesorabile del tempo, appare inspiegabile mettere in panchina il fuoriclasse del telecronismo.
La Coppa Europa del 2005 ebbe un andamento strano per le vicende azzurre maschili- Trofeo all’insegna dell’equilibrio con la Spada di Damocle della retrocessione nella Lega inferiore che colpiva due nazioni. Pur senza risultati altisonanti, la squadra non solo si difende dalla minacciata retrocessione ma nel finale riesce tuttavia a centrare un insperato podio. Parallelamente si gareggia fra le donne che invece vede la retrocessione della azzurre.
Ecco i principali protagonisti azzurri.
L’unico successo azzurro è del campione del mondo dell’asta 2003, Giuseppe Gibilisco in grado di valicare 5,91 nel corso della seconda giornata.
Sfiora la grande affermazione anche Nicola Ciotti, davvero vicino al colpaccio ma secondo a fine gare.
Secondo posto per la staffetta veloce (Luca Verdecchia, Simone Collio, Marco Torrieri, Koura Kaba Fantoni) preceduta dalla Gran Bretagna.
Nei 400 ostacoli, vinti dal transalpino Keita, terzo posto per Gianni Carabelli.
Al terzo posto Simone Collio nei 100 metri, alle spalle del francese Pognon e del britannico Lewis-Francis.
Egualmente al terzo posto Andrea Giaconi nei 110 hs, dove si afferma il francese Doucouré. Il collegamento con Raidue non è ancora cominciato. ma per fortuna allora v’era sul panorama sat la tv ellenica.
400 – Tris in Coppa Europa per il transalpino Raquil, mentre il compianto azzurro Andrea Barberi chiude quarto.
Nei 200 ci rappresenta Koura Kaba Fantoni che chiude al quarto posto. Vittoria britannica con Malcolm.
Questi risultati da podio o “ vicin-podio” costituiscono la base del piazzamento finale dell’Italia, che riesce a racimolare punticini utili alla causa. Si chiude con la 4×400 che chiude quarta con Claudio Licciardello, Edoardo Vallet, Luca Galletti, Andrea Barberi. Un terzo posto che forse mistifica uno stato di salute non eccelso per l’atletica italiana; nel 2006 l’incubo della retrocessione si concretizzerà. Vittoria dei britannici che non evitano il penultimo posto: li salverà dalla retrocessione la pista di Malaga (per la prossima edizione) che consente una finale a nove ed il ripescaggio british).
La Germania coglie il successo pieno del trofeo maschile che si concretizza alla fine della seconda giornata con la doppia affermazione di Friedek e Frank, nel triplo e nel giavellotto.
Ed eccoci alla rassegna stampa storica di March Moccia che ringraziamo ancora.













Un grazie anche a Sportinmedia per l’ospitalità. Prossima settimana dedicata al Tour de France di venti anni fa.
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