Pedali iridati nel 2005 | Viale delle Rimembranze #115

Settembre, andiamo, è tempo di mondiali di ciclismo. Proprio trent’anni fa la novità assoluta dei mondiali a settembre, con una decisione probabilmente non felicissima.  

Sempre percorrendo a ritroso il tempo, giusto tornare ancora al 2005 per seguire le vicende di quella edizione madrilena del ciclismo. Ma prima del viaggio nel 2005, uno sguardo verticale a tutti i mondiali professionisti dal 1964 al 2009. attraverso la riproposizione del link della puntata dello scorso anno.

Ed eccoci nella capitale spagnola, seguiremo le telecronache in prevalenza con le coppie Berton/Cribiori e Bulbarelli/Cassani per Eurosport e per la Rai.

E’elvetica la crono donne con la Thurig, bruciando per 5 secondi l’idolo di casa, Joane Somarriba. Bis iridato per la vincitrice, già iride nel 2004.

Nella prova contro il tempi per U23 successo del russo Ignatiev, sull’ucraino Grabovski, cognome di calcistica memoria teutonica.

Prova élite contro il tempo all’australiano Rogers che vinse il campionato mondiale a cronometro anche nel 2003 e nel 2004. Arrivò secondo nel 2003, ma divenne campione dopo che il vincitore, David Millar, fu squalificato per doping . Ed eccoci al tris di Madrid.

In linea tra le donne si confida in uno sprint della Bronzini ma l’azzurra avrà modo di rifarsi nei prossimi anni.  Vince la tedesca Regina Schleicher sulla britannica Cooke e sull’australiana Wood. Sesta, invece, la velocista italiana.

Tra gli Under 23 domina l’ucraino Grabovsky, già argento a cronometro: sembra un fuoriclasse predestinato ma si perderà nella categoria elite e poi, purtroppo, ci lascerà nel 2017

Ed eccoci alla domenica clou, con la prova dei professionisti. I nostri lettori più attenti ricorderanno di averla vista nella già ricordata puntata nel nostro viale, ma per i distratti, i neofiti, gli indaffarati riproponiamo l’ultimo giro, stavolta, senza svelare il risultato.

Precedentemente ai mondiali di Madrid, Livigno aveva ospitato i mondiali di mountain bike. Ecco i filmati delle prove principali, che sono seguite dal telecronista del ciclismo Rai di allora, Auro Bulbarelli. Nel 2005 in primavera il telecronismo Rai aveva perso prematuramente Mimmo Fusco, che generalmente veniva impiegato per le prove iridate.  Così fino ai mondiali di Les Gets 2004: alle Olimpiadi però le telecronache le avevano effettuate De Zan (1996) e lo stesso Bulbarelli (2000 e 2004). Il titolo della discesa femminile va alla superfuoriclasse Chausson, dominatrice incontrastata, al nono titolo in dieci edizioni.

Nella discesa maschile ancora Francia con Fabien Barel. Si era già imposto nel mondiale 2004 che si svolse a Les Gets.

Allora il programma prevedeva il Four cross, disciplina uscita dai programmi: vittoria femminile della statunitense Kintner….

…… e maschile con il connazionale Lopes, che torna al titolo dopo essersi aggiudicato un iride nelle due accezioni della specialità, quella del 2001 con finale a due e nel 2002 nel nuovo format a quattro.

La prova regina della Mtb, il cross, vede, tra le donne, la vittoria della norvegese Dahle, campionessa olimpica e mondiale in carica.

Stessa situazione nella prova maschile, con vittoria del fuoriclasse francese Absalom che già  nel 2004 aveva anch’egli realizzato l’accoppiata Mondiale/Olimpiadi. Presente l’azzurro Marco Bui che inizialmente cerca di tenere il ritmo del vincitore prima di cedere progressivamente e terminare undicesimo.

La  rassegna stampa dell’infaticabile Marcello Moccia, che ringraziamo sempre sentitamente.

A tutti un caro saluto, un ringraziamento per l’ospitalità a Sportinmedia. Per la prossima settimana, salvo modifiche, dell’ultimo momento, parleremo di canottaggio ripercorrendo la storia dei trionfi dei fratelli Abbagnale.

Lucio Celletti

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