Lottare per la salvezza ed avanzare a lungo in Coppa Uefa: non una novità visto che era capitato alla Fiorentina nel 1989/90, ma la circostanza ricapita nella stagione 2004/05, allorché la formazione emiliana del Parma, già plurivincitrice europea fra il 1993 e il 1999, deve fare i conti con una classifica di campionato deficitaria, riuscendo a distrarsi in Europa fino a sfiorare la finale. È tuttavia molto differente per i parmigiani la scena globale rispetto all’ultima decade del secolo scorso per via di una crisi sociale di difficile risoluzione. Sono gli anni del crac Parmalat, esploso a fine 2003, ma come abitualmente facciamo, preferiamo occuparci del solo fatto agonistico. Ci limitiamo a precisare che il decreto Marzano ha permesso di congelare per due anni una ponderosa situazione debitoria.
L’esordio del Parma (squadra con una media età particolarmente verde) nel turno settembrino eliminatorio avviene contro gli sloveni del Maribor. Un 3-2 striminzito nella centesima partita in Europa, ma un vantaggio che sarà difeso nel ritorno con uno 0-0. Questa la sequenza delle reti: Maccarone 6, Kvas 14 rig., Maccarone 24, Marchionni 67, Golob 90. Servizio Mediaset di Beatrice Ghezzi.
In campionato la situazione non è certamente favorevole: un rovescio con il Livorno per 2-0 (doppietta di Lucarelli) costa la panchina al tecnico Baldini.
Novità per la Coppa Uefa, un girone a 4 con partite di sola andata ove si qualificano i primi due clubs. Vincendo col Besiktas per 3-2 gli emiliani acquisiscono la qualificazione ai turni ad eliminazione diretta. Reti di: Buruk 6’, Gilardino 17’, Cardone 36’, Degano 60’, Metin 88’. La partita coincide con l’esordio di Pietro “Gedeone” Carmignani, storico portiere anni Settanta che ha scelto di inserire in formazione Gilardino che invece veniva generalmente sacrificato da Baldini nei confronti europei.
Ora ci trasferiamo nel febbraio 2005. Ostacolo Stoccarda: dopo le reti bianche dell’andata, vittoria dei parmensi per 2-0 per assicurarsi gli ottavi nei supplementari con Marchionni e Pisanu. Servizio Rai di Gianni Walter Bezzi.
Sappiamo come il Siviglia abbia dominato la scena della Coppa Uefa a lungo in quegli anni, ma questo avverrà dal 2006. Ma deve attendere ancora una stagione: quest’anno la squadra andalusa deve cedere al Parma. Senza reti l’andata, capitan Cardone decide in casa per l’1-0 decisivo, realizzando al diciannovesimo.
Siamo nei quarti di finale, dove il sorteggio ha opposto l’Austria Vienna. Un pareggio (1-1) all’andata, al Prater, con Pisanu al 34’ e Mila al 61’.
Lo 0-0 è il risultato ricorrente per i ducali in questa Coppa 2005, stavolta il risultato serve per passare il turno ed arrivare in semifinale, per effetto della rete in trasferta dell’andata. Dalla telecronaca su LA7 di Francesco Izzi. Mette conto parlare del veterano in porta, Luca Bucci, storico portiere della formazione emiliana, tornato dopo sei anni e decisivo per le sorti qualificative del Parma, mai come in questa occasione.
La semifinale di andata contro il Cska Mosca, già eliminato nel 2002/03 in un turno iniziale. Ancora uno 0-0, un risultato sistematico in tutti i confronti ad eliminazione diretta di codesta Coppa Uefa. Un caso raro ed unico. Ma ora si deve conquistare la finale in Russia e l’impegno appare difficile, anche se non proibitivo. Telecronaca Rai di Marco Civoli.
Prima del ritorno nella capitale russa una partita di tennis contro il Livorno, per un 6-4 al Tardini. Quattro goal di Gilardino e di Lucarelli, le altre due reti del Parma sono di Pisanu e Simplicio. Una vittoria importante per dare morale al Parma di campionato, sempre in acque non tranquille.
Ed eccoci al ritorno moscovita: con l’1-0 di Carvalho al 10’ i russi vanno in vantaggio ma la situazione non è compromessa, basterebbe dopotutto un pareggio sull’ 1-1, come a Vienna, ma un episodio caratterizza il primo tempo. L’anziano portiere Bucci viene stordito da un petardo lanciato dalla tifoseria russa e deve lasciare il campo venendo rilevato dal francese Frey. Questi episodi in passato hanno dato luogo ad interventi della giustizia sportiva, sotto forma di ripetizione della gara. Ma intanto la squadra moscovita arrotonda sul 3-0 con Carvalho 53’ e Berezoutski 60’. Mentre Bucci resta in ospedale alcuni giorni con un timpano lesionato, nei confronti del Cska la disciplinare Uefa si limita ad una squalifica di un turno con obbligo di porte chiuse oltre ad una multa di 100 mila franchi svizzeri. La squadra dell’Armata Rossa sarà la prima formazione russa a disputare (e vincere) una finale europea, dopo il disgregarsi dell’Urss. Dalla telecronaca su LA7 di Francesco Izzi.
In campionato le cose non vanno troppo bene: all’ultima giornata un pareggio per 3-3 con il Lecce permette alla squadra emiliana di restare agganciato al treno salvezza che però dev’essere conquistata attraverso un doppio turno con il Bologna.
Sull’asse della Via Emilia il Parma (decimato da infortuni ed assenze australiane) deve riacquisire lo spirito europeo per doversi salvare. Il Bologna peraltro realizza un’unica rete nell’andata al Tardini di Parma con Tare. Nel filmato dopo il goal dell’1-0 felsineo (nel commento di Fabio Caressa) è documentata una maxi rissa.
Il Parma, messo spalle al muro come un biathleta alla terza ricarica, rialza la testa e s’impone per 2-0 nella partita di Bologna con Cardone e Gilardino, che si congeda da Parma, regalandole l’uscita dal baratro.
Salvezza centrata in extremis e stagione dopotutto da ricordare anche per quella dicotomia cosi’ originale: soffrire in campionato ed andare avanti in Europa. poteva andar peggio ma… poteva andar meglio.
Il Parma sarà capace di tornare in Coppa Uefa nel 2006/07, ma dovrà arrendersi al Braga nei sedicesimi, cedendo anche in casa nell’ultimo impegno del Parma in Uefa, finora. Ancora da La7 Francesco Izzi per il goal portoghese che decide l’incontro e la qualificazione dei lusitani.
Sempre ringraziando March Moccia, una doviziosa serie di ritagli Gazzetta pertinenti a quella stagione parmense di Uefa.














Appuntamento alla prossima puntata dove ci soffermeremo nuovamente sul campionato 1974 con la conclusione dello stesso e il primo scudetto della storia per la Lazio, seguendo gli ultimi sette turni di quel torneo. Grazie a tutti i visitatori, nuovamente a March Moccia per il sempre prezioso ed unico contributo e a Sportinmedia che ci ospita.
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