Il debutto in Italia di Prime Vision: la grafica Tv più bella del 2025

Senza timore di essere smentito, penso di poter affermare con un elevato grado di certezza di avere visto all’opera il 22 ottobre 2025 quella che ha vinto (con ampio distacco) nel mio personalissimo cartellino il premio di grafica più bella di tutto l’anno 2025.

Sto parlando dell’esperienza denominata Prime Vision, offerta (gratuitamente) da Amazon Prime ai propri abbonati attraverso un feed alternativo sul quale abbiamo visto sovraimpresse in tempo reale una serie di statistiche sovraimpresse alle immagini del match.

Sia chiaro, può piacere o non piacere, può essere ritenuto poco utile oppure interessante per capire alcuni momenti salienti dell’incontro: quel che è certo è che rappresenta, anche alle nostre latitudini (visto che all’estero viene offerto da un po’ di tempo a questa parte: LEGGI QUI), un ulteriore tassello nell’inesorabile (ed incessante) processo di gamizzazione (come lo chiamo io) delle produzioni televisive degli eventi sportivi.

Al netto delle opinioni soggettive, ciò che mi ha impressionato è stata la precisione e la puntualità delle grafiche andate in onda per tutta la durata dell’incontro, senza aver mai notato un “calo di prestazione” del prodotto, tutt’altro che più che giustificabile, sol che si consideri la difficoltà, a mio modo di vedere, di abbinare svariati ticker (in taluni casi, più di uno) a soggetti in movimento, ticker, che, molto spesso, in altri sport, come il ciclismo, abbandonano il corridore durante la sovraimpressione della grafica.

Ai giorni d’oggi non siamo così abituati (purtroppo) a vedere all’opera prodotti perfetti in ogni loro componente, dal momento che, sempre più, anche in tema di grafiche, vediamo prodotti che vengono progressivamente messi a punto (o ritoccati) con il passare del tempo.

Così non è stato, in quanto, nella specie la fase (shadow) di test è stata completata alla perfezione, in maniera da offrire una “prima” (di Prime: per usare un gioco di parole che piacerà all’amico Lucio Celletti) di assoluto livello.

Perfetta, secondo me, la scelta di sovraimporre durante il (lungo) prepartita (in almeno un paio di occasioni) alcuni riquadri contenenti la spiegazione (sintetica) delle singole grafiche che sarebbero state sovraimpresse nel corso del match.

Pronti, via, ed entra subito in scena il principale protagonista di queste nuove grafiche che ha assunto, a mio avviso, questo ruolo, perché presente praticamente per tutta la durata della partita, vale a dire il radar al cui interno venivano visualizzate in tempo reale le posizioni di tutti i 22 giocatori in campo.

L’impressione che ho avuto è che quando l’azione ristagnava in corrispondenza dell’area del teleschermo nella quale era posizionato il radar, quest’ultimo diventasse più trasparente, in maniera da non oscurare ciò che stava accadendo nella zona dietro il riquadro.

Protagonista, anche perché nella parte superiore e inferiore del radar venivano di tanto in tanto sovraimpresse alcune statistiche legate al “momentum”, nonché all’XG.

Non intendo nella presente puntata fare una disamina di tutte le grafiche che abbiamo visto in onda, ritenendo preferibile soffermarmi su alcune che, secondo me, sono significative, come quella ritratta nel sottostante frame.

Rilevante, a mio avviso, per la presenza di un paio di dati importanti, perché consentono, tra l’altro, a ognuno di noi (mi riferisco, principalmente, a chi gioca a calcio, in ogni categoria) di percepire la portata di un lancio, nonché la velocità dei calciatori (interessante, secondo me, anche la comparazione tra le velocità dei diversi giocatori).

Meno apprezzate, per un boomer come il sottoscritto, invece, quelle grafiche che interessano (probabilmente) e vengono capite (sicuramente) da chi ha meno capelli bianchi dello scrivente, contenenti i (sempre più imprescindibili) dati legati all’XG e ad alcune statistiche legate alla velocità del tiro ovvero alla XSave.

Altrettanto interessante il riquadro riassuntivo dei dati significativi relativi al gol realizzato, preceduto da un altro contenente la probabilità di realizzazione della marcatura.

Molto utile, a mio avviso, la grafica circolare che seguiva il giocatore colorata di verde (per il caso in cui quest’ultimo fosse nella possibilità di ricevere il pallone dal compagno) o di rosso (nell’ipotesi contraria), perché per qualche decimo di secondo ci consentiva di comprendere le scelte a disposizione del portatore di palla.

Ed è, probabilmente, proprio questo, il limite di queste grafiche, vale a dire il fatto che, per ovvie ragioni, rimangono in sovraimpressione per un arco di tempo che non consente di poterle effettivamente “assorbire”, in ragione del loro flusso senza soluzione di continuità.

Proprio per (cercare di) farci comprendere alcuni dati significativi (tra i tanti sovraimpressi) di tanto in tanto sono andate in onda in un riquadro in basso a sinistra alcune grafiche riepilogative di dati (in quel momento) salienti del match, ripresi proprio da quanto andato in sovraimpressione.

L’impatto di queste grafiche non può pertanto non considerarsi positivo, anche se, obiettivamente, al termine del match nella testa di un telepcsportdipendente (almeno nella mia) non rimane molto della miriade dei dati che sono stati trasmessi.

Si tratta senz’altro, a mio avviso, di una modalità parallela che può essere sfruttata per vedere con un occhio differente una partita di calcio, finalmente, anche alle nostre latitudini.

Sul mio “personalissimo cartellino” (cit.) mi sono annotato alcune piccole modifiche che andrei ad apportare se sedessi nella stanza dei bottoni, per cui….

Stay tuned!

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Wenner Gatta | Avvocato e appassionato dal 1978 di ogni tipo di sport, visto, si badi bene, dalla privilegiata posizione del proprio divano di casa. Dal 2020 socio dell’associazione Nicolodiana e Salvadoriana telepcsportdipendenti. Il suo motto è: “Perché seguire solo un evento sportivo, quando se ne possono vedere tanti contemporaneamente?”. Da marzo 2021 cura settimanalmente sulle pagine di Sport In Media la rubrica “Ultra Slow Mo” dove cerca di raccontare ciò che non si vede dello sport in TV. Durante i giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha invece pubblicato quotidianamente sempre sulle pagine di Sport in Media la rubrica #undòujiāngdaPechino.
Da giugno 2024 ha lanciato Breaking News Ultra Slow-Mo uno spazio per parlare in tempo reale e in modo telegrafico di telecamere particolari, di grafiche innovative, di novità delle produzioni televisive.

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