Lo scorso 6 agosto, in occasione delle finali dell’inseguimento su pista ai Mondiali di ciclismo di Glasgow, ho scritto un post sulla mia pagina Facebook in cui ho criticato l’ennesimo caso di scarsa elasticità della Rai in occasione di un evento sportivo. Di fatto, per lasciar spazio all’intoccabile TG2, la fantastica impresa di Pippo Ganna è stata relegata al canale 58 (e in precedenza, il consueto salto di canale ha impedito la visione completa della gara di Jonathan Milan, bronzo iridato). Qui il riassunto:
BUDAPEST 2023 E LA FINALE DI TAMBERI OSCURATA PER 12 MINUTI
Martedì 22 agosto era in programma la finale del salto in alto maschile ai Mondiali di Atletica di Budapest, una delle gare più attese per i nostri colori, con Gianmarco Tamberi a caccia dell’unico titolo mancante alla sua ricchissima collezione di successi. L’inizio della gara era fissato alle 19:58.
Ovviamente, come ben noto, anche per i Mondiali di Budapest la Rai ha previsto di trasmettere le gare su Rai 2, con un piccolo (…) asterisco. Ogni sera, cascasse il mondo, dalle 20:30 alle 21:00 va in onda l’edizione integrale del Tg2, quindi per quella mezz’ora i telespettatori privi di abbonamenti a Sky o Eurosport, sono pregati di trasferirsi al canale 58 (Rai Sport HD) per seguire le gare. Oggettivamente una piccola seccatura, senza considerare una quota di persone che non riceve il segnale del canale 58 e un’altra parte che, dati Auditel alla mano che segnalano un costante crollo dei telespettatori nel passaggio di canale, non è a conoscenza/non sa/non vuole/non riesce a pigiare i due tasti del telecomando e andare al canale 58.
Il problema di questi salti di canale, tuttavia, è che in alcuni casi il coordinamento tra Rai 2 e Rai Sport HD non è così puntuale (vedi gara di Jonathan Milan a Glasgow) e, in altre circostanze, può capitare che al canale 58 ci sia un evento sportivo che si è prolungato. Ed è proprio quello che è accaduto nel pieno della finale del salto in alto maschile, che ha poi visto trionfare Tamberi. Ecco il riassunto di quanto accaduto nel racconto puntuale di Wenner Gatta:
Qui invece una sorta di crono-tabella a cura dell’amico Nicola:
LO SPORT MERITA RISPETTO (E SENSIBILITÀ)
Onestamente è quasi stucchevole ripetere, ancora dopo tanti anni, sempre le stesse cose. Non è possibile nel 2023 assistere a cose del genere, soprattutto considerando che la concorrenza ha trasmesso la gara di Tamberi (e Fassinotti) non solo con il canale “generalista”, ma addirittura con un canale dedicato (Sky con telecronaca di Pietro Nicolodi) o con il consueto flusso video ad hoc (Discovery+).
Quanto avvenuto anche a Budapest 2023 è l’ennesima dimostrazione della totale rigidità dei palinsesti Rai, dell’inamovibilità assoluta del Moloch-Tg2, della scarsa capacità di coordinamento tra reti in situazioni di sovrapposizione di eventi. Come scritto da Lucio Celletti, si tratta di “una telenovela che dura dal 1976, prova olimpica di ciclismo interrotta“.
Per essere ancora più diretti: non è possibile, nel 2023, trattare lo sport in questo modo a livello televisivo. Se c’è un evento di tale portata, a maggior ragione con in gara un campione italiano in lotta per le medaglie, non ci sono Tg2 e salti di canale che tengano. L’evento sportivo va trasmesso integralmente su quel canale (uno dei primi 3, vista la sua rilevanza) e lì deve stare, senza slalom tra i palinsesti. Lo sport, i nostri atleti, meritano rispetto e meritano la massima sensibilità nella gestione della copertura televisiva. L’alternativa è non trasmettere l’evento, lasciar perdere, lasciare ad altri il compito di coprire le gare in modo ottimale. È inaccettabile che per motivi di fatto politici – in Rai tutto si svolge sul filo di sottilissimi equilibri politici, tra programmi, telegiornali, conduzioni, nomine; tutto è gestito a livello di Manuale Cencelli e lo sport finisce per essere stritolato in questo meccanismo infernale – un evento sportivo di rilevanza assoluta, con un italiano in lotta per l’oro mondiale nel salto in alto, venga addirittura oscurato per 12 lunghissimi minuti (con i telespettatori inviperiti e, immaginiamo, FIDAL e CONI non proprio felicissimi).
A supporto della rilevanza della finale di Tamberi e dell’autogol commesso dalla Rai, va segnalato come a livello di ascolti tv, la serata di martedì 22 agosto sia stata dominata proprio dall’Atletica Leggera su Rai 2, con 2.4 milioni di telespettatori e il 15.4% di share. Insomma, un evento del genere avrebbe meritato la miglior copertura possibile, senza salti di canale e “buchi” di 12 minuti.
Ci piacerebbe sentire, almeno una volta, un responsabile di Rete, un rappresentante della direzione, una qualsiasi figura (più o meno) apicale, intervenire pubblicamente e spiegare concretamente, senza troppi giri di parole, perché il Tg2 non si possa toccare/spostare/rinviare, spiegare come avviene il coordinamento tra Rai 2 e Rai Sport HD, illustrarci per quale motivo non si possa trasmettere un evento sportivo internazionale in versione integrale, senza salti di canale. E soprattutto, ma probabilmente conosciamo già la risposta, qual è la considerazione e il valore attribuito agli eventi sportivi internazionali in ottica palinsesto. Conta più la trasmissione in diretta (integrale) di un Mondiale di una disciplina sportiva popolare (ciclismo, nuoto, atletica leggera) o un telefilm, un programma, un magazine che può essere mandato in onda in qualsiasi altro momento?
DECODER | IL LIBRO SULLA STORIA DELLA PAY-TV SPORTIVA
A PARIGI 2024 IL SOLITO MENU?
Tra meno di un anno ci sono i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e gran parte degli eventi più interessanti si disputeranno – finalmente! – nel corso delle serate italiane. In occasione della presentazione dei palinsesti, il direttore Jacopo Volpi ha dichiarato che “per le Olimpiadi lavoreremo su Rai 2 e RaiSport, senza problemi di fuso orario“. Una dichiarazione abbastanza generica, che non spiega concretamente come avverrà la copertura delle gare sui due canali. Soprattutto, non spiega come sarà gestita la fascia 20:30-21:00, quella del Moloch-Tg2. Anche durante i Giochi di Parigi i telespettatori saranno costretti al salto di canale temporaneo perché il Tg2 ha la priorità su qualsiasi cosa, finali olimpiche comprese?
Una volta chiarito questo punto, gli appassionati potranno valutare per tempo il da farsi e, per evitare imprecazioni, arrabbiature e lanci di telecomando, considerare l’investimento di pochi euro nell’abbonamento a Discovery+, vero canale olimpico con la trasmissione di tutti i feed di tutti i campi di gara in diretta integrale (collegamenti dal riscaldamento alle premiazioni). In pratica, valutare se acquistare un servizio video-televisivo al passo con i tempi e, soprattutto, privo di qualsivoglia interferenza di natura politica o cencelliana.