Eccoci alla seconda passeggiata nel nostro “Viale delle rimembranze” che questa volta abbiamo “installato” a Wengen. Siamo in Svizzera nel Cantone di Berna. La metodologia della nostra visita è la stessa. Dapprima qualche offerta, per così dire, prevalentemente inedita, poi l’invito a rivedere cose già viste o proposte (in un paesaggio che ci offre le vittorie di Alberto Tomba e Kristian Ghedina), infine un controviale per salutarci. Ma prima vorremmo ancora ritornare al primo capitolo dei nostri percorsi e ringraziare tutti coloro che hanno testimoniato il proprio gradimento sui social, in modo finanche insperato, con commenti, “piacenze” e condivisioni.
CHI SE NON KILLY
La liturgia del mese di gennaio ci propone dal 1930 l’Internationale Lauberhornrennen Wengen, che si impone come uno dei concorsi più prestigiosi dello sci alpino. Il concorso entra a pieno diritto della Coppa del Mondo sin dall’istituzione, ospitando il 14 gennaio 1967 la prima discesa assoluta maschile di Coppa del Mondo. Il successo va al fuoriclasse francese Killy. Immagini non straordinarie ma qui…si fa la storia.
I NOSTRI ALLE PRESE CON DUE ASSI PIGLIATUTTO
1974/75: Nella discesa del Lauberhorn uno straripante Klammer si aggiudica la prova con una formidabile gara. Plank “regola la volata” del gruppo ed è secondo a 3.54! Le immagini scorrono principalmente con la voce di Herbert Plank (o meglio Eriberto…come talvolta lo chiamava Alfredo Pigna). È l’anno in cui il kaiser Franz appare invulnerabile nella specialità, eccezion fatta per una successiva caduta a Megeve che gli costerà l’en plein di stagione.
1974/75: appena il giorno dopo, in slalom, Paolo De Chiesa (terzo) e Piero Gros (secondo) accompagnano il vincitore Ingemar Stenmark sul podio. È il momento storico in cui ci rende conto che sta brillando per la prima stagione la stella dello svedese, definito un “guastafeste” da Mario Poltronieri, nel video della Domenica Sportiva. Si possono scorgere anche le immagini parziali della discesa di Gustav Thoeni, che quel giorno s’impone nella classifica della combinata e conquista punti che in definitiva torneranno utilissimi per il successo finale in Coppa del Mondo.
LA PIAZZA D’ONORE DI RUNGHI E IL QUARTO POSTO DI GHEDO
1993/94. Siamo ad un mese dalle Olimpiadi di Lillehammer. Una discesa con la colonna sonora di Bruno Gattai (verosimilmente raffreddato quel giorno) che accompagna l’azzurro Runggaldier ad un bellissimo secondo posto a 0.04 ex aequo con Girardelli. Vince lo svizzero Besse. Ancora l’inezia di un centesimo e Ghedina è quarto.
Spettacolari cadute dell’austriaco Mader e del canadese Boyd (quest’ultima in coda alla clip con il commento Rai di Furio Focolari e di Paolo De Chiesa).
LA METEORA AMPEZZANA
2001/02: Risale a ventuno anni fa, la grande impresa in slalom di Edoardo Zardini che centra il podio con il pettorale 63 (terzo posto), nella prova che viene vinta dal croato Ivica Kostelic. Telecronaca mista italo-tedesca (la voce italiana è di Lino Depalo).
ANCORA UN BUON…GIORGIO PER NOI
È un Giorgio Rocca ai massimi livelli quello che si presenta a Wengen alla vigilia delle Olimpiadi di Torino. Quinto successo consecutivo in slalom come a suo tempo fecero anche Stenmark e Girardelli. Purtroppo sappiamo che alle Olimpiadi la gara non gli sarà favorevole. Ma questo successo è un crescendo di palpitazioni grazie anche a Carlo Gobbo e Paolo De Chiesa al microfono per la Rai.
UN FILE SU FILL
2006/07: già terzo l’anno prima, Peter Fill è terzo una seconda volta in discesa volta dietro a Bode Miller e Didier Cuche. Per l’azzurro di Bressanone una caduta, fortunatamente senza conseguenze al traguardo, come Ghedina nel 1997 ed ancor prima Lacedelli nel 1950. Telecronaca appassionata di Dario Puppo e Alfredo Tradati.
WINNERHOFER
Per Christof Innerhofer il bel successo in libera ottenuto il 19/01/13, con il commento sempre emozionante di Carlo Gobbo e Alfredo Tradati per Eurosport.
SECONDE VISIONI
L’offerta delle seconde visioni dal canale ARCHEOSPORT è ampia e sempre suggestiva, in primis caratterizzata da trionfi azzurri che meritano di essere rivisti.
- La vittoria in discesa di Plank nel 1976;
- Le vittorie di Tomba in slalom nel 1992 e nel 1995 precedute dal suo secondo posto nel 1989.
- Le vittorie di Ghedina nel 1995 e nel 1997 in discesa;
- La prima vittoria di Giorgio Rocca in slalom nel 2003;
- ed ancora…
- il successo del tedesco occidentale Willy Bogner nella discesa del 1960 (prova della cosiddetta Protocoppa del mondo);
- una versione alternativa della discesa vinta da Klammer nel 1975 (con commento originale tedesco);
- un successo del canadese Ken Read nel 1980;
- il primo posto di Bojan Krizaj nel 1981 in slalom (anche con la prova di Paolo De Chiesa);
- il Superg del 1994 con affermazione di Marc Girardelli;
- le due discese che si svolsero nel 1998 con affermazioni di Maier e di Schifferer;
- ed infine la ricostruzione della pista che fece in telecronaca Bruno Gattai nel 1989 (insieme a quella di Kitzbuhel).
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IL CONTROVIALE DELLA MEMORIA: COLÒ CONTRO ODERMATT
Tra il 1948 ed il 1950, tre vittorie a Wengen dell’abetonese Zeno Colò. Quella che vediamo è l’affermazione in slalom nel 1949. Curiosità che unisce passato e presente, quell’anno a vincere la combinata del concorso svizzero ha un cognome oggigiorno assai famoso: Odermatt! Nel filmato, in tedesco, si possono vedere, tra i paletti, le discese di Odermatt, Grosjean e Colò, che compongono il podio dello slalom dal terzo al primo posto.
Grazie a tutti per le visualizzazioni ed a Sport in Media per l’ospitalità.
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