La scorsa volta, congedandoci, abbiamo definito la lotta come una disciplina antica e nobile, eccoci pertanto a riproporre le vicende storiche della specialità, che sia libera o grecoromana, alle Olimpiadi o ai Mondiali, nelle occasioni che hanno coinvolto gli azzurri ai primi posti. Certamente la disciplina ha nei paesi orientali o asiatici quelle nazioni in cui la lotta ha raggiunto il culmine della vita agonistica, ma seppur centellinata nel tempo, qualche soddisfazione i nostri lottatori ce l’hanno data. Ovviamente non è possibile avere pretese di completezza nella nostra narrazione (per ovvie ragioni di epoche remote, il tempo non ci hai mai mostrato oppure restituito gli ori grecoromani di Enrico Porro, Londra ’08, pesi leggeri – Giovanni Gozzi, Los Angeles ’32, pesi gallo, Pietro Lombardi, Londra ’48, pesi mosca) ma crediamo proprio di poter trovare il vostro favore con le immagini che mostreremo.
Partiremo dagli anni Cinquanta: coloro che, come chi scrive, sono stati introdotti allo sport cosciente negli anni Sessanta, avranno vissuto il mito di Ignazio Fabra, doppio vicecampione olimpico nel 1952 e nel 1956, ma anche iridato nel 1955 a Karlsruhe in Germania per la categoria mosca della grecoromana. Da quel mondiale un confronto sulla via dell’oro di Fabra, in grado di trovare nello sport un modo esistenziale di ribellarsi a quanto la vita gli aveva tolto: l’uso della parola e dell’udito.
Di Fabra vediamo altresì un profilo in un numero dello “Sport Illustrato” del 1960: a Giochi di Roma ultimati il Giappone lo vuole per allenare i suoi atleti per le Olimpiadi di Tokyo 1964. Ecco il raro documento, leggermente tagliato ma intellegibile per ragioni di ….ridondanza cartacea di quel periodico.

Una piccola digressione aneddotica, sui bronzi olimpici del 1972, Ranzi e Bognanni, senza il conforto delle immagini. In una trasmissione preolimpica radiofonica l’indimenticabile radiocronista Piero Pasini, affermò “State attenti a Ranzi e Bognanni, sono due miei amici!!”. Ed il cammino dei due lottatori fu descritto, gara dopo gara, al microfono, con passione e trepidazione, successi a ripetizione di ambedue, fino ai combattimenti decisivi che consacrarono i due, quasi contemporaneamente sul podio con doppio bronzo per l’emozione dell’indimenticabile cronista della sede di Bologna. Erano i giorni immediatamente successiva ai fatti del tragici di quella Olimpiade, con Pasini che era riuscito ad entrare nel Villaggio Olimpico e fornire le notizie più vicine all’invasione dei terroristi, facendosi prestare una tuta azzurra proprio dai lottatori ed entrare, eludendo i controlli, come se fosse un tecnico della formazione azzurra.
Nell’Olimpiade di Mosca del 1980, fra il titolo della Simeoni e quello di Mennea si interpone anche Claudio Pollio, napoletano, lotta libera, cat. 48kg. Ecco le immagini del confronto decisivo contro il sovietico Kornilaev con la voce di Giuseppe Viola. Resta ancora l’unico lottatore azzurro in grado di salire sul gradino più alto della lotta libera.
Si arriva in epoca Vincenzo Maenza, il fuoriclasse che s’impone due volte alle Olimpiadi, arrivando poi secondo in una terza occasione: dapprima Los Angeles 1984. Nel frattempo sono cambiate le formule: non più un girone unico un cui si vince con il minor numero di penalità, ma un torneo in cui è previsto un approdo in finale. Nella categoria 48 kg. della grecoromana, opposto al tedesco Scherer, Vincenzo Maenza si aggiudica il suo primo oro. La voce è di Fabrizio Maffei.
Il bis di Maenza a Seul 1988. Il lottatore di Romagna ha vinto anche due ori mondiali, non documentabili per mancanza di immagini, che verosimilmente non possiede lo stesso Maenza (nel suo canale YouTube ha inserito i suoi combattimenti olimpici, nelle due telecronache Rai di Maurizio Vallone). Qui invece la telecronaca della finale da Capodistria con Sandro Vidrih. L’avversario di turno è il polacco Glab. Tra l’altro Maenza gareggiava nei primissimi giorni olimpici ed i suoi allori contribuivano ad incentivare tutto l’ambiente sportivo presente ai Giochi.
Per Maenza sfortunata finale a Barcellona 1992: ad opporsi al suo tris è l’ex sovietico Koucherenko di nazionalità ucraina. che sorprende l’azzurro nei primi istanti del combattimento finale, senza permettergli, successivamente, di capovolgere la situazione. Telecronaca di Giacomo Santini.
Nella lotta libera, un anno prima, il palermitano Giovanni Schillaci aveva raggiunto la finale del cat. 62 kg. ai mondiali del 1991 a Varna, senza fortuna contro lo statunitense Smith. È pur sempre medaglia d’argento.
Dobbiamo arrivare al 2008 per un altro alloro olimpico, quello pechinese di Andrea Minguzzi (cat.84 kg grecoromana) opposto in finale ad un avversario ungherese, Zoltan Fodor. Telecronaca di Tommaso Mecarozzi. Attualmente Minguzzi è l’opinionista azzurro Rai.
Infine alla soglie dell’attualità e del presente, il primo titolo dell’italo-cubano Frank Chamizo che vince due ori mondiali che fanno da cornice al bronzo olimpico di Rio 2016. Questo è il suo primo titolo mondiale a Las Vegas nel 2015 (in finale contro l’uzebeko Navruzov, cat. 65 kg).
IL ROMANZO DEL CAMPIONATO 1973/74
Siamo nella coincidenza temporale della seconda giornata di 50 anni fa, domenica 14 ottobre 1973. E’opportuno precisare che questo nostro ripercorrere il campionato di mezzo secolo HA UN UNICO INTENTO STORICO e non intende ripercorrere aspetti che hanno riguardato il tifo e il campanilismo oppure criticare giornalisti che non sono più tra noi per l’inevitabile trascorrere del tempo.
NAPOLI – JUVENTUS 2-0 45′ Canè, 78′ Clerici rig.
Campo principale il San Paolo dove i due brasiliani del Napoli affondano i campioni d’Italia della Juve. Con la radiocronaca di Enrico Ameri per le due segnature.
LAZIO – SAMPDORIA 1-0 83′ WILSON
La Lazio ottiene la seconda vittoria con Wilson: in collegamento Claudio Ferretti che interrompe il campo collegato con il classico “Scusa Ameri!”.
GENOA – FIORENTINA 0-1 72′ SPEGGIORIN Descrizione del goal di Speggiorin, colto in diretta con Alfredo Provenzali. A fine giornata i viola sono in testa punteggio pieno con la Lazio.
MILAN – CESENA 1-0 50′ CHIARUGI
Ad inizio ripresa il Milan piega il Cesena. Campo non collegato in radio, il risultato arriva da Roberto Bortuluzzi dagli studi di Milano.
TORINO – ROMA 1-0 66′ PULICI
Ancora Bortoluzzi ci comunica il vantaggio definitivo del Torino con Pulici.
VERONA – INTER 1-3 20′ LUPPI,47′ BONINSEGNA RIG.,65′ BONINSEGNA,81′ MASSA
Punteggio severo per il Verona considerando che, sul parziale di 1-1, la squadra scaligera fallisce un rigore con Zigoni. Ricostruzione in musica.
Prossima giornata di campionato fra due settimane, una domenica di riposo per dare spazio alle vicende della nazionale che all’Olimpico di Roma deve staccare il biglietto per i mondiali 1974 in Germania Ovest, contro la Svizzera, con sufficiente fiducia di farcela. Non perdete l’appuntamento in quanto avremo modo di riproporre fasi della partita, offrendo anche un aspetto inedito, il secondo goal della partita nella descrizione in diretta di Enrico Ameri.
Un saluto a Sportinmedia ed a tutti Voi, ringraziando chi ha apprezzato la pagina ed aspettandovi anche nelle prossime settimane, Argomento base della prossima settimana è la pista di Cortina del bob, passato, tradizione e glorie poste da dover porre di fronte al futuro, incerto, nebuloso, pieno di interrogativi.
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