Questa volta il nostro focus settimanale è dedicato alle prove che sono sparite dai vari programmi sportivi. Mutate esigenze di agonismo, nuova ricerca di spettacolo, attitudini dirigenziali non sempre avvedute, necessità economiche di risparmio, sparizioni dovute a conseguenti cancellazioni olimpiche, queste, genericamente, le motivazioni. Ma ciascuna delle seguenti prove ha una propria identità, oltre che una storia, lunga o breve che sia.
Partiamo con il nostro excursus proprio dal CICLISMO che impera in queste settimane nelle nostre pagine della rubrica. Dopo le Olimpiadi di Barcellona 1992, lo sport del pedale si è profondamente modificato. Varie discipline sono state cancellate non solo dal programma olimpico ma anche da quello iridato. Dal 1995 non esiste più la 100 KM A SQUADRE. L’appuntamento dei quartetti era un momento inamovibile ad aprire le Olimpiadi ed i mondiali su strada ed aveva riservato all’Italia momenti esaltanti e delusioni cocenti. Per alcuni anni anche le donne si sono cimentate sulla distanza dimezzata. Nel 1993 appuntamento infrasettimanale a Oslo per i mondiali: il quartetto maschile azzurro (Brasi, Contri, Fina e Salvato) conquista la medaglia d’oro anticipando decisamente Germania e Svizzera. Sono le prime maglie iridate che vengono assegnate sapendo che la specialità sarà cancellata dal meeting iridato per far posto alla cronometro individuale. Ovviamente non è sparita del tutto (nelle corse a tappe e nei mondiali) la concezione delle cronosquadre, ma la gara a quartetti ha lasciato un ricordo indelebile. Per proseguire idealmente il romanzo dei De Zan (già avviato nella puntata scorsa) seguiamo il successo italiano in Norvegia con Davide De Zan. Interviene Luca Colombo.
A livello di pista è sparito invece il MEZZOFONDO (la cosiddetta prova dietro motori o ancora stayers), che aveva esclusiva valenza mondiale. Da Bassano del Grappa 1985, la vittoria iridata di BRUNO VICINO con il commento (non in diretta) di Adriano De Zan. Una specialità che aveva una gloria ed una tradizione, estromessa inesorabilmente dopo i mondiali di Palermo del 1994.
Che dire del TANDEM: enucleato dalle Olimpiadi dopo Monaco 1972, la specialità è rimasta ancora per oltre venti anni, nel meeting iridato, fino al 1994. Ora resta solo il ricordo di una prova spettacolare. Nel 1990 il successo di CAPITANO/PARIS (ITA) a Maebashi, nei mondiali svoltisi in Giappone. Commento di Adriano De Zan e Vittorio Adorni.
Ancora ciclismo al di fuori di Olimpiadi o mondiali: come accennato molte prove sono uscite dai calendari internazionale ma nessuna fra quelle dissoltesi negli albi d’oro, aveva la peculiarità della CRONOCOPPIE come il TROFEO BARACCHI, svoltasi con binomi fino al 1990, con un’appendice individuale nel 1991. Era la corsa autunnale che chiudeva la stagione. L’edizione del 1962 è ricordata per la crisi di Anquetil negli ultimi chilometri, nell’occasione in coppia con Rudy Altig che lo incita fin quasi ad umiliarlo. I due vincono la gara con appena nove secondi su Baldini e Pambianco, ma poi mentre il tedesco festeggia da solo, il normanno si ritrova nell’infermeria dell’Atalanta a curare le ferite per una caduta provocata dallo sfinimento
Un vero e proprio unicum è rappresentato dalla GRAN FONDO Milano-Roma che si svolse immediatamente dopo la conclusione del Giro d’Italia 1979 Oltre diciotto ore a pedalare per 670 km con arrivo allo Stadio Olimpico di Roma nel pomeriggio di sabato 9 giugno. Vittoria di SERGIO SANTIMARIA su Paolini e De Caro. Un omaggio agli altri tempi (non si correva da 38 anni) dovuto alla genialità di Vincenzo Torriani che non ha avuto futuro. Voci di Bruno Pizzul, Maurizio Vallone, Giorgio Martino.
Non inseriamo le tante corse che sono sparite perché confluiscono nel “mare generale” della disciplina delle corse in linea. Ad ogni modo, per chiudere sul ciclismo su strada e’sparita quasi completamente dalle due ruote anche la concezione delle GARE DIETRO-MOTORI. In Francia si correva la Polymultiple e la Bordeaux-Parigi (quest’ultima in piedi fino al 1988). In Italia la gara più importante era il Gran Premio Ciclomotoristico (detto anche Roma-Napoli-Roma) che si svolgeva in primavera negli anni Cinquanta e vedeva coinvolti tutti i migliori. Qui la conclusione dell’edizione 1952 vinta da Fiorenzo Magni con filmato d’epoca
Dalla MOUNTAIN BIKE il ricordo del DUAL CROSS, disciplina poi sostituita dal Four Cross (anch’esso comunque, prima staccato dal programma Uci dei mondiali, poi cancellato di recente). Nell’ultimo DUAL CROSS (O DUAL SLALOM), nel 2001 a Vail, facile oro della francese Chausson davanti all’australiana Miller. Telecronaca del compianto Mimmo Fusco.
Il BIATHLON ha sacrificato la PROVA A QUARTETTI che affiancava le staffette. Mutuata dal Military Patrol di memoria olimpica, antecedente alla guerra mondiale, questa competizione ha avuto vita fino al 1998, poi con l’introduzione delle mass start è stata cancellata definitivamente. Vediamo l’ultimo titolo mondiale assegnato fra i maschi alla NORVEGIA, ad Hochfilzen, all’indomani dei Giochi di Nagano 1998. I quattro scandinavi sono Gjelland, Glimsdal, Hanevold, Bjoerndalen. In alternanza due sparano e gli altri attendono per riprendere la marcia. Commento per Eurosport, ancora targata Rai, Giampiero Manocchia.
La GINNASTICA RITMICA dei pionieri conosceva una specialità senza attrezzi dal nome FREEHAND: questa la sovietica LJUBOV SEREDA, vincitrice a Copenaghen 1967.
Dopo il 2010 è stata cancellata dai programmi del mondiale di ritmica anche la competizione della CORDA INDIVIDUALE. Qui l’edizione di Varna 1987 con doppio oro bulgaro: pari merito DUNAJWSKA/PANOVA.
E della GINNASTICA SVEDESE ne vogliamo parlare? Ecco un contributo dalle Olimpiadi di Stoccolma 1912. Vince, guarda caso, la SVEZIA. Tutto si perde nella notte dei tempi.
Nel PATTINAGGIO VELOCE SU GHIACCIO per alcuni anni, si è pensato di lanciare, in Coppa del Mondo la specialità dei 100 METRI. L’esperimento durò lo spazio di un mattino (stagioni 2002/03 e 2003/04): dalla prova di Salt Lake 2002/03 vediamo la prova maschile con vincitore il nipponico Kawata.
Fuori dallo SHORT TRACK la prova individuale sui 3000, recentemente cancellata. Serviva principalmente a regolare la classifica finale delle rassegne ma fu anche prova olimpica sperimentale nel 1988 a Calgary. Qui un successo della valtellinese MARINELLA CANCLINI agli europei di Budapest nel 1998, allorché si aggiudicò questa gara e il titolo continentale allround
Nel CANOTTAGGIO, non molto tempo fa, sono sparite diverse prove: il DUE CON ha fatto la storia dell’Italia con gli Abbagnale e prima ancora con Baran e Sambo. Dopo Barcellona 1992 è stata estromessa dal programma olimpico per far posto ad alcune gare dei pesi leggeri: è rimasta nel programma iridato fino al 2017 prima di uscire di scena completamente. Per noi è però l’occasione di ascoltare all’opera GIAMPIERO GALEAZZI e rivivere le atmosfere che sapeva creare. Ecco, da Indianapolis 1994, il secondo posto mondiale degli azzurri. Argento per Carmine Abbagnale, stavolta in coppia con Gioacchino Cascone (timoniere Cirillo). Oro ai croati BORASKA E FRANKOVIC.
Via dal 2017 il QUATTRO SENZA TIMONIERE PESI LEGGERI. Cancellata da tempo dal programma femminile, la disciplina ha fatto parte del programma olimpico maschile fino a Rio de Janeiro 2016, ma poi c’è stato l’abbandono della disciplina dopo i mondiali del 2017. Rivediamo il successo dell’ITALIA (Carlo Gaddi, Leonardo Pettinari, Andrea Re, Ivano Zasio) ai mondiali del 1995 a Tampere sempre con il commento di Giampiero Galeazzi.
Via anche (dal 2015) l’OTTO PESI LEGGERI che tante volte ha visto l’ITALIA al vertice; ecco un successo a Vienna nel 1991, di misura sulla Francia per l’esaltazione di Galeazzi.
La CANOA ha rivoluzionato il suo programma olimpico e modificato in modo significativo anche il programma mondiale. Fra le varie gare che non esistono più ecco il KAJAK BIPOSTO 200 METRI, specialità olimpica nel 2012 e nel 2016, fuori dopo i mondiali 2019. Qui, dai mondiali di Poznan 2001, vediamo il successo di una delle coppie più forti del periodo: DUONELA e BALCUNAS (LTU).
Nella CANOA SLALOM è sparita dopo il 2017 la CANADESE BIPOSTO che si svolgeva solo a livello maschile. Dai mondiali del 2005 a Penrith, in Australia, la gara vinta dalla coppia BAHMANN/SENFT (GER) con la telecronaca di Johnny Lazzarotto per Eurosport.
L’ATLETICA del dopoguerra è rimasta fino a tempi recenti fedele alla tradizione almeno per i programmi olimpici e mondiali . Qualcuno potrebbe obiettare che le prove delle donne sono state modificate ma in ogni caso di trattava di adeguamenti legati all’emancipazione dello sport muliebre (80hs/100hs, pentathlon/eptathlon, 3000/5000, marcia10km/20km, con medesimo ragionamento per la marcia dei maschi, vari decenni prima). Non abbiamo inserito quelle staffette “estemporanee” che hanno fatto parte occasionalmente di rassegne pregiate: risalendo invece all’agone olimpico dobbiamo viaggiare molto indietro nel tempo per ricordare discipline che hanno composto il programma precedente alla guerra 1915-18. Per tutte queste inseriamo, da Stoccolma 1912, il salto in lungo da fermo: vince l’oro il primo che vediamo in azione, il greco TSIKITIRAS.
Significativo invece come la MARCIA 50 KM sia stata ridotta di 15 km dai mondiali 2022. Una decisione un po’ sconcertante, cui si unisce quella di rendere olimpica una gara a coppie: forse chi ha scelto l’istituzione di questa gara… aveva l’aereo che stava per partire e non aveva sufficiente tempo per una decisione ponderata. Per i nostalgici della 50 km proponiamo il filmato del bronzo di ALEX SCHWAZER a Helsinki 2005 (mondiali) che fu editato per Sportinmedia durante un’ospitata del campione altoatesino al microfono di Simone Salvador. Il commento di Franco Bragagna.
Tra le discipline indoor esistevano i 200 METRI, un giro di pista che non metteva tutti nelle stesse condizioni di gara. Fu tolta dai programmi indoor dopo i mondiali del 2004 e gli europei del 2005. Qui la finale dei mondiali 1995 a BARCELLONA dove si impone il norvegese MOEN. Da Tmc con Paolo Cecinelli ed Enzo Rossi.
Anche la marcia (maschile 5km, femminile 3km) ha fatto parte dei programmi indoor fino al 1993 (mondiali) e 1994 (europei). Seguiamo l’ultima prova in sala iridata (3 km di marcia, Toronto 1993) della breve storia dove è bronzo l’azzurra ILEANA SALVADOR (omonima del curatore e titolare della testata che ci ospita, Simone Salvador), mentre vince la russa Nikolayeva. Commento di Giacomo Mazzocchi con Enzo Rossi.
Per un breve periodo (dal 1998 al 2006) il programma del CROSS dei mondiali prevedeva una prova SU DISTANZA CORTA sui quattro chilometri circa: qui l’edizione a Vilamoura nell’Algarve, edizione maschile 2000, con una parata di keniani preceduti da KIBOWEN. Commento di Franco Bragagna con Attilio Monetti.
Non esiste più nel programma olimpico o mondiale il DOUBLE TRAP nel TIRO A VOLO (da tradurre irresistibilmente in Doppio Trapattoni). Ai mondiali del 2007 a Nicosia l’oro di D’ANIELLO nella telecronaca di Davide Novelli. In finale anche gli azzurri Di Spigno e Franzoni.
Nel JUDO via dai mondiali del 2010 la CATEGORIA OPEN che in passato aveva fatto parte del programma olimpico nel 1964 e nel periodo 1972-1984. Dai mondiali di Osaka 2003 la sfida di finale fra il giapponese SUZUKI e l’estone Pertelson. Oro al nipponico. Commento di Moreno Ragosa con Claudio Raimondi.
Nello SNOWBOARD via allo SLALOM GIGANTE (con partenze isolate come nello sci alpino) dopo i mondiali del 2001. La specialità aveva aperto i Giochi Olimpici delle tavole nel 1998. Era proprio necessario? Qui la vittoria di MARGHERITA PARINI a Berchtesgaden (mondiali 1999) che riproponiamo con immagini estese. Al secondo posto un’altra azzurra: Lidia Trettel.
Sullo SCI DI FONDO potremmo costruire un’intera puntata: esisteva un’intera disciplina ed è stata snaturata, smembrata per l’eccessivo ricorso alle prove sprint. In realtà sono mutate le dinamiche di gara ma alcune distanze sono rimaste invariate e sostituite da altri format di gara, Tuttavia si cambia idea molto spesso e ciò rende impossibile costruire tradizioni, albi d’oro e perfino sparizioni. Dal prossimo anno non dovrebbe esserci più la disciplina genialmente (si fa per dire) denominata Skiathlon. Non era meglio chiamarla SPECIALITÀ IN LINEA A DOPPIA TECNICA? Molte testate ne hanno dichiarato il “de profundis” con un compiacimento che non trova d’accordo chi vi scrive. In ogni caso ci vediamo un successo di PILLER COTTRER a Whistler Mountain per la preolimpica in Coppa del mondo nel 2009, dove il successo azzurro è completato da Checchi (2°) e Hofer (4°). Commento di Luca Reboa.
In questo marasma, pur con l’obbligo del condizionale sembrerebbe ormai definitivo l’abbandono della 5 KM FEMMINILE INDIVIDUALE, già in atto da alcuni anni. Ma le strade della fantasia sono infinite. Di Stefania Belmondo e da Viale delle Rimembranze (settima puntata) questa vittoria della cuneese nel 1999/2000 a Trondheim con Roberto Della Torre e Luca Reboa.
Nel FREESTYLE sussisteva la prova del BALLETTO, Mai entrata a far parte del programma olimpico nonostante un Demo event del 1992, detta prova è sparita dal programma Fis di Coppa del Mondo. Da Piancavallo (dicembre 1992) una vittoria della statunitense Ellen Breen in Coppa del Mondo.
Nel SALTO CON GLI SCI ha fatto parte sporadicamente del programma dei mondiali la prova a squadre dal trampolino corto (Normal Hill). Ciò è avvenuto nel 2001, nel 2005 e nel 2011. Ha sempre prevalso la SQUADRA AUSTRIACA. Qui vediamo, con il commento di Antonio Costanzo, la prova del 2001 a Lahti: i rappresentanti dell’Austria iridata sono LOITZL / GOLDBERGER / HORNGACHER / HOELLWARTH.
Fa quasi rabbia che lo SLITTINO SU PISTA NATURALE non sia entrato a far parte delle Olimpiadi: minori rimpianti per la prova di SLITTINO PARALLELO, sempre su percorso naturale, oggettivamente non facile da organizzare. Dalla Coppa del Mondo del 2001/02 una vittoria nel biposto degli azzurri Armin e David Mair a Triesenberg nel Liechtenstein.
Apparteneva al BOB remoto una prova a cinque che si svolse alla Olimpiadi del 1928 a St.Moritz. In realtà dovremmo parlare di una PROVA COLLETTIVA DI SKELETON, vinta dall’equipaggio statunitense guidato da Billy Fiske.
Il circo del MOTOCICLISMO mondiale si è perso per strada dal 1982 la classe dei 350cc, di gloriosa memoria soprattutto per i grandi successi di Giacomo Agostini. Qui seguiamo il Gran Premio delle Nazioni a Monza nel 1970 con cui Ago in sella ad una Meccanica Verghera (Mv Agusta), vincendo, conclude la stagione aggiudicandosi il terzo titolo mondiale (su sette) nella classe. Voce dello speaker Alfredo Danti.
La classe di cilindrata minore 50CC poi trasformatasi in 80CC, partita nel 1962, ha chiuso i battenti nel 1989. Ecco la prova del Gran Premio di Olanda 1968 ad Assen, Vittoria di LODEWIJKX (NED).
L’ultimo grido di dolore riguarda il PENTATHLON MODERNO. Purtroppo non ci può leggere più Rino Icardi; l’insigne radiogiornalista di Alessandria, scomparso nel mese scorso; egli ci ricordava durante i suoi collegamenti olimpici del 1972 e del 1976, in radio, che il pentathlon non era altro che il riprodurre l’attività di un soldato che utilizzava il cavallo, si batteva con una lama, usava le armi, per poi difendersi nuotando e correndo. Un pentathlon senza equitazione può essere annoverato tra le discipline che finiranno nell’oblio dopo le Olimpiadi 2024. Passando da un Icardi all’altro (dal compianto Rino al nipote pensionato Claudio Icardi), seguiamo la telecronaca alle Olimpiadi del 2 agosto 1984, allorché vinse Daniele Masala. La produzione olimpica non prevedeva la telecronaca della campestre decisiva. Allora Claudio Icardi, coadiuvato da operatori di ripresa della Rai organizzò una “finta diretta” per seguire le fasi salienti. Ne uscì un finale drammatico, un doppio oro azzurro (MASALA E LA SQUADRA) ed una telecronaca passata alla storia. Per ringraziare il telecronista piemontese, Daniele Masala nell’intervista a caldo disse ad Icardi: “Hai visto, ho vinto nel giorno del tuo compleanno!!”
Siamo arrivati alla fine di questa puntata, forse un po’ diversa dal solito. Il discorso potrebbe essere approfondito ad esempio con le prove che sono scomparse dal programma olimpico ma resistono a livello mondiale, oppure con gli eventi che sono spariti del tutto (riferendoci come già accennato sopra alle corse del ciclismo, ai gran premi dell’ippica, ai meeting dell’atletica) o ancora con le categorie di peso che sono state modificate negli sport che le prevedono.
Grazie a tutti e a Sportinmedia per l’ospitalità. Appuntamento sulle Ardenne la prossima settimana!
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